L’Agcom annuncia multe per gli operatori di telefonia fissa che non rispettano l’obbligo di cadenza mensile della fatturazione
L’AGCOM, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, relatore il Commissario Francesco Posteraro, attraverso un comunicato stampa redatto il 14 settembre 2017, ha deciso di intraprendere procedure sanzionatorie volte a multare taluni operatori telefonici, quali Tim, Wind Tre, Vodafone e FastWeb. Tali procedimenti saranno avviati per il mancato rispetto delle disposizioni precedentemente attuate dall’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni che fanno riferimento alla cadenza delle fatturazioni e dei rinnovi delle offerte di comunicazione elettroniche.
L’Autorità aveva, infatti, precedentemente stabilito, precisamente nel mese di marzo scorso, attraverso una delibera (121/17/CONS) che la telefonia fissa e le offerte ad essa collegate, dovessero avere il mese, o i suoi multipli, come unità di base, per quanto attiene la cadenza delle fatturazioni e del rinnovo delle offertec. Ciò è stato effettuato al fine di assicurare la totale chiarezza, trasparenza e, soprattutto, la massima confrontabilità dei prezzi vigenti.
Inoltre, all’utente, attraverso degli standard fissi dati dalla cadenza mensile, è garantito il controllo dei consumi e della spesa.
Per quanto riguarda invece la telefonia mobile, Agcom ha previsto che la cadenza non possa essere inferiore ai 28 giorni, ritenendo dunque necessario individuare una frequenza minima di fatturazione al fine di garantire, anche in questo caso, trasparenza e periodo minimo di invarianza delle condizioni economiche dell’offerta. L’Autorità ha altresì stabilito, nei casi di offerte di telefonia mobile che abbiano cadenza diversa da quella mensile, l’obbligo per gli operatori di informare l’utente, tramite l’invio di un sms, dell’avvenuto rinnovo dell’offerta.
L’AGCOM, però, non riscontrando l’operatività della delibera, soprattutto da parte di alcuni operatori, ha effettuato delle verifiche, riscontrando non poche inottemperanze. Per risanare la falla operata da talune compagnie, l’Autorità, adesso, sta valutando l’adozione di ulteriori iniziative, volte a far rispettare la delibera.
Le nuove politiche, oltre che sanzionare le compagnie, servirebbero per evitare che le condotte malsane dei principali operatori di telecomunicazioni possano espandersi negli altri settori, nel medesimo modus operandi (anche se già anche nella pay tv ci stanno già pensando).
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