Emanata da parte dell’Agcom, tramite la delibera n. 106/17/CIR, una consultazione pubblica nazionale, al fine di migliorare l’efficacia e l’efficienza dell’azione amministrativa, in merito al provvedimento di approvazione dell’offerta dei servizi trasmissivi a capacità dedicata (circuiti terminating, flussi di interconnessione, kit di consegna e raccordi interni di centrale) proposta da Tim per il 2017.
Le parti interessate possono far pervenire, entro l’8 ottobre 2017, all’indirizzo di posta elettronica certificata agcom@cert.agcom.it, o per via raccomandata, commenti, osservazioni, elementi di informazione e documentazione sull’orientamento espresso dall’Agcom per quanto riguarda l’offerta di Telecom Italia di suddetti servizi. L’invio del materiale tramite PEC dovrà prevedere la dicitura “Procedimento concernente l’approvazione dell’offerta di riferimento di Telecom Italia per l’anno 2017 relativa ai servizi trasmissivi a capacità dedicata (circuiti terminating, flussi di interconnessione, kit di consegna e raccordi interni di centrale)” e l’indicazione della denominazione del soggetto rispondente.
L’indirizzo a cui inviare il materiale tramite raccomandata è:
Autorità per le garanzie nelle comunicazioni
Direzione reti e servizi di comunicazioni elettroniche
Ufficio regolamentazioni dei mercati delle reti e dei servizi di comunicazioni elettroniche
Centro Direzionale, Isola B5, Torre Francesco
80143 Napoli
All’attenzione del responsabile del procedimento
Ing. Francesco De Simone
È richiesto in più l’inoltro aggiuntivo della documentazione in formato Word all’indirizzo urrs@agcom.it indicando per oggetto la denominazione del soggetto interessato seguita dalla stessa dicitura valida per l’invio via PEC. Le comunicazioni fornite dai soggetti non costituiranno nessun titolo, condizione o vincolo per future decisioni dell’Autorità.
Quanto previsto dalla delibera è frutto di una legislazione ben precisa, che deriva in prima battuta dall’articolo 49 del Codice delle comunicazioni elettroniche, secondo il quale l’Agcom può imporre agli operatori di accogliere richieste di accesso, da parte di altri operatori, ad alcuni elementi di rete e risorse correlate al fine di favorire la concorrenza e di tutelare di conseguenza il consumatore finale.
Con la delibera 412/15/CONS, l’Autorità , dopo un’analisi del mercato dell’accesso all’ingrosso di alta qualità in postazione fissa, aveva individuato due tipi di mercati: il mercato dei segmenti terminali (terminating) di linee affittate per il rilegamento tra un punto di attestazione di un operatore alternativo presso un nodo della rete dell’operatore che offre il servizio ed una sede d’utente, in cui è risultato che non sussistono condizioni di concorrenza effettiva e in cui TIM detiene un considerevole potere di mercato, e il mercato dei segmenti terminali (terminating) di linee affittate per il rilegamento tra un punto di attestazione di un operatore alternativo presso un nodo della rete dell’operatore che offre il servizio ed una stazione radio base (BTS) di un operatore di rete mobile, in cui invece non sussisterebbero ipotesi di posizione dominante sul mercato.
In base a tali constatazioni e alle disposizioni di legge del Codice, TIM è stata obbligata a fornire l’accesso e l’uso delle proprie risorse di rete necessarie agli operatori alternativi per l’erogazione di tali servizi. TIM è obbligata anche a fornire servizi accessori e complementari, come i flussi di interconnessione alle reti trasmissive locali e regionali, nonché i raccordi interni di centrale ed i relativi servizi aggiuntivi. Sulle offerte di TIM gravano anche gli obblighi di controllo dei prezzi effettuato dall’Agcom.
Per accedere all’approvazione e alle modifiche dell’offerta per i servizi trasmissivi a capacità dedicata dell’anno 2017 è possibile consultare il
pdf dedicato.
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