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TIM, i dati sorprendenti del primo semestre 2017 segnano la fine dell’era Cattaneo

Il Consiglio di Amministrazione del 27 luglio ha approvato i dati sorprendenti del primo semestre 2017. Se da una parte tale riunione ha avuto un significato particolare in virtù dell’ormai imminente abbandono della carica di amministratore delegato da parte di Flavio Cattaneo, dall’altro non possono passare inosservati i dati soddisfacenti e ottimistici del periodo analizzato in questione.

I dati del primo semestre balzano subito all’occhio partendo dai ricavi totali, che ammontano a 9,8 miliardi di euro al 30 giugno. L’aumento dei ricavi rispetto al primo semestre del 2016 è stato del 7,4% e nel secondo trimestre del 2017 si riscontra anche un lieve aumento rispetto ai dati del primo trimestre, quando ammontavano a 4,8 miliardi. In merito alla gestione prettamente operativa è fortemente considerato l’EBITDA (Earnings Before Interests, Taxes, Depreciation and Amortization) i ricavi al netto degli interessi, delle tasse, del deprezzamento dei beni e dell’ammortizzazione, quindi sostanzialmente alla gestione ordinaria. Si registra anche in base a tale voce un aumento del 10,4% rispetto allo stesso periodo del 2016 e di un lieve aumento del dato del primo trimestre di quest’anno. Dei 4,1 miliardi di EBITDA, 3,4 provengono dalla Business Unit Domestic, cioè dall’area che si occupa del mercato nazionale. Risultati più che positivi, infatti, si sono avuti anche in Brasile, dove TIM è il secondo operatore telefonico, con i ricavi che sono cresciuti di quasi 3 punti percentuali e un aumento dell’ EBITDA di ben 14,3 punti percentuali in più rispetto allo stesso periodo in questione relativo al 2016.

Ciò che sembra aver fatto la differenza rispetto al 2016 è stata una riconferma del trend positivo del primo trimestre anche nel secondo semestre. Il Consiglio di Amministrazione ha preso atto anche dei nuovi 500 mila clienti che hanno scelto TIM nel primo semestre del 2017. I risultati positivi sembrerebbero anche essere arrivati grazie al cost recovery plan approvato nei primi mesi del 2016. Con tale programma si decideva di migliorare l’efficienza economica e finanziari, riducendo le spese generali e amministrative che non incidessero sulla continuità di business, le spese non attinenti a programmi commerciali, ad esempio nel campo dell’advertising, e contenendo altresì le spese commerciali relative al commissioning e al customer care.

Lo stesso Cattaneo in un’audizione al Senato alla fine di marzo 2017 aveva sostenuto che “(TIM) in soli 9 mesi ha recuperato 600 milioni, senza licenziare nessuno, eliminando inefficienze”. Tali dichiarazione sarebbero in gran parte riconfermate dalla rilevazione sul personale contenuta nel comunicato dei dati semestrali. Il personale ammonterebbe infatti a 60.652 unità (di cui 50.926 in Italia) al 30 giugno 2017, rispetto ai 61.229 del 31 dicembre 2016 (di cui 51.125 lavoratori in Italia). I calcoli quindi dimostrerebbero un calo dei posti di lavoro che è stato inferiore però nel mercato italiano. Con il piano strategico “A trasforming company 2017-19”, tra i tanti obiettivi si individuava anche la riduzione delle line losses, cioè dello spreco di energia proveniente dalla trasmissione e distribuzione da parte della rete elettrica. In tale piano ci si prefiggeva l’azzeramento dello spreco entro il 2018. La riduzione delle line losses attestata nel primo semestre del 2017 risulta in linea con tale obiettivo.

Per quanto riguarda il piano di successione alle dimissioni di Flavio Cattaneo di CEO, le sue deleghe sono state conferite al Presidente Esecutivo Arnaud Roy de Puyfontaine, fatta eccezione per le deleghe in materia di security e Sparkle, attribuite al vice-presidente Giuseppe Recchi.

Si conclude in tal modo l’era dirigenziale di Flavio Cattaneo. Lo stesso Cattaneo ha dichiarato: “Lascio un’azienda migliore di come l’ho trovata, come testimoniano i risultati, con un management più forte e consapevole delle proprie possibilità e grazie a un lavoro di efficienza e di cambio culturale che ha portato TIM non solo a raggiungere importanti risultati finanziari, ma anche industriali, in termini di investimenti e di lanci di nuovi prodotti, e di cui è testimonianza l’importante crescita del fatturato.

Resta sospesa per il momento la questione di colui che sostituirà Flavio Cattaneo alla carica di amministratore delegato e sarà importante attestare se il cambio di guardia sarà all’altezza del Ceo dimissionario, che ha riportato TIM a risultati non indifferenti. La presentazione ufficiale dei dati alla comunità finanziaria si terrà alle 12:00 (ora italiana). Si scoprirà in tale frangente se ci saranno novità, oltre alla pubblicazione dei risultati semestrali, in merito al cambio di governance aziendale.

Aggiornamento: Conferenza rilevazione semestrale Tim: tra novità e smentite

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