AGCOM multa Wind Tre di 580.000 euro per le rimodulazioni sull’Opzione 4G LTE di 3

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Come vi abbiamo raccontato quasi un anno fa, dal 29 Agosto 2016 il costo dell’opzione per l’abilitazione alla rete 4G di Tre è diventato a pagamento per i già clienti. L’Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori (ADUC) ha segnalato all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) che il servizio in questione è stato attivato in assenza del previo consenso degli utenti, secondo il meccanismo dell’opt-out, con evidente lesione del diritto di scelta contrattuale previsto dalla normativa vigente.

A partire dal 2 agosto 2016, l’AGCOM ha ricevuto numerose segnalazioni, sia mediante il modello D, sia tramite il contact center, da parte di singoli utenti che hanno stigmatizzato il contenuto della manovra posta in essere dall’operatore e, quindi, con nota del 1 agosto 2016, è stata trasmessa alla Società H3G (adesso Wind Tre Spa) una dettagliata richiesta di informazioni e documenti.

L’AGCOM ha contestato all’operatore la mancanza di trasparenza e completezza delle informazioni diffuse attraverso i diversi canali comunicazionali, in quanto, in riferimento alla prima campagna di rimodulazione, il testo dell’SMS inviato alla clientela si presenta incompleto e fuorviante, posto che: non contiene alcuna specifica indicazione delle modalità di disattivazione dell’opzione in questione ovvero dei termini di esercizio del diritto di recesso, ma solo un generico rinvio al sito aziendale; viene comunicato che l’opzione può essere disattivata entro il 22 agosto 2016 (termine, peraltro, neppure corrispondente con quello stabilito dalla Società, ossia il 28 agosto 2016), mentre, in realtà, entro tale data è solo possibile “prenotare” una disattivazione che sarà poi gestita entro il 15 ottobre 2016, con evidenti incertezze in relazione all’effettiva data di disattivazione e conseguente cessazione degli addebiti; in entrambi i canali informativi utilizzati, ossia SMS e sito aziendale, risultano omesse le informazioni concernenti eventuali costi di disattivazione ed i criteri utilizzati nella progressiva gestione delle richieste di disattivazione.

L’Autorità ha contestato anche che la campagna informativa rivolta ai clienti coinvolti dalla manovra, non è stata soddisfacente in quanto alla data del 2 agosto 2016, gli utenti coinvolti non avevano ancora correttamente ricevuto il previsto SMS.

Wind Tre (già H3G) ha confermato all’Autorità la correttezza del proprio operato anche in relazione alle modalità di notifica della manovra, posto che l’informativa è stata resa anche mediante la pubblicazione di avvisi su più testate giornalistiche di quotidiani e, pertanto, essa assume la rilevanza, civilisticamente riconosciuta dall’art.150 del codice di procedura civile, della notifica per pubblici proclami, tipica di casi in cui risulti sommamente difficoltoso procedere a una notifica nelle forme tradizionali.

L’operatore ha ritenuto di aver adottato, nel proporre ed attuare la rettifica delle condizioni economiche dell’opzione 4G LTE, una condotta conforme alla disciplina codicistica e regolamentare vigente.

Dopo il 29 Agosto 2016 Tre ha deciso di continuare ad offrire gratuitamente l’abilitazione alla sua rete 4G solo per i nuovi clienti, ma per un breve periodo. Infatti, il 22 Novembre 2016, il 18 Aprile 2017 e il 12 Giugno 2017 ci sono state altre tre modifiche unilaterali con lo stesso meccanismo. Prima gratuita senza specificare una data di scadenza, poi successivamente 1 euro al mese.

Nella delibera N.247/17/CONS dell’AGCOM, segnalata per prima dai colleghi di Mondo3, come oggetto “Ordinanza ingiunzione alla società Wind Tre Spa (già H3G Spa) per la violazione degli articoli 70 e 71 del decreto legislativo 1° Agosto n. 259, in combinato disposto con gli articoli 3 e 6, dell’allegato , della delibera N. 519/15/CONS e 3 delle delibere nn. 96/07/Cons e 252/16/Cons (Contestazione N. 1/17/DTC)” è raccontata tutta la storia e la valutazione finale dell’Autorità.

L’Autorità specifica: “In relazione alla trasparenza, immediatezza e completezza delle informazioni relative alla modifica delle condizioni economiche dell’opzione ‘4G LTE’, la società Wind Tre Spa ha fornito ai propri clienti 3 una informativa incompleta con particolare riferimento alla decorrenza della variazione del prezzo richiesto per fruire della navigazione ad alta velocità e ai termini e modalità per esercitare il diritto di recesso. La Società, omettendo di evidenziare elementi contrattuali rilevanti, ha condizionato il diritto di scelta degli utenti e, in relazione ai clienti che non hanno ricevuto alcuna informativa, non ha adottato misure di tutela efficaci al fine di evitare addebiti inconsapevoli. La violazione, la quale ha determinato un rilevante vantaggio economico per l’operatore, può ritenersi, pertanto, di entità molto consistente, sotto il profilo del danno cagionato a un rilevante numero di utenti, e di durata prolungata“.

L’Autorità ordina a Wind Tre di pagare una multa di 580.000 euro per la violazione dell’art. 70 e 71 del Codice, in combinato disposto con gli artt. 3 e 6, dell’allegato A, della delibera n. 519/15/CONS e, per la prima campagna, con l’art. 3 della delibera n. 96/07/CONS, mentre per la seconda e terza campagna con l’art. 3 della delibera n. 252/16/CONS, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 98, comma 16, del Codice. L’Autorità diffida l’operatore a intraprendere ogni attività e/o comportamento in violazione delle disposizioni richiamate.

L’Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori (ADUC) ha denunciato Wind Tre Spa il 21 Marzo 2017 anche per pratica commerciale scorretta all’Antitrust.

Ricordiamo che,  dal 7 Aprile 2017 il gestore telefonico ha deciso di comunicare, già da subito ai nuovi clienti, che l’Opzione 4G è gratuita per un periodo temporaneo. Per esempio i clienti 3 che hanno attivato l’opzione 4G dal 7 Aprile al 20 Giugno 2017 cominceranno a pagare 1 euro al mese a partire da Ottobre 2017, invece i nuovi clienti che hanno attivato l’opzione dal 21 Giugno al 23 Luglio 2017 cominceranno a pagare 1 euro al mese da Gennaio 2018. Questo cambiamento viene comunicato durante la sottoscrizione del contratto, non più successivamente con una modifica unilaterale come era stato utilizzato in precedenza.

Documenti: Delibera N.247/17/CONS dell’AGCOM

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