Dal 15 Giugno 2017 arriva ufficialmente Roaming Like at Home, la Regolamentazione Europea 2016/2286 per quando si viaggia nei Paesi dell’Unione Europea. In tutti e 28 i paesi dell’Europa dell’UE: Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria. Nei paesi dello Spazio Economico Europeo (Islanda, Liechtenstein e Norvegia) il roaming a tariffa nazionale sarà introdotto poco dopo il 15 Giugno 2017.
Wind Tre, Tim e Vodafone hanno deciso di applicare Roaming Like at Home da subito, anche nei paesi dello Spazio Economico Europeo.
Prima dell’introduzione di questa Regolamentazione Europea, gli operatori di telefonia mobile hanno applicato agli utenti in viaggio in un altro paese dell’UE una tariffa diversa, più elevata, per le comunicazioni mobili (telefonate, SMS, dati) in tale paese. Negli ultimi dieci anni l’UE ha progressivamente imposto agli operatori di telefonia mobile di ridurre sensibilmente le tariffe di roaming a favore dei consumatori. Chi viaggia regolarmente in altri paesi dell’UE avrà probabilmente già notato il forte calo dei prezzi del roaming registrato negli ultimi dieci anni.
Come giustamente riportato da Giuseppe Tripodi di MobileWorld ci sono alcune piccole norme che sarebbe bene mettere in chiaro, perchè è giusto conoscere come funziona la normativa e come si comporteranno gli operatori di telefonia mobile in Italia.
Pubblichiamo le FAQ della Commisione Europea:
Sì. Le comunicazioni (telefonate, SMS, dati) effettuate da un altro paese dell’UE saranno coperte dal pacchetto nazionale: i minuti, gli SMS e i gigabyte di dati consumati in un altro paese dell’UE saranno addebitati o detratti dai volumi del piano tariffario nazionale, proprio come se ci si trovasse nel proprio paese (ossia nel paese in cui si vive, lavora o studia). Contrariamente al passato, non ci saranno costi aggiuntivi. Niente più fatture esorbitanti. Usare il cellulare durante una permanenza temporanea in un altro paese dell’UE o usarlo nel paese in cui si vive non farà più alcuna differenza. Verrà applicata la tariffa nazionale per il roaming.
Si potrà usufruire del roaming a tariffa nazionale durante qualsiasi permanenza temporanea in uno Stato membro diverso da quello in cui si vive. Chi si trasferisce stabilmente in un altro paese dell’UE non potrà più beneficiare delle offerte di roaming a tariffa nazionale degli operatori del paese di provenienza. Potrà invece usufruire del roaming a tariffa nazionale durante i viaggi in altri Stati membri sottoscrivendo un abbonamento di telefonia mobile nel nuovo paese di residenza.
La regola generale è che, purché si trascorra più tempo o si utilizzi più spesso il telefono cellulare o smartphone nel proprio paese che all’estero, si potrà usufruire del roaming a tariffa nazionale durante i propri viaggi in qualsiasi paese dell’UE. Questo è considerato un utilizzo corretto dei servizi di roaming.
Chi si discosta dall’utilizzo corretto potrebbe essere contattato dall’operatore di telefonia mobile. Gli operatori possono rilevare gli eventuali abusi facendo un raffronto tra l’uso del roaming e l’uso a livello nazionale su un periodo di quattro mesi: qualora riscontrino che in tale periodo un utente trascorre la maggior parte del tempo all’estero, dove registra un consumo superiore rispetto a quello effettuato nel proprio paese, possono chiedergli di chiarire la situazione entro 14 giorni. Se l’utente persiste in tale pratica, l’operatore può iniziare ad applicare un leggero sovrapprezzo al consumo in roaming.
Tale tariffa è limitata a 3,2 centesimi di euro al minuto per le chiamate vocali e a 1 centesimo per gli SMS. Per i dati, il sovrapprezzo massimo sarà di 7,7 euro per GB (dal 15 giugno 2017), importo che scenderà a 6 euro per GB (dal 1° gennaio 2018), a 4,5 euro per GB (dal 1° gennaio 2019), a 3,5 euro per GB (dal 1° gennaio 2020), a 3 euro per GB (dal 1° gennaio 2021) e infine a 2,5 euro per GB (dal 1° gennaio 2022).
Se nel proprio paese di residenza si dispone di chiamate e SMS illimitati, questi saranno disponibili anche quando si utilizzano i servizi di roaming nell’UE.
Se in patria si dispone di traffico di dati mobili illimitato o di tariffe molto convenienti per i dati mobili, l’operatore potrebbe applicare un limite di salvaguardia (utilizzo corretto) all’uso dei dati in roaming. In tal caso, è tenuto ad informare preventivamente l’utente e ad avvisarlo nel caso in cui tale limite venga raggiunto.
Il limite di salvaguardia sarà abbastanza elevato da coprire, se non tutte, la maggior parte delle esigenze di roaming. Oltre tale soglia, è possibile continuare a utilizzare i dati in roaming dietro pagamento di un leggero sovrapprezzo (massimo 7,70 euro/GB + IVA, importo che verrà gradualmente ridotto fino a 2,50 euro/GB a partire dal 2022).
Non occorre alcuna attivazione. Dopo il 15 giugno 2017 l’operatore cesserà automaticamente di applicare la tariffa di roaming quando si utilizzano i servizi di roaming all’estero nell’UE.
No. Per chi non si sposta in altri paesi dell’UE non cambierà nulla. Si potrà ricevere una notifica di variazione del contratto per quanto riguarda le nuove norme sul roaming, ma si tratta di modifiche alle quali chi non si reca all’estero non dovrà prestare particolare attenzione. Se, in tale occasione, l’operatore comunica eventuali variazioni di altre condizioni del contratto, l’utente ha il diritto di rescindere il contratto senza penali qualora non desideri accettare le nuove condizioni.
Sì. L’operatore è tenuto a informare l’utente dell’abolizione delle tariffe di roaming, dell’impatto sul suo piano tariffario specifico (ad esempio a causa della politica di utilizzo corretto) e del modo in cui il suo contratto sarà adeguato di conseguenza. Anche le informazioni pubbliche concernenti la tariffa specifica dell’utente (ad esempio quelle disponibili sul sito web dell’operatore) saranno aggiornate per quanto riguarda il roaming.
Anche dopo il 15 giugno 2017, all’attraversamento di una frontiera dell’UE gli utenti continueranno a ricevere un SMS di avviso del passaggio al roaming. Il messaggio di testo ricorderà inoltre all’utente l’eventuale politica di utilizzo corretto del roaming applicata dall’operatore.
Per prima cosa bisogna contestare i costi aggiuntivi sostenuti rivolgendosi all’operatore, che solitamente prevede una procedura di reclamo. Se l’operatore persiste, bisogna rivolgersi all’autorità competente del proprio paese (di solito l’ente nazionale di regolamentazione delle telecomunicazioni), che si occuperà di dirimere la questione.
Sì. Prima del 15 giugno 2017 l’operatore la contatterà per chiederle se desidera mantenere la sua specifica tariffa di roaming. Le basterà confermare di volerla mantenere. In caso di risposta negativa o di mancata risposta, saranno applicate automaticamente le nuove norme sul roaming a tariffa nazionale.
No. Le chiamate fatte dal proprio paese di residenza non rientrano nel roaming. I nuovi diritti riguardano le comunicazioni (chiamate, SMS, dati) effettuate quando si utilizzano i servizi di roaming nell’UE, ossia quando si viaggia in un altro paese dell’UE.
I prezzi delle chiamate dal proprio paese di residenza verso un paese straniero (denominate anche ‘chiamate internazionali‘), anche dell’UE, non sono regolamentati.
No. Quando si utilizza il roaming nell’UE, tutte le chiamate verso numeri mobili o fissi nell’Unione saranno imputate al volume di minuti nazionale (o saranno illimitate se nel proprio paese di residenza si dispone di un volume di chiamate illimitato), esattamente come se si stesse chiamando dal proprio paese. Se nel proprio pacchetto nazionale si dispone di volumi «in rete» e «fuori rete» distinti, tutti i minuti di roaming potrebbero essere dedotti dal volume fuori rete, anche quando si chiama in roaming un altro abbonato dello stesso operatore nazionale.
Il roaming a tariffa nazionale sarà la tariffa di roaming predefinita in tutti i piani tariffari che includono il roaming. Chi attualmente dispone di un piano tariffario che comprende il roaming regolamentato passerà automaticamente al roaming a tariffa nazionale. Gli utenti che dopo il 15 giugno 2017 decideranno di acquistare un nuovo piano tariffario comprensivo di servizi di roaming si vedranno presentare dal proprio operatore il piano tariffario con il roaming a tariffa nazionale come impostazione predefinita.
Per chi viaggerà all’estero nell’UE dopo il 15 giugno 2017 non costerà nulla, proprio come “a casa“.
In tutti e 28 i paesi dell’UE: Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria. Nei paesi dello Spazio economico europeo (Islanda, Liechtenstein e Norvegia) il roaming a tariffa nazionale sarà introdotto poco dopo il 15 Giugno 2017.
Sì, a condizione di essere direttamente connessi a una rete mobile terrestre (ad esempio sui fiumi, sui laghi o lungo la costa), altrimenti no. Le norme sul roaming nell’UE si applicano unicamente alle rete mobili terrestri. Quando sono forniti attraverso altri tipi di reti di trasmissione radio, ad esempio tramite sistemi satellitari a bordo di navi o aeromobili, i servizi non sono soggetti ai massimali tariffari vincolanti dell’UE.
Per permanenze di alcune settimane, probabilmente no. Le norme sull’uso corretto del roaming sono concepite per le persone che “viaggiano periodicamente” nell’Unione Europea. Pertanto, se si intende restare diversi mesi all’estero ininterrottamente, può essere una buona idea verificare qual è la politica di utilizzo corretto del roaming a tariffa nazionale applicata dal proprio operatore per decidere quale sia la soluzione migliore nel proprio caso specifico.
La regola generale è che, purché si trascorra più tempo o si utilizzi più spesso il telefono cellulare nel proprio paese che all’estero, si può usufruire del roaming a tariffa nazionale durante i propri viaggi in qualsiasi paese dell’UE. Questo è considerato un «utilizzo corretto» dei servizi di roaming. Al fine di stabilire se un utente utilizza i servizi di roaming in modo corretto, l’operatore può controllarne l’uso del roaming e i consumi effettuati negli ultimi quattro mesi o in un periodo più lungo.
Se, in questo intervallo temporale, l’utente ha trascorso più tempo all’estero nell’UE che nel proprio paese e il consumo di servizi mobili effettuato in un altro Stato membro è stato superiore rispetto a quello registrato nello Stato membro in cui risiede, l’operatore di telefonia mobile potrà contattarlo e informarlo dell’eventuale applicazione di un leggero sovrapprezzo in caso di prosecuzione della permanenza all’estero. Se, entro due settimane dal ricevimento dell’avviso l’utente ristabilisce una presenza o un consumo prevalenti nel proprio paese, non verrà applicato alcun sovrapprezzo. In caso contrario, l’operatore potrebbe iniziare ad applicare un leggero sovrapprezzo (si veda anche la risposta alla domanda 21) al consumo in roaming a partire dal giorno in cui è stato ricevuto l’avviso. Pertanto, se non si riceverà alcuna comunicazione da parte del proprio operatore durante la permanenza all’estero, si potrà usufruire del roaming a tariffa nazionale senza doversi preoccupare di nulla.
Sì. Dal 15 giugno 2017 non saranno più consentite restrizioni sui volumi per le chiamate vocali e gli SMS con i servizi di roaming.
Se il proprio pacchetto nazionale di servizi mobili prevede un volume di dati illimitato, l’operatore è tenuto a fornire un volume consistente di dati con il roaming a tariffa nazionale, a seconda del prezzo del pacchetto di servizi di mobili di cui si dispone.
L’operatore è tenuto a fornire all’utente informazioni chiare su questo monte dati disponibile con il roaming a tariffa nazionale. Se il traffico di dati in roaming supera quello previsto dal monte dati, potrebbe essere applicato un leggero sovrapprezzo (si veda anche la risposta alla domanda 21).
L’operatore effettua il calcolo nel seguente modo: il volume dei dati in roaming deve essere pari almeno al doppio del volume ottenuto dividendo per 7,7 euro il prezzo del pacchetto di servizi mobili (IVA esclusa). 7,7 euro è il prezzo massimo che l’operatore dovrà pagare all’operatore straniero per 1 GB di dati quando il suo abbonato si troverà all’estero nell’UE nel 2017. Ciò significa che il volume di dati di cui l’utente può disporre con il roaming a tariffa nazionale è superiore al volume che l’operatore può acquistare dall’operatore straniero alla cui rete l’utente è connesso durante la permanenza all’estero per il prezzo dell’abbonamento mensile sottoscritto.
Ad esempio: nel proprio paese di residenza si dispone di un pacchetto di servizi mobili che comprende chiamate, SMS e dati illimitati per 42 euro (35 euro escluso il 20% di IVA). Quando si viaggia nell’UE si ha diritto al roaming a tariffa nazionale con chiamate e SMS illimitati e almeno 9,1 GB di dati (2*(35/7,7) = 9,1).
Se l’operatore non ha comunicato esplicitamente un limite di dati per il roaming, quando si è all’estero si può beneficiare dell’intero volume di dati previsto dal contratto nazionale.
Nel 2017 l’operatore sarà autorizzato ad applicare un limite di dati per il roaming a tariffa nazionale nel caso in cui l’utente paghi meno di 3,85 euro/GB di dati utilizzati (nel 2018 meno di 3 euro/GB, nel 2019 meno di 2,25 euro/GB). Il limite effettivo dipende dall’importo mensile pagato per il contratto di telefonia mobile. Il limite è calcolato con il metodo descritto nella risposta alla domanda 19.
Esempio 1: nel proprio paese di residenza si dispone di un pacchetto di servizi mobili che comprende chiamate ed SMS illimitati e 3 GB di dati per 30 euro (25 euro escluso il 20% di IVA). In questo caso, 25 euro/3 GB = 8,3 euro/GB. Quando si viaggia nell’UE si ha diritto al roaming a tariffa nazionale con chiamate e SMS illimitati e 3 GB di dati, esattamente come «a casa».
Esempio 2: nel proprio paese di residenza si dispone di un pacchetto di servizi mobili che comprende chiamate ed SMS illimitati e 10 GB di dati per 30 euro (25 euro escluso il 20% di IVA). Il calcolo è il seguente: 25 euro/10 GB = 2,5 euro/GB. Quando si viaggia nell’UE si ha diritto al roaming a tariffa nazionale con chiamate e SMS illimitati e almeno 6,5 GB di dati (2*(25/7,7) = 6,5). Se l’operatore desidera applicare tale limite di dati per il roaming, è tenuto a informare chiaramente l’utente del volume disponibile e ad avvisarlo qualora venga superato durante la permanenza all’estero.
Oltre alla politica di utilizzo corretto del roaming a tariffa nazionale, il proprio operatore può applicare un leggero sovrapprezzo sul consumo in roaming:
• 3,2 centesimi di euro al minuto per ogni chiamata vocale effettuata (+IVA)
• 1 centesimo di euro al minuto per ogni SMS (+IVA)
• 7,7 euro per GB di dati (+IVA) (meno di 1 centesimo per MB).
Per i dati, il prezzo indicato è 6,5 volte più basso rispetto alla tariffa di roaming attuale e 26 volte più basso rispetto alla tariffa applicata nel 2015. Per le chiamate effettuate, il prezzo indicato corrisponde al 36% in meno rispetto alla tariffa attuale e a un sesto della tariffa del 2015. Per gli SMS, il prezzo indicato corrisponde al 50% in meno rispetto alla tariffa attuale e a un sesto della tariffa del 2015.
Sì. Ogni giorno in cui ci si collega almeno una volta alla rete nazionale viene conteggiato come giorno di presenza nel paese di residenza (l’uso quindi non sarà considerato roaming). Non importa se il telefono si collega a una rete del paese UE confinante (sia che ci si trovi nel proprio paese di residenza o che si passi parte della giornata nel paese straniero confinante). I provider di roaming dovrebbero inoltre fornire informazioni agli utenti su come evitare il roaming involontario.
Sì. In casi come questo si può scegliere un provider di uno dei due paesi e usare i servizi di roaming alla tariffa nazionale del paese in questione: si può usufruire del roaming a tariffa nazionale con una SIM del paese in cui si risiede o con una SIM del paese in cui si lavora. In entrambi i casi si applica la politica dell’utilizzo corretto del roaming a tariffa nazionale (descritta nella risposta alla domanda 17), con l’importante condizione aggiuntiva in base alla quale ogni giorno in cui ci si collega almeno una volta alla rete dell’operatore nazionale viene conteggiato come giorno di presenza nel paese di residenza (anche se in quel giorno si va all’estero).
Sì. Bisogna solo tenere presente che, se nel pacchetto nazionale si dispone di un volume di dati illimitato, nel roaming a tariffa nazionale tale volume potrebbe non essere illimitato. Oppure, se nel pacchetto nazionale si dispone di una grande quantità di dati a un prezzo molto basso, in roaming la quantità di dati disponibile potrebbe essere leggermente inferiore. In entrambi i casi, il volume di dati ottenuto con il roaming a tariffa nazionale sarà sufficiente a coprire tutte le esigenze dell’utente, o almeno gran parte di esse (si vedano anche le risposte alle domande 19 e 20). Inoltre, il sovrapprezzo applicabile in caso di superamento del volume del roaming a tariffa nazionale sarà di piccola entità (si veda anche la risposta alla domanda 21).
Sì. Se il prezzo pagato è per unità e il prezzo unitario nazionale dei dati è inferiore a 7,7 euro per GB, l’operatore può applicare un limite al volume di dati per il roaming a tariffa nazionale. Tale limite dovrebbe corrispondere almeno al volume ottenuto dividendo per 7,7 euro il credito residuo sulla carta prepagata al momento in cui si iniziano a utilizzare i servizi di dati in roaming (IVA esclusa). Ad esempio, se sulla carta SIM restano 13 euro (10,8 euro escluso il 20% di IVA) quando si iniziano a usare i dati in roaming, si potrà disporre di almeno 10,8/7,7 = 1,4 GB di dati in roaming. 7,7 euro è il prezzo massimo che l’operatore dovrà pagare nel 2017 all’operatore straniero per 1 GB di dati quando l’utente si troverà all’estero nell’UE. Ciò significa che con il roaming a tariffa nazionale si ottiene esattamente il volume di dati in roaming per il quale si è pagato in anticipo. Per le chiamate vocali e gli SMS, il prezzo unitario è esattamente lo stesso di quello applicato nel proprio paese.
Per le chiamate effettuate e gli SMS inviati in roaming europeo, la spiegazione è molto semplice, perchè secondo la regolamentazione specifica non saranno più consentite restrizioni sui volumi per le chiamate vocali e gli SMS con i servizi di roaming. Per le offerte che prevedono condizioni tariffarie privilegiate verso numeri dello stesso operatore (on-net), alle chiamate originate in roaming nei Paesi dell’Unione Europea, si applicano le condizioni economiche previste per il traffico verso gli altri operatori nazionali, conformemente a quanto previsto dal Regolamento dell’Unione Europea n. 2120/2015.
Invece per il roaming dati la situazione è più complicata perchè ci possono essere dei limiti da rispettare (vedi il punto 20). Nei prossimi giorni gli operatori di telefonia dovranno aggiornare i loro siti ufficiali specificando le politiche di uso corretto e le modalità di applicazione dell’eventuale sovrapprezzo.
Per il punto 9 abbiamo scoperto che Wind sta contattando i suoi clienti tramite SMS per sapere se desiderano mantenere la specifica tariffa di roaming. Invece le offerte roaming dal 15 Giugno 2017 “Tim In Viaggio Full” e “Vodafone Smart Passport” non saranno applicate se si viaggia nei Paesi dell’Unione Europea.
Seguiranno aggiornamenti nelle prossime settimane, fateci sapere la vostra opinione nei commenti ed eventuali nuove preziose informazioni che possono aiutare altri consumatori. Si ringrazia Tiwi per la collaborazione.
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