Lunedì 6 Febbraio 2017 si è svolto presso il Campus Ericsson nella sede di Roma l’incontro chiarificatore richiesto dalle Organizzazioni Sindacali sul futuro assetto occupazionale aziendale alla luce delle persistenti notizie di flessione degli organici. Nel corso dell’incontro sono stati illustrati i risultati del piano di riduzione di personale concluso il 10 gennaio 2017, che ha consentito di governare complessivamente 238 dei 322 esuberi, annunciati lo scorso 13 giugno 2016.
Infatti, risultano aver accettato l’esodo volontario incentivato 208 dipendenti, sono stati ricollocati internamente sulle attività di fibra ottica 30 dipendenti, rimangono quindi da gestire ancora 84 posizioni lavorative in esubero.
L’Amministratore Delegato di Ericsson ha illustrato poi il trend del mercato di riferimento che va verso il consolidamento degli operatori, la loro trasformazione verso il digitale con convergenza dell’offerta Telco/Media, tenendo presente le opportunità date dai piani di sviluppo 2014/20 della Banda Ultra Larga.
In questo scenario, pur in presenza di un’Azienda che si presenta valida economicamente, anche grazie all’azione responsabile di tutti, l’AD ha ravvisato la necessità di mantenere la competitività in un mercato sempre più globalizzato, di crescere nei settori I&S e IT&CLOUD e di traguardare un adeguato posizionamento sul 5G.
Tra gli strumenti da mettere in campo L’Azienda ne ha individuati alcuni quali la trasformazione delle competenze ma soprattutto un ulteriore nuovo piano di adeguamento degli organici. Ai circa 84 esuberi dello scorso anno si aggiungeranno i 50 già annunciati lo scorso anno sul sito di Genova più le unità necessarie per far fronte al calo del Business lato Radio. Il tutto complessivamente stimato in circa 400 unità che dovranno lasciare l’Azienda entro Aprile e Maggio 2017.
Le Organizzazioni Sindacali Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil hanno espresso un netto dissenso sul percorso indicato,ritenendo insopportabili ulteriori licenziamenti, che ormai Ericsson ci propone da oltre 10 anni anche se non in modo traumatico. Si possono e si devono trovare soluzioni conservative volte a tutelare e accrescere l’occupazione, anche attraverso formazione e ricollocazione. Le Organizzazioni Sindacali. ravvisano la necessità di un coinvolgimento pieno del Governo e dei Ministeri di competenza per la salvaguardia dell’occupazione e delle competenze esistenti.
Il confronto in sede di procedura di licenziamenti collettivi determinerà le azioni necessarie a evitare un disastro occupazionale anche in vista dei nuovi scenari che potrebbero prefigurarsi nel 2° semestre 2017 e nel 1° semestre 2018.
Comunicato Segreterie Nazionali Slc-Cgil, Fistel-Cisl
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