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Dal 15 Giugno 2017 fine delle tariffe di Roaming in Europa quando si viaggia

Grazie ad un accordo politico di ieri 31 Gennaio 2017 sulle regole all’ingrosso e le norme in materia di politica di “fair use” e la sostenibilità adottato dalla Commissione nel dicembre 2016, i consumatori possono utilizzare i loro abbonamenti a casa quando si viaggia periodicamente all’estero. Se i consumatori superano i loro limiti di contratto durante il roaming, eventuali spese aggiuntive non dovranno essere superiori ai costi di roaming all’ingrosso concordati oggi.

Questo è stato l’ultimo passaggio verso la fine delle tariffe di roaming in Europa previsto per 15 giugno 2017, i rappresentanti del Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione hanno convenuto sul modo di regolare i mercati del roaming all’ingrosso (gli operatori applicano prezzi tra di loro quando i loro clienti utilizzano altre reti in roaming all’interno dei Paesi dell’Union Europea).

L’accordo politico di ieri sera è un risultato finale di fare “roaming-come-at-home” lavoro a partire dal 15 giugno 2017, come previsto dal regolamento Telecom mercato unico (TSM) .

Ciò significa che quando si viaggia in Europa, i consumatori saranno in grado di chiamare, inviare SMS o navigare sul proprio cellulare allo stesso prezzo che pagano a casa.

L’accordo rende “roaming come a casa” sostenibile per le persone e le imprese, garantendo al tempo stesso il recupero dei costi e mantenendo mercati del roaming all’ingrosso nazionali competitivo.

I negoziatori dell’UE hanno concordato i nuovi prezzi all’ingrosso a partire dal 15 Giugno 2017: 3,2 centesimi di euro per minuto di chiamata vocale e 1 centesimo di euro per ogni SMS inviato.

Per il traffico dati sono necessari invece 5 anni per diminuire i costi. Si inizia il 15 Giugno 2017 a 7,70 euro per GB, 1° Gennaio 2017 a 6 euro per GB , 1° Gennaio 2019 a 4,5 euro per GB, 1° Gennaio 2020 3,5 euro per GB, 1° Gennaio 2021 3 euro per GB, 1° Gennaio 2022 2,50 euro per GB.

Andrus Ansip, vicepresidente per il mercato unico digitale dell’Unione Europea, ha accolto con favore l’accordo: “Questo è stato l’ultimo pezzo del puzzle. Come del 15 giugno, gli europei saranno in grado di viaggiare nell’UE senza costi di roaming. Abbiamo anche fatto in modo.. che gli operatori possono continuare a competere per fornire le offerte più interessanti per i loro mercati interni. Oggi noi forniamo la nostra promessa. ringrazio di cuore il relatore del Parlamento europeo Miapetra Kumpula-Natri e tutti i negoziatori del Parlamento europeo, nonché il maltese Presidenza del Consiglio dell’UE e tutti coloro che sono coinvolti nel raggiungimento di questo traguardo. i loro sforzi fatto succedere“.

La Commissione procederà a un riesame del mercato all’ingrosso per la fine del 2019 e fornire i colegislatori con una valutazione intermedia entro 15 dicembre 2018. Il Parlamento europeo e il Consiglio devono ora approvare formalmente l’accordo raggiunto oggi.

I nuovi prezzi del roaming all’ingrosso saranno applicabili il 15 giugno 2017, in tempo per gli operatori a prendere tutte le misure preparatorie necessarie per l’introduzione dei nuovi prezzi.

I paesi dell’Unione Europea coinvolti sono: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia (comprese isole Aland), Francia (compresi i territori d’oltremare: Martinica, Riunione, Guadalupa, Guyana Francese), Germania, Regno Unito (compresa Gibilterra), Grecia, Irlanda, Italia (solo come destinazione per fonia), Islanda, Isola di Guersney, Isola di Jersey, Isola di Man, Isole Faroe Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo (comprese Azzorre e Madeira), Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Romania, Slovenia, Spagna (comprese Canarie), Svezia, Ungheria.

David Borelli, Eurodeputato del Movimento 5 Stelle, dichiara: “A causa delle elevate tariffe massime all’ingrosso i piccoli operatori difficilmente riusciranno a sostenere i costi per garantire il roaming zero a chi viaggia. Dalla promessa di azzerare il roaming siamo arrivati al roaming indiretto per tutti: una stangata per i cittadini che già in questi mesi hanno subito rialzi ingiustificati delle tariffe da parte delle compagnie telefoniche, come più volte denunciato dall’Agcom

Fonte, Via1, Via2

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