Le Segreterie Nazionali e il Coordinamento unitario, durante il confronto di ieri, hanno perciò ribadito la grande distanza esistente sui temi della normativa, degli orari di lavoro, del part‐time, delle flessibilità, della classificazione professionale, così come la netta contrarietà alle proposte avanzate da ASSTEL sul superamento degli automatismi (scatti di anzianità) e sull’introduzione di soglie di accesso per il pagamento dell’Elemento di Garanzia.
Allo stesso modo si è ribadito il tema fondamentale del modello contrattuale confermando che, in assenza di un protocollo condiviso tra Confederazioni Sindacali e Confindustria, esso debba essere in continuità con quanto fino ad oggi realizzato nell’ambito della nostra categoria.
Le Segreterie Nazionali e il Coordinamento unitario ritengono che il tema del rinnovo del CCNL non possa essere letto in modo slegato dalla crisi che ha investito e continua ad investire il settore delle Telecomunicazioni, essendo esso uno degli strumenti fondamentali a disposizione delle Parti per regolamentare il settore, oltre che per la tutela dei diritti e del salario delle lavoratrici e dei lavoratori.
Oggi più che mai siamo al centro di grandi vertenze che vedono la messa a rischio di migliaia di posti di lavoro, sia nel comparto dei customer care che in quello della rete. Emblema della necessità di una inversione di tendenza, la situazione esistente in TIM, la crisi di Almaviva Contact e il rischio degli esuberi di Ericsson a causa dell’assegnazione dell’appalto di rete alla nuova società nata (ZTE) sono state richiamate più volte, con la conseguente messa a rischio di migliaia di posti di lavoro e la dispersione di professionalità fondamentali per l’innovazione e lo sviluppo del Paese.
Per le Segreterie Nazionali Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil un rinnovo innovativo di contratto, quale è quello che a più riprese Asstel ha dichiarato di voler percorrere, per un settore che è il perno dell’innovazione del Paese non può essere quello che passa attraverso una contrazione del salario e dei diritti individuali e collettivi, bensì quello che deve basarsi su adeguate basi economiche, su un sistema bilaterale della formazione in grado di sostenere l’occupabilità e la rioccupabilità all’interno del comparto, su un sistema di welfare avanzato. Per questi motivi, per il rinnovo del CCNL TLC e per la salvaguardia dei livelli occupazionali, SLC CGIL‐FISTEL CISL‐UILCOM UIL proclamano lo stato di agitazione e 16 ore di sciopero. L’articolazione dello sciopero sarà comunicato nelle prossime settimane dalle Segreterie Nazionali.
Comunicato unitario SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL
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