Categorie: WindTre

Fusione Joint Venture Wind e 3Italia: il punto della situazione

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E’ da oltre un anno che si parla abbondantemente della fusione fra Wind e Tre, ed ormai pare cosa fatta, forse già da domani 1° Settembre 2016, arrivera’ l’ok da parte dell’UE all’accordo. Un accordo, quello con l’Antitrust, ormai imminente, strappato grazie ad un altro accordo, quello ottenuto da Wind e Tre (preferendolo a quello con Fastweb) promettendo la cessione di una parte delle frequenze e di circa 5mila torri, al gruppo francese Liad, dell’operatore Free Mobile, che subentrerà sul mercato italiano come quarto gestore  mobile.

Le nozze, fusione o joint venture… chiamatela come volete, stando alle voci di corridoio, ormai sono quasi ufficializzate per Mikhail Fridman (azionista russo che controlla Wind) e Li Ka Shing (amministratore cinese di Tre Italia). Le indiscrezioni trapelate da Bloomberg, ci dicono che la Commissione Europea avrebbe già approvato tale unione, a cui manca solo l’ufficializzazione prevista già da questo giovedì e comunque non oltre l’8 Settembre 2016.

Quasi 8 miliardi di euro vale tale accordo e lo stesso AD di Wind, Maximo Ibarra ha esternato negli ultimi giorni il proprio ottimismo a riguardo:  “Creeremo un operatore leader sul mercato in Italia. Pronti a fare investimenti significativi su digitale e innovazione. Saremo di fatto i leader sul mercato, i numeri uno dal punto di vista del numero dei clienti, ma anche i numeri uno per quanto riguarda la qualità che offriremo ai nostri clienti“.

Numerosi e a volte contrastanti sono i giudizi espressi, per tale unione, da parte degli utenti di blog e forum dedicati. Utenti ancora scettici e pessimistici, esternano le loro preoccupazioni sulle attuali offerte ricaricabili e abbonamenti di Wind e Tre una volta raggiunto l’accordo, e sulla scarsa o insufficente copertura della rete che rimarrà dopo la cessione delle torri e frequenze a Free Mobile.

Facciamo quindi il riepilogo della situazione:

Wind ha circa  15mila bts (stazioni radio base). Tre invece ne ha circa 11mila, (Tim e Vodafone ne hanno rispettivamente circa 20mila a testa).

Anche se Wind e 3 con la JV ne dovessero cedere a lliad 5mila, potranno contare comunque su circa  21mila bts… riuscendo comunque a garantire copertura al pari e superiore ai due attuali big Tim e Vodafone.

Se Tim coi suoi 30 milioni di clienti più i vari virtuali che si appoggiano sulla sua rete, regge bene con le sue 20 mila bts, a maggior ragione lo faranno Wind (23 milioni di clienti) e Tre (10 milioni) coi loro 33 milioni di clienti + i virtuali sulle loro 21 mila bts.

Inoltre…

in ottica di joint venture fusione 3+Wind ci sono quindi circa 21mila bts su cui dovranno operare.Su queste 21mila sicuramente verranno eliminate i doppioni per contenere i costi. Risolte situazioni in cui bts di proprietà di Tre e di Wind ospitano in cosite (condivisione di sito) altri gestori, bts Wind o Tre separate ma vicine che saranno alternativamente smantellate per passare entrambe su unico palo per ridurre le spese dei canoni d’affitto ecc…

Infine…

Ecco il prospetto di come è attualmente la distribuzione delle bande nelle varie tecnologie di tutti gli attuali gestori Italiani:

E questo invece è il prospetto di come dovrebbero essere distribuite le bande dopo la fusione Wind+3  e cessione frequenze a lliad:

Si ringrazia @Stefnm

Come si vede, dal secondo prospetto, pur cedendo quanto concordato con lliad per ottenere l’ok dalla Unione Europea, Tre e Wind saranno uguali ed addirittura più forti con più banda dei due Big, specialmente nella banda 1 e banda 7, Inoltre Wind potra usare la banda 4G 1800MHz e Tre quella da 800MHZ, le bande che non si erano aggiudicate all’asta. Se qualcuno osservando il prospetto se lo stesse chiedendo…

Quel blocco sulla frequenza 800 Mhz di colore arancione chiaro fu chiamato all’epoca dell’asta meno pregiato (e quindi pagato da Wind di meno) perchè vicino alla frequenza alta dei 700 Mhz occupata dai canali TV del digitale terrestre che vanno dal canale 61 al 69…e quindi i mux presenti in tali canali erano piu’ soggetti ai disturbi causati dal segnale 4G LTE e si sarebbe dovuto intervenire sul proprio impianto antenna con degli appositi filtri…

Logo non ufficiale

Si è visto man mano che veniva attivato l’LTE sulla frequenza degli 800MHz nelle varie parti d’Italia, che, non solo il blocco Wind meno pregiato causava problemi e disturbi al segnale televisivo del DTT, ma, i disturbi venivano causati anche dagli altri blocchi “piu’ pregiati” acquistati da Tim e Vodafone…sopratutto quando i ripetitori tv e bts sono posizionati molto vicini…

Come per tutte le cose all’italiana, solo in seguito, arrivando ai giorni nostri è stata trovata una soluzione per risolvere questi inconvenienti. Si è ovviato infatti al problema spostando tutti i mux del DTT del digitale terrestre, presenti nei canali che vanno dal 61 al 69, posizionandoli non oltre il canale 57.

Per cui oggi, quel blocco specifico Wind 4G da 800 Mhz che nel prospetto è colorato in arancione chiaro, è oggi a tutti gli effetti paragonabile in qualità e prestazioni a tutti gli altri di colore arancione scuro senza alcuna differenza. Stessa cosa pure per il blocco 2600.

Bene, spero di aver chiarito ai pessimisti la reale situazione e quanto accadrà in futuro… in ogni caso si prospetta per i clienti di Tre e Wind  (e non solo), un 2017 spumeggiante all’insegna delle novità nella telefonia dopo anni di stagnazione delle offerte, con le sole winback che stanno garantendo fino ad oggi un minimo di movimento.

Alberto Zilaghe

Aggiornamento: Ufficiale! Antitrust UE approva la fusione 3Italia-Wind grazie all’ingresso del nuovo operatore Iliad

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