Voci di corridoio europeo sulla fusione di Orange-Tim

Mentre si aspetta il via libera dell’Unione Europea per la fusione in Italia tra Wind e 3 Italia, nel resto d’Europa arrivano voci di corridoio per la fusione tra Orange e Tim. Il premier Matteo Renzi, alcune settimane fa durante il vertice a Venezia con François Hollande, ha dichiarato: “Siamo ben felici se si creerà un polo che potrà valorizzare la cultura latina, franco-italiana, europea. L’Italia è molto lieta di accogliere tutti gli imprenditori che hanno voglia di investire nel futuro e nel nostro paese. Siamo molto orgogliosi dei nostri imprenditori che vanno all’estero ad acquistare società e siamo lieti che ci siano imprenditori che considerano il nostro mercato interessante. Ma bisogna lasciare che sia il mercato a decidere, è finito il capitalismo di relazione, il tempo dei salotti buoni della finanza e degli amici degli amici. aperta una pagina nuova dove la libertà di un imprenditore di investire è fatta salva. Per chi ha i soldi e idee intriganti e vuole creare posti di lavoro l’Italia è il paese adatto“.

“L’idea è avere campioni a livello europeo in particolari settori… ci potranno essere concentrazioni tra aziende italiane e francesi nella difesa, ma anche nelle telecomunicazioni se vogliamo avere un peso. Senza un’industria forte non c’è futuro” è stata invece la risposta di Hollande. Intanto la società francese Vivendi aumenta le sue quote nel gruppo Telecom Italia e l’amministratore delegato Marco Patuano di Tim-Telecom si è dimesso.

Chi sarà il nuovo amministratore delegato di Tim? Secondo voi la fusione tra il gruppo Orange e Telecom Italia si farà? Secondo voi il processo di fusione può essere positivo o negativo nel libero mercato?

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