Nello specifico, gli investimenti in Italia nel triennio 2015-2017 saranno pari a circa 10 miliardi di euro, di cui circa 5 miliardi dedicati esclusivamente alla componente innovativa (NGN, LTE, Cloud Computing, Data Center, Sparkle e Trasformazione).
“Il nuovo piano industriale prevede circa 10 miliardi di euro di investimenti in Italia nei prossimi tre anni, con oltre 1 miliardo in più rispetto al piano precedente. Grazie a questo incremento significativo degli investimenti innovativi – ha detto Patuano – al 2017 raggiungeremo il 75% della popolazione con la fibra ottica e oltre il 95% della popolazione con la rete mobile 4G, posizionandoci quale leader dello sviluppo infrastrutturale del Paese e avvicinando così gli obiettivi dell’Agenda Digitale al 2020”. Dei circa 5 miliardi di investimenti innovativi sul mercato domestico, quasi 3 miliardi di euro – 1,1 in più rispetto al precedente piano triennale – saranno destinati esclusivamente allo sviluppo della fibra ottica, con circa 500 milioni di euro dedicati alla tecnologia FttH (Fiber to the Home) con la quale cableremo 40 città a fine periodo. Questa accelerazione degli investimenti in fibra ottica è previsto possa portare, al 2017, a incrementare di circa 1 milione i clienti attivi rispetto ai target del Piano precedente.
La larga banda mobile potrà contare su 900 milioni di investimenti per completare il piano di diffusione già in avanzata fase di realizzazione; allo stesso tempo migliorerà la copertura geografica del nostro Paese, che raggiungerà il 90% del territorio a fine 2017. L’obiettivo dell’accelerazione degli investimenti consiste nel creare le premesse per una crescita del fatturato basata sempre più sulla diffusione di servizi innovativi con contenuti digitali.
Il nuovo Piano rafforza ulteriormente il percorso di leadership tecnologica già intrapreso nell’ultimo anno dal Gruppo e continuerà ad essere focalizzato anche sullo sviluppo delle piattaforme dell’IT Digital, dei Data Center e dei Big Data, che contribuiscono a caratterizzare il “core business” di Telecom Italia con l’arricchimento della connettività tramite servizi innovativi e digitali. All’accelerazione degli investimenti e delle infrastrutture ultrabroadband si abbinerà quindi una rinnovata strategia commerciale basata sulla qualità dei servizi e sulla semplificazione dell’offerta fissa, mobile e Internet sotto l’unico marchio TIM. L’accelerazione degli investimenti e la realizzazione di reti infrastrutturali di nuova tecnologia, renderanno necessarie l’inserimento in azienda di nuove professionalità e interventi di riqualificazione e adeguamento del personale.
“Con il nuovo piano industriale, torneremo ad assumere dopo sette anni – ha sottolineato Patuano – Abbiamo, infatti, la necessità di rafforzare l’organico introducendo in azienda nuove professionalità con giovani tecnici e laureati tra i 20 e i 30 anni. Assumeremo fino a 4.000 persone nell’arco di 3-4 anni utilizzando i nuovi strumenti normativi che il governo sta mettendo a punto”.
L’azienda, contemporaneamente, intende continuare a tutelare la consistenza occupazionale, valorizzando le competenze e le professionalità presenti senza mai perdere di vista il miglioramento continuo dell’efficienza e della qualità dei servizi. L’attuale solidarietà “difensiva”, che terminerà la sua vigenza a fine aprile, potrà essere sostituita, con modalità da definire con le Organizzazioni Sindacali, da una solidarietà che tuteli ancora l’occupazione, consenta l’immissione di giovani e riduca l’età media in azienda.
Un percorso innovativo che Telecom Italia intende definire in stretta collaborazione con le Organizzazioni Sindacali per assicurare all’azienda conoscenze e know how qualificato per affrontare le sfide del futuro.
Nel corso dell’incontro è stato nuovamente affrontato il tema della riorganizzazione del settore Caring all’interno di Telecom Italia. Dopo la lunga trattativa che ha visto la società confrontarsi con le Organizzazioni Sindacali per oltre 8 mesi, ma che non ha permesso di arrivare ad un’intesa che modificasse gli accordi già siglati nel 2013, l’Amministratore Delegato ha ribadito la posizione dell’azienda: si darà corso alla prevista nascita di una società che incorporerà le attività della Divisione Caring che attualmente sono in Telecom Italia Spa. L’obiettivo è quello di meglio focalizzare le problematiche di qualità, sostenibilità e gestione del servizio di assistenza alla clientela.
L’azienda ha infine ribadito alle Organizzazioni Sindacali che il Caring è un’attività ‘core’ e resterà sotto il controllo diretto di Telecom Italia Spa, così come non muteranno i trattamenti economici previsti per il personale.
Comunicato Stampa Telecom Italia
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