Categorie: Archivio

Call Center, stop alle “telefonate mute”

Share

Dal 8 Ottobre 2014 i call center dovranno rispettare le regole fissate dal Garante privacy per combattere il fenomeno delle cosiddette “telefonate mute”, una forma di grave disturbo degli utenti.

E’ scaduto infatti il termine di sei mesi concesso alle società di telemarketing per adottare tutti gli accorgimenti tecnici e organizzativi prescritti con un provvedimento generale pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 4 aprile 2014.

Sono numerosi gli abbonati che hanno protestato per la ricezione di telefonate nelle quali, una volta risposto, non si viene messi in contatto con alcun interlocutore. Per eliminare tempi morti tra una telefonata e l’altra, infatti, i sistemi automatizzati di chiamata possono generare un numero di telefonate superiore agli operatori disponibili: una pratica commerciale che, in alcuni casi, ha comportato il disturbo degli utenti anche per 10-15 volte di seguito e che è stata spesso vissuta addirittura come una forma di stalking.

I parametri delle impostazioni di tali sistemi non saranno più decisi arbitrariamente dai call center, ma dovranno attenersi alle prescrizioni del Garante. Queste, in sintesi, le principali:

  1. I call center devono tenere precisa traccia delle “chiamate mute”, che devono comunque essere interrotte trascorsi 3 secondi dalla risposta dell’utente;
  2. Non possono verificarsi più di 3 telefonate “mute” ogni 100 andate “a buon fine”. Tale rapporto deve essere rispettato nell’ambito di ogni singola campagna di telemarketing;
  3. L’utente non può più essere messo in attesa silenziosa, ma il sistema deve generare una sorta di rumore ambientale, il cosiddetto “comfort noise” (ad es. con voci di sottofondo, squilli di telefono, brusio), per dare la sensazione che la chiamata provenga da un call center e non da un eventuale molestatore;
  4. L’utente disturbato da una chiamata muta non può essere ricontattato per 5 giorni e, al contatto successivo, deve essere garantita la presenza di un operatore;
  5. I call center sono tenuti a conservare per almeno due anni i report statistici delle telefonate “mute” effettuate per ciascuna campagna, così da consentire eventuali controlli.

Gli operatori che non rispetteranno queste prescrizioni dell’Autorità incorreranno nelle sanzioni previste.

Comunicato Stampa

Per rimanere aggiornato sulle novità della telefonia seguici su Google News cliccando sulla stella, Telegram, Facebook, X e Instagram. Condividi le tue opinioni o esperienze nei commenti.

Post precedenti

TIM, nuovo Smart Ring in arrivo nei negozi: ecco prezzo e caratteristiche dell’anello

A partire da Giovedì 18 Luglio 2024, nei negozi TIM e nei rivenditori autorizzati dell'operatore…

16 Luglio 2024

Basket, EuroLeague ed EuroCup in streaming su DAZN e NOW anche nella stagione 2024/2025

Anche per la stagione 2024/2025, due delle principali competizioni europee di Basket maschile per club,…

16 Luglio 2024

Fastweb per il progetto SEATY di Worldrise: nuova “Città Marina” avviata sull’Isola di Salina

Fastweb prosegue nel suo supporto al progetto SEATY lanciato da Worldrise, organizzazione no profit che…

16 Luglio 2024

TIM Party della Domenica: quattro nuovi smartphone in palio fino all’11 Agosto 2024

Continua ancora, fino all'11 Agosto 2024, il concorso a premi gratuito TIM Party della Domenica,…

16 Luglio 2024

TIM fisso: dal 1° Settembre 2024 il costo della fattura cartacea aumenta anche per altri clienti

Ieri, 15 Luglio 2024, TIM ha comunicato di un nuovo aumento del costo mensile per…

16 Luglio 2024

1Mobile: portafoglio da 2,50 euro al mese prorogato per tutto il resto di Luglio 2024

Per tutto il resto di Luglio 2024, salvo cambiamenti, l’operatore virtuale 1Mobile sta continuando a…

16 Luglio 2024

Utilizziamo i cookie per personalizzare i contenuti e gli annunci, fornire le funzioni dei social media e analizzare il nostro traffico. Scorrendo questa pagina, cliccando su un qualunque suo elemento, navigando sul sito e/o utilizzando i nostri servizi acconsenti all'uso dei cookie