In questa pazza calda estate Poste Mobile divorzia da Vodafone. Cosa succederà?
Il mercato della telefonia mobile in Italia nel mese di Agosto ogni anno andava sempre in ferie, le offerte e le promozioni rimanevano uguali, si doveva aspettare la fine di Settembre ed in alcuni casi persino Ottobre per conoscere le nuove offerte ed i nuovi investimenti. Invece, mai come in questa (anche climaticamente) strana estate 2013, con i vostri tablet e smartphone vi conviene iscrivervi alla nostra newsletter e visitare questo sito internet per conoscere le tante novità proposte dai gestori.
Se tra Telecom Italia e 3 Italia questo matrimonio non s’ha da fare, Poste Mobile divorzia da Vodafone. Sul quotidiano “Corriere della Sera” abbiamo scoperto (articolo firmato da Massimo Sideri) che Poste Mobile lascia la rete Vodafone Omnitel NW. Poste Mobile, società di Poste Italiane, è un gestore virtuale della telefonia mobile in Italia ed utilizza la rete Vodafone. Si tratta di un gestore MVNO (Mobile Virtual Network Operator), che decidendo di cambiare la sua rete mobile dovrà sostituire ai circa suoi 3 milioni di clienti le proprie schede ricaricabili. In passato Poste Mobile aveva comunicato di diventare FULL MVNO così poteva cambiare rete mobile senza sostituire le proprie scheda ricaricabile.
L’unico gestore virtuale FULL MVNO in Italia è Nòverca, in passato quando ha dovuto cambiare da MVNO a FULL MVNO rimanendo con la sua rete di Telecom Italia ha dovuto cambiare le sim a tutti i suoi clienti passando da ICCD 893901 a 893907, con nuovo prefisso 350 concesso dal Ministero delle Comunicazioni. Ma se in futuro dovrà decidere di cambiare rete, potrà farlo senza sostituire più le sue schede ricaricabile ai suoi clienti.
Citiamo un tratto dell’articolo di Massimo Sideri dal Corriere della Sera: “Alla base della decisione ci sarebbero i progetti di crescita di Massimo Sarmi (Poste Mobile), non più in linea con le politiche della multinazionale guidata da Vittorio Colao (Vodafone). Le Poste vogliono costruirsi un proprio database di clienti per poterne veicolare i servizi direttamente, da quelli sui pagamenti via smartphone alla gestione dei prodotti via app, laddove il cliente era rimasto, finora, di Vodafone. Anche Telecom Italia è stata consultata per il passaggio a un nuovo operatore ma l’offerta giunta sarebbe stata giudicata troppo costosa. Così ha sostanzialmente prevalso quella di Wind (molto più economica soprattutto considerando la spesa per il 4G): il gruppo guidato da Maximo Ibarra sta affrontando un momento di flessione dei propri clienti e un’iniezione per quanto a basso costo di 3 milioni di sim fa gola. La firma sul nuovo contratto dovrà essere apposta in questi giorni. Sempre che 3 Italia —il cui sodalizio con Bip Mobile ha già dato motivi di tensione —non riesca a fare giungere la sua controproposta alle Poste come sta tentando di fare a suono del gong già avvenuto.“
Secondo voi questo divorzio è positivo o negativo per il libero mercato e nella concorrenza della telefonia in Italia? Scrivete nei commenti di questa pagina.
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