AGCOM approva nuova modalità di Age Verification per piattaforme video e siti web
Oggi, 18 Aprile 2025, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha annunciato di aver approvato ufficialmente, con la Delibera 96/25/CONS, delle nuove modalità per la verifica dell’età degli utenti online.
Il provvedimento, che attua quanto previsto dalla Legge 13 Novembre 2023, N. 159 (nota anche come “Decreto Caivano”), mira a rafforzare la protezione dei minori dai contenuti inappropriati disponibili in rete, come ad esempio quelli a carattere pornografico, imponendo un sistema per la cosiddetta Age Assurance (o Age Verification).
Le nuove regole, in particolare, coinvolgono determinate piattaforme di video sharing e siti web che offrono contenuti accessibili dall’Italia.
Entro sei mesi dalla pubblicazione della Delibera, queste realtà dovranno adeguarsi alle disposizioni adottate, implementando sistemi idonei a verificare la maggiore età degli utenti.
La decisione, ha fatto sapere l’AGCOM, è stata adottata dopo una consultazione pubblica che ha coinvolto un totale di 13 soggetti, tra cui istituzioni, associazioni di categoria e dei consumatori e piattaforme di condivisione video, in seguito all’ottenimento del parere favorevole del Garante per la Protezione dei Dati Personali.
Successivamente, lo schema di provvedimento è stato notificato alla Commissione Europea, che ha fornito un parere circostanziato, tenuto in considerazione dall’Autorità nella versione definitiva. Come sottolineato dall’AGCOM, infatti, i nuovi sistemi di Age Verification dovranno anche risultare conformi agli orientamenti futuri della Commissione, lasciando spazio a eventuali modifiche o adeguamenti.
Il meccanismo delineato dall’AGCOM, e approvato con la Delibera 96/25/CONS, prevede un processo in due fasi distinte, ovvero l’identificazione e la successiva autenticazione dell’utente, da ripetere per ogni sessione di utilizzo del servizio regolamentato.
A gestire la verifica saranno soggetti terzi indipendenti e certificati, basandosi su un principio di “doppio anonimato“, che impedisce al fornitore del servizio di verifica dell’età di conoscere il sito per cui viene emessa la prova e, al tempo stesso, non consente al sito o alla piattaforma a cui si vuole accedere di risalire ai dati personali dell’utente.
Nel caso di sistemi di verifica dell’età basati sull’uso di applicativi installati sui dispositivi, le norme approvate dall’AGCOM prevedono la disponibilità di apposite app per la generazione e la certificazione della prova dell’età, che potranno essere utilizzate anche per altri scopi legati all’identificazione.
In questo modo, l’utente può quindi effettuare l’identificazione, e fornire la prova dell’età al sito web o alla piattaforma visitata, direttamente sul proprio dispositivo utilizzando l’applicazione installata.
A questo proposito, l’Autorità ha ribadito di aver scelto un approccio tecnologicamente neutrale, stabilendo tuttavia alcuni principi e requisiti che devono essere soddisfatti dai sistemi introdotti, tra i quali proporzionalità, protezione dei dati personali, sicurezza informatica, precisione ed efficacia, accessibilità e facilità d’uso, inclusività e non discriminazione, formazione e informazione degli utenti e gestione efficace dei reclami.
Editing Mattia Castro
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