Immagine di repertorio
Oggi, 17 Aprile 2025, Sparkle ha annunciato la sua adesione a ECSTATIC, un progetto di ricerca finanziato dall’Unione Europea, con l’obiettivo di sviluppare soluzioni tecnologiche avanzate per il monitoraggio sismico e la protezione delle infrastrutture di rete, sfruttando i cavi sottomarini in fibra ottica.
Il progetto, finanziato dall’UE per 4 milioni di euro e che riunisce 14 partner tra enti accademici e industriali, mira a trasformare i cavi sottomarini in veri e propri sistemi di rilevamento, capaci di intercettare terremoti e tsunami, oltre a monitorare l’integrità delle reti di comunicazione.
Grazie all’integrazione tra comunicazione ottica ad alta velocità e tecnologie di sensing, ECSTATIC propone un approccio innovativo basato su interferometria e polarizzazione, per captare vibrazioni e segnali acustici lungo la fibra.
Con oltre 5 miliardi di chilometri di cavi in fibra ottica installati nel mondo, molti dei quali attraversano aree sottomarine prive di sensori convenzionali, a detta di Sparkle si apre in questo modo l’opportunità di trasformare una rete esistente in uno strumento scientifico globale.
Tuttavia, per sfruttare appieno questo potenziale, sarà necessario ripensare le tecniche di trasmissione e le architetture di rete.
Di seguito, le parole di Enrico Bagnasco, Amministratore Delegato di Sparkle, che ha dichiarato:
La nostra partecipazione al progetto ECSTATIC è un chiaro esempio della visione di Sparkle di spingere i limiti di ciò che le reti digitali possono realizzare.
Utilizzando la nostra infrastruttura globale in fibra ottica, dimostriamo come il settore delle telecomunicazioni possa giocare un ruolo fondamentale nel monitoraggio sismico e nella protezione delle reti.
La fase sperimentale del progetto, in particolare, è in corso sul segmento tirrenico del sistema BlueMed dell’operatore globale del Gruppo TIM, che collega Genova a Palermo, mentre il Network Operation Center (NOC) di Catania fungerà da centro per l’archiviazione dei dati.
L’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale e del Machine Learning, inoltre, consentirà di analizzare i dati raccolti in tempo reale, migliorando la sensibilità e la precisione delle rilevazioni.
L’impegno di Sparkle nell’ambito del progetto ECSTATIC, ha sottolineato lo stesso operatore, si inserisce in una strategia più ampia volta a valorizzare l’uso accessorio delle reti in fibra per scopi scientifici e di protezione civile.
In particolare, negli ultimi due anni l’azienda ha condotto diversi test sperimentali sul sistema di cavi “Mednautilus”, in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), consolidando competenze e raccogliendo dati per l’evoluzione di queste tecnologie.
Editing Mattia Castro
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