IT-alert: due nuovi test in Emilia Romagna e Liguria dal 1° Aprile 2025
Oggi, 28 Marzo 2025, il Dipartimento della Protezione Civile ha annunciato due nuovi test del sistema di allarme pubblico IT-alert, che si svolgeranno i primi giorni di Aprile 2025 in Emilia Romagna e Liguria, con altrettante due simulazioni di allerta che riguarderanno lo scenario di rischio di incidente rilevante in uno stabilimento industriale.
Le ultime sperimentazioni di IT-alert, si ricorda, si sono svolte nei giorni scorsi, il 14 Marzo 2025, con un test che ha coinvolto l’area del comune di Strongoli (KR), in Calabria, attorno allo stabilimento AGN Energia S.p.A., simulando anche in quel caso il rischio di incedente industriale rilevante.
Ad ogni modo, come già raccontato da MondoMobileWeb, IT-alert è entrato ufficialmente in funzione il 13 Febbraio 2024, divenendo operativo per quattro tipologie di rischio: collasso di una grande diga, incidenti rilevanti in stabilimenti industriali, incidenti nucleari o situazioni di emergenza radiologica e attività vulcanica nelle aree dei Campi Flegrei, del Vesuvio e dell’Isola di Vulcano.
Per i restanti scenari previsti dalla Direttiva del 7 Febbraio 2023 del Ministro della Protezione Civile e delle Politiche del Mare, ovvero maremoto generato da un sisma, attività vulcanica dello Stromboli e precipitazioni intense, l’8 Febbraio 2024, era stata invece stabilita la proroga di 1 anno del periodo di sperimentazione.
Per i rischi oggetto delle nuove sperimentazioni, IT-alert risulta dunque già operativo. Ad ogni modo, la Protezione Civile, che si occupa di gestire il servizio di allerta, ha ribadito come questi nuovi test su scenari specifici permettono di individuare i parametri da ottimizzare per migliorare l’efficacia del sistema, in modo da garantire che, in caso di un’emergenza reale, i messaggi di allerta vengano trasmessi correttamente dalle celle telefoniche e ricevuti sui dispositivi nelle zone a rischio.
Nuovi test di IT-alert in Emilia Romagna e Liguria
Secondo quanto indicato sul sito di IT-alert, dunque, nei prossimi giorni sono previsti due nuovi test che si svolgeranno prima in Emilia Romagna e poi in Liguria, in particolare il 1° Aprile 2025 e il 9 Aprile 2025.
La sperimentazione del 1° Aprile 2025 in Emilia Romagna si svolgerà intorno alle ore 10:00, coinvolgendo un’area con un raggio di circa 5 km attorno allo stabilimento Marig Esplosivi Industriali S.R.L. di Novafeltria, in provincia di Rimini, da cui partirà il messaggio di test che verrà inviato sui cellulari accesi e con connessione telefonica di tutti coloro che si troveranno nell’area in target.
Il 9 Aprile 2025, invece, sarà la volta della Liguria, con un’ulteriore simulazione di allerta che interesserà, intorno alle ore 9:30, un’area di 2 km di raggio circostante l’impianto GNL di Panigaglia, in località Portovenere (SP).
Come sempre, il messaggio che verrà inviato con IT-alert sarà accompagnato da un suono di allarme ad alto volume, seguito in alcuni casi anche da una sintesi vocale che ripete quanto scritto, sia in italiano che in inglese.
Per quanto riguarda la simulazione di incidenti industriali rilevanti, il testo della notifica che riceveranno i cittadini nelle aree interessate dai test sarà il seguente:
TEST TEST Messaggio di prova IT-alert. È in corso la SIMULAZIONE di un incidente in un impianto industriale nella zona in cui ti trovi. Per conoscere il messaggio che riceverai in caso di reale pericolo e per compilare il questionario vai su www.it-alert.gov.it TEST TEST
In particolare, come indicato sul sito del sistema di allarme, per incidente industriale si intende un evento quale un’emissione, un incendio o un’esplosione di grande entità, dovuto a sviluppi incontrollati che si verifichino durante l’attività di uno stabilimento industriale classificato a rischio dalla cosiddetta Direttiva Seveso (Decreto Legislativo 26 Giugno 2015, n. 105 – Attuazione della Direttiva 2012/18/UE).
Come funzionano i messaggi di IT-alert
Il sistema IT-alert, si ricorda, funziona grazie alla tecnologia cell broadcast, letteralmente “trasmissione tramite celle”, che consente di inviare messaggi a un gruppo di celle telefoniche geograficamente vicine, capaci di delimitare un’area il più possibile corrispondente a quella interessata. Le notifiche arrivano anche in casi di campo limitato o in casi di saturazione della banda telefonica, senza alcuna ripercussione sui livelli di privacy impostati.
Questa tecnologia consente infatti di mandare messaggi in modo unidirezionale, senza la possibilità per gli operatori telefonici di ricevere risposte e sapere con certezza i cellulari che sono stati effettivamente raggiunti: chi invia l’informazione non detiene alcun dato in merito ai dispositivi, neppure il numero di telefono.
Il servizio è basato sul cosiddetto “accampamento” dei telefoni nel raggio di copertura delle antenne che vengono attivate: al momento dell’invio della notifica, tutti i dispositivi accesi e con connessione telefonica agganciati alle antenne selezionate riceveranno il messaggio.
I messaggi arriveranno ugualmente anche nel caso in cui la voce IT-alert (presente nei vari dispositivi nella sezione avvisi di emergenza) dovesse essere disattivata sui dispositivi, poiché viene utilizzato il livello massimo di azione per l’invio.
Se sono spenti o privi di campo, chiaramente i dispositivi non ricevono i messaggi del sistema, mentre se la suoneria è impostata in modalità silenziosa potrebbero non suonare.
La notifica del messaggio IT-alert sui dispositivi dipende anche dal modello di cellulare o smartphone, dal sistema operativo e della versione installata. In alcuni casi, infatti, può comportare problemi nella ricezione dei messaggi l’utilizzo di una vecchia versione del sistema operativo.
I test dei mesi scorsi hanno rilevato che anche i telefoni di vecchia generazione e non smartphone ricevono la notifica IT-alert.
Si ricorda, infine, che per ricevere i messaggi del sistema di allarme IT-alert, anche quelli di test, non è necessario compiere alcuna azione o scaricare alcuna app.
Editing Mattia Castro
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