Oggi, 18 Marzo 2025, si svolgerà in Calabria un nuovo test del sistema di allarme pubblico IT-alert, volto in particolare a perfezionare l’utilizzo del servizio per lo scenario di rischio specifico di incidente industriale rilevante.
Il test, annunciato dal Dipartimento della Protezione Civile lo scorso 14 Marzo 2025, come già raccontato da MondoMobileWeb, andrà a coinvolgere, nello specifico, l’area dello stabilimento AGN Energia S.p.A. di Strongoli, in provincia di Crotone.
Lo stabilimento, ha ricordato la Protezione Civile, era stato tra i primi a sperimentare IT-alert dopo l’avvio nel 2024 dei test su rischi specifici, i quali hanno permesso di individuare alcuni parametri da ottimizzare, per migliorare l’efficacia del servizio di allerta.
Le ultime sperimentazioni di IT-alert, si ricorda, si sono invece svolte nel mese di Dicembre 2024, coinvolgendo le Regioni Lazio, Emilia Romagna e Marche, in particolare il 3 Dicembre 2024, il 5 Dicembre 2024, l’11Dicembre 2024 e il 17 Dicembre 2024.
La nuova verifica di IT-alert prevista in Calabria per oggi, 18 Marzo 2025, prevedrà come sempre l’invio di un messaggio di allarme sugli smartphone accesi e con connessione telefonica di tutti coloro che si troveranno, anche in transito, nell’area coinvolta.
Il test, in particolare, riguarderà come già detto la simulazione del rischio di incidente industriale rilevante, coinvolgendo un’area con un raggio di circa 2 km attorno allo stabilimento AGN Energia S.p.A. di Strongoli, da cui partirà il messaggio di test a partire dalle ore 10:15.
Come al solito, la notifica che viene inviata con IT-alert sarà accompagnata da un suono di allarme ad alto volume, seguita in alcuni casi anche da una sintesi vocale che ripete quanto scritto, sia in italiano che in inglese.
In particolare, il messaggio dedicato allo scenario di incidente industriali che riceveranno i cittadini nell’area interessate dai test, a partire dalle ore 10:00, sarà il seguente:
TEST TEST Messaggio di prova IT-alert. È in corso la SIMULAZIONE di un incidente in un impianto industriale nella zona in cui ti trovi. Per conoscere il messaggio che riceverai in caso di reale pericolo e per compilare il questionario vai su www.it-alert.gov.it TEST TEST
Il messaggio riporta, come ormai di consueto, alla homepage del sito di IT-alert, dove è possibile accedere a una pagina di approfondimento che consente di visionare il testo della notifica che i cittadini riceverebbero in caso di pericolo reale.
Dalla stessa pagina è possibile anche raggiungere il questionario, che la Protezione Civile invita a compilare per contribuire a perfezionare il sistema, anche qualora non si dovesse ricevere alcuna notifica.
Si ricorda, come sempre, che per ricevere i messaggi del sistema di allarme IT-alert, anche quelli di test, non è necessario compiere alcuna azione o scaricare alcuna app.
I messaggi arriveranno ugualmente anche nel caso in cui la voce IT-alert (presente nei vari dispositivi nella sezione avvisi di emergenza) dovesse essere disattivata sui dispositivi, poiché viene utilizzato il livello massimo di azione per l’invio.
Se sono spenti o privi di campo, ovviamente, i dispositivi non riceveranno i messaggi del sistema, mentre se la suoneria è impostata in modalità silenziosa potrebbero non suonare.
Si sottolinea, oltretutto, che la notifica del messaggio di IT-alert sui dispositivi dipende anche dal modello di cellulare o smartphone, dal sistema operativo e della versione installata. In alcuni casi, infatti, può comportare problemi nella ricezione dei messaggi l’utilizzo di una vecchia versione del sistema operativo.
I test dei mesi precedenti, a questo proposito, hanno rilevato che anche i telefoni di vecchia generazione e non smartphone ricevono la notifica IT-alert.
Come già raccontato più volte, il servizio IT-alert funziona grazie alla tecnologia cell broadcast, letteralmente “trasmissione tramite celle”, che consente di inviare messaggi a un gruppo di celle telefoniche geograficamente vicine, capaci di delimitare un’area il più possibile corrispondente a quella interessata. Le notifiche arrivano anche in casi di campo limitato o in casi di saturazione della banda telefonica, senza alcuna ripercussione sui livelli di privacy impostati.
Questa tecnologia consente infatti di mandare messaggi in modo unidirezionale, senza la possibilità per gli operatori telefonici di ricevere risposte e sapere con certezza i cellulari che sono stati effettivamente raggiunti: chi invia l’informazione non detiene alcun dato in merito ai dispositivi, neppure il numero di telefono.
Il servizio è basato sul cosiddetto “accampamento” dei telefoni nel raggio di copertura delle antenne che vengono attivate: al momento dell’invio della notifica, tutti i dispositivi accesi e con connessione telefonica agganciati alle antenne selezionate riceveranno il messaggio.
Dopo i vari test svolti sui territori, si ricorda, IT-alert è entrato ufficialmente in funzione il 13 Febbraio 2024, divenendo operativo, in particolare, per quattro tipologie di rischio: collasso di una grande diga, incidenti rilevanti in stabilimenti industriali, incidenti nucleari o situazioni di emergenza radiologica e attività vulcanica nelle aree dei Campi Flegrei, del Vesuvio e dell’Isola di Vulcano.
Per i restanti scenari previsti dalla Direttiva del 7 Febbraio 2023 del Ministro della Protezione Civile e delle Politiche del Mare, ovvero maremoto generato da un sisma, attività vulcanica dello Stromboli e precipitazioni intense, lo scorso 8 Febbraio 2024, è stata invece stabilita la proroga di 1 anno del periodo di sperimentazione, che quindi continuerà all’incirca fino al 12 Febbraio 2025.
Il 9 Dicembre 2024 IT-alert è stato utilizzato per la prima volta fuori dalle sperimentazioni, diramando un messaggio di avviso sugli smartphone dei cittadini che si trovavano nel raggio di 5 km dell’impianto Eni di Calenzano, in provincia di Firenze, invitandole a non avvicinarsi e a trovare un riparo al chiuso a seguito di un’esplosione proveniente dallo stabilimento.
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