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IT-alert torna in Calabria con un nuovo test: il 18 Marzo 2025 messaggio di test a Strongoli

Oggi, 14 Marzo 2025, il Dipartimento della Protezione Civile ha annunciato un nuovo test del sistema di allarme pubblico IT-alert che si svolgerà nei prossimi giorni in Calabria. Il messaggio di allerta, in particolare, riguarderà l’area dello stabilimento AGN Energia S.p.A. di Strongoli, in provincia di Crotone, simulando lo scenario di rischio di incedente industriale rilevante.

L’impianto, ha ricordato la Protezione Civile, era stato tra i primi a sperimentare IT-alert dopo l’avvio dei test su rischi specifici. Le esercitazioni condotte nel 2024, secondo la Protezione Civile, hanno permesso di individuare alcuni parametri da ottimizzare, per migliorare l’efficacia del servizio di allerta.

Le ultime sperimentazioni di IT-alert, si ricorda, si sono svolte nel mese di Dicembre 2024, coinvolgendo le Regioni Lazio, Emilia Romagna e Marche, in particolare il 3 Dicembre 2024, il 5 Dicembre 2024, l’11Dicembre 2024 e il 17 Dicembre 2024.

Dopo i vari test svolti sui territori, come già raccontato da MondoMobileWeb, IT-alert è entrato ufficialmente in funzione il 13 Febbraio 2024, divenendo operativo per quattro tipologie di rischio: collasso di una grande diga, incidenti rilevanti in stabilimenti industriali, incidenti nucleari o situazioni di emergenza radiologica e attività vulcanica nelle aree dei Campi Flegrei, del Vesuvio e dell’Isola di Vulcano.

Per i restanti scenari previsti dalla Direttiva del 7 Febbraio 2023 del Ministro della Protezione Civile e delle Politiche del Mare, ovvero maremoto generato da un sisma, attività vulcanica dello Stromboli e precipitazioni intense, l’8 Febbraio 2024, era stata invece stabilita la proroga di 1 anno del periodo di sperimentazione.

IT-alert, dunque, è già operativo per i rischi oggetto delle nuove sperimentazioni. La Protezione Civile, che si occupa di gestire il servizio di allerta, ha comunque sottolineato che ciò non mette fine alle alle attività di test, che al contrario continueranno a svolgersi periodicamente, per avere la sicurezza che, nell’eventualità di una reale emergenza, i messaggi verranno effettivamente trasmessi dalle celle telefoniche e ricevuti dai dispositivi presenti nelle aree interessate.

Nuovo test di IT-alert in Calabria

Secondo quanto indicato sul sito di IT-alert, dunque, nei prossimi giorni è previsto un nuovo test che si svolgerà in Calabria, simulando come già detto un incidente industriale rilevante a Strongoli, in provincia di Crotone.

La sperimentazione, nello specifico, si svolgerà il 18 Marzo 2025 alle ore 10:15, coinvolgendo un’area con un raggio di circa 2 km attorno allo stabilimento AGN Energia S.p.A., da cui partirà il messaggio di test che verrà inviato sui cellulari accesi e con connessione telefonica di tutti coloro che si troveranno nell’area in target.

Il messaggio che viene inviato con IT-alert è accompagnato da un suono di allarme ad alto volume, seguito in alcuni casi anche da una sintesi vocale che ripete quanto scritto, sia in italiano che in inglese.

In particolare, per quanto riguarda la simulazione di incidenti industriali rilevanti, il testo della notifica che riceveranno i cittadini nell’area interessata dal test sarà il seguente:

TEST TEST Messaggio di prova IT-alert. È in corso la SIMULAZIONE di un incidente in un impianto industriale nella zona in cui ti trovi. Per conoscere il messaggio che riceverai in caso di reale pericolo e per compilare il questionario vai su www.it-alert.gov.it TEST TEST

Come indicato sul sito del sistema di allarme, in particolare, per incidente industriale si intende un evento quale un’emissione, un incendio o un’esplosione di grande entità, dovuto a sviluppi incontrollati che si verifichino durante l’attività di uno stabilimento industriale classificato a rischio dalla cosiddetta Direttiva Seveso (Decreto Legislativo 26 Giugno 2015, n. 105 – Attuazione della Direttiva 2012/18/UE).

Come funzionano i messaggi di IT-alert

Il sistema IT-alert, si ricorda, funziona grazie alla tecnologia cell broadcast, letteralmente “trasmissione tramite celle”, che consente di inviare messaggi a un gruppo di celle telefoniche geograficamente vicine, capaci di delimitare un’area il più possibile corrispondente a quella interessata. Le notifiche arrivano anche in casi di campo limitato o in casi di saturazione della banda telefonica, senza alcuna ripercussione sui livelli di privacy impostati.

Questa tecnologia consente infatti di mandare messaggi in modo unidirezionale, senza la possibilità per gli operatori telefonici di ricevere risposte e sapere con certezza i cellulari che sono stati effettivamente raggiunti: chi invia l’informazione non detiene alcun dato in merito ai dispositivi, neppure il numero di telefono.

Il servizio è basato sul cosiddetto “accampamento” dei telefoni nel raggio di copertura delle antenne che vengono attivate: al momento dell’invio della notifica, tutti i dispositivi accesi e con connessione telefonica agganciati alle antenne selezionate riceveranno il messaggio.

Per ricevere i messaggi del sistema dei allarme IT-alert, anche quelli di test, non è necessario compiere alcuna azione o scaricare alcuna app.

I messaggi arriveranno ugualmente anche nel caso in cui la voce IT-alert (presente nei vari dispositivi nella sezione avvisi di emergenza) dovesse essere disattivata sui dispositivi, poiché viene utilizzato il livello massimo di azione per l’invio.

Se sono spenti o privi di campo, i dispositivi ovviamente non ricevono i messaggi del sistema, mentre se la suoneria è impostata in modalità silenziosa potrebbero non suonare.

La notifica del messaggio IT-alert sui dispositivi dipende anche dal modello di cellulare o smartphone, dal sistema operativo e della versione installata. In alcuni casi, infatti, può comportare problemi nella ricezione dei messaggi l’utilizzo di una vecchia versione del sistema operativo.

I test dei mesi scorsi hanno rilevato che anche i telefoni di vecchia generazione e non smartphone ricevono la notifica IT-alert.

Editing Mattia Castro

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