Luigi Ferraris, Amministratore Delegato della nuova FiberCop
FiberCop S.p.A. ha annunciato il 23 gennaio 2025 che il Consiglio di Amministrazione, presieduto da Massimo Sarmi, ha accettato all’unanimità la proposta di dimissioni presentata da Luigi Ferraris dalla carica di Amministratore Delegato, con effetto immediato.
Il Presidente guiderà la società insieme a un team manageriale esperto e consolidato, garantendo il perseguimento degli obiettivi strategici e operativi. Nel frattempo, il Consiglio avvierà il processo di selezione per il nuovo Amministratore Delegato.
Il Presidente e i membri del Consiglio di Amministrazione hanno espresso la loro gratitudine a Luigi Ferraris, augurandogli il meglio per il futuro professionale.
Ferraris era stato nominato Amministratore Delegato di FiberCop il 1º luglio 2024, dopo un’esperienza alla guida di Ferrovie dello Stato Italiane, dove ha ricoperto il ruolo di CEO dal 2021 al 2024.
In precedenza, è stato Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna e, prima ancora, Chief Financial Officer del Gruppo Poste Italiane, dove ha coordinato il processo di privatizzazione della società e la sua quotazione in Borsa.
Nel Gruppo Enel, ha ricoperto il ruolo di Chief Financial Officer e di Presidente di Enel Green Power, supervisionando il processo di quotazione della società. Inoltre, è stato membro del Consiglio di Amministrazione delle controllate Endesa S.A. in Spagna ed Enersis in Cile, dove ha guidato la divisione America Latina.
La carriera di Ferraris ha avuto inizio in PricewaterhouseCoopers, per poi proseguire in diverse aziende italiane e internazionali, tra cui Agusta, Piaggio VE, Sasib Beverage, Elsag Bailey Process Automation ed Elsacom, entrambe parte del Gruppo Finmeccanica.
Intanto, la CGIL e la SLC CGIL hanno espresso preoccupazione per le dimissioni dell’Amministratore Delegato di FiberCop, Luigi Ferraris. Secondo i sindacati, queste dimissioni potrebbero essere indicative di disaccordi con il fondo KKR riguardo alle prospettive aziendali.
Temono che KKR possa focalizzarsi esclusivamente sull’espansione della rete in fibra ottica, riducendo il debito e pianificando un’uscita rapida e profittevole dall’investimento, trascurando progetti di innovazione e sviluppo dell’infrastruttura.
Questa strategia, secondo i Sindacati, potrebbe comportare una riduzione significativa del personale e compromettere la realizzazione di un’infrastruttura unica nazionale. I sindacati sollecitano un intervento del governo per affrontare la situazione e prevenire ulteriori conseguenze negative per il settore delle telecomunicazioni in Italia.
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