Namex, record di traffico Internet durante Inter – Bologna su DAZN: superato 1 Tbps
Oggi, 16 Gennaio 2025, il Namex di Roma, Internet eXchange Point (IXP) organizzato in forma di Consorzio attivo principalmente nell’Italia Centrale e Meridionale, ha annunciato di aver raggiunto un record storico in termini di traffico Internet, arrivando a superare 1 Terabit al secondo.
Il risultato raggiunto dall’Internet eXchange Point, in particolare, è stato registrato nella giornata di ieri, 15 Gennaio 2025, in occasione del recupero della diciannovesima giornata del Campionato di Serie A Enilive di calcio maschile che ha visto giocare l’Inter contro il Bologna, trasmesso in esclusiva su DAZN.
A questo proposito, si fa presente che, durante la partita in questione sono stati segnalati dei disservizi di DAZN, che hanno causato un’improvvisa interruzione della diretta impedendo temporaneamente ad alcuni abbonati di seguire il match.
Tornando a Namex, nel corso di Inter – Bologna l’Hub Internet di Roma ha quindi registrato per la prima volta il traguardo di traffico Internet di 1 Terabit al secondo, considerato a detta dello stesso Consorzio Namex una milestone per tutti i punti di interscambio nel mondo.
Di seguito, le parole di Maurizio Goretti, Direttore Generale di Namex, che ha dichiarato:
Questo dato conferma come NAMEX abbia contribuito alla crescita digitale del centro-sud Italia convincendo i grandi content internazionali a credere in una presenza nella capitale, oltre a quella più ovvia a Milano. Questo ha permesso all’Italia di crescere e avere una rete più efficiente, accessibile e scalabile e per alcuni versi più economica.
Negli ultimi dieci anni, il divario tra Roma e Milano, in termini di traffico, si è ridotto drasticamente. Si è passati da una quota dell’8% a circa il 40%. Nel 2016 per Roma transitavano 30 Gbps rispetto agli 390 Gbps di Milano; oggi, il rapporto è 1Terabit di Roma contro 2,5 Terabit di Milano.
La capitale mostra dunque un progresso straordinario nel colmare la distanza con il Centro-Nord del Paese dal punto di vista dell’interconnessione digitale e questo facilita e giustifica gli investimenti miliardari in nuovi data center e in cavi sottomarini che approdino sulla costa laziale.
Festeggiando il risultato ottenuto, Namex ha sottolineato come oggi esistono circa 900 Internet eXchange Point mondiali, ma solo meno del 10% di essi superano il Terabit al secondo di traffico Internet.
In circa trent’anni di interconnessione a Roma, ha spiegato il Consorzio, il traffico di Namex è passato da 1 Gigabit al secondo nel mese di Settembre 2004 ai 100 Gigabit del 2020, fino ad arrivare ai 1000 Gigabit (1 Terabit) del 2024.
Il traffico dell’Hub della Capitale è dunque cresciuto di 1000 volte in 20 anni e di 10 volte negli ultimi 4 anni, passando inoltre da 4 a 255 reti interconnesse in 30 anni.
In particolare, il punto di svolta per il traffico Internet per Namex è scaturito dalla pandemia, con l’introduzione delle misure di confinamento e la diffusione del lavoro da remoto, così come dell’elearning e del distanziamento sociale, che hanno fatto registrare un aumento della domanda di servizi online.
In quel periodo, gli IXP hanno registrato picchi di traffico con incrementi che, in alcune Regioni, sono arrivati al 40-60% in più rispetto ai tempi pre-pandemia. Questa crescita del traffico, secondo il Consorzio, ha costretto molti Internet eXchange Point a dover espandere rapidamente la propria capacità.
Con la diffusione dei servizi di streaming, poi, ha continuato Namex, il traffico Internet negli IXP ha subito un cambiamento radicale, in particolar modo con piattaforme come DAZN e Amazon Prime Video, che trasmettono eventi sportivi in diretta.
Questa tipologia di eventi dal vivo, infatti, richiede la disponibilità di una grande quantità di banda in tempo reale, con il traffico generato che è estremamente concentrato in brevi finestre di tempo, come anche confermato dal dato registrato da Namex nella serata di ieri, 15 Gennaio 2025.
In questo contesto, come riportato dal Consorzio, le CDN e i Content Provider sono diventati attori dominanti, poiché i video in alta definizione hanno iniziato a costituire la maggior parte del traffico Internet.
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