AIIP segnala all’Antitrust la persistenza del marchio TIM su veicoli e personale FiberCop
Oggi, 15 Gennaio 2025, l’Associazione Italiana Internet Provider (AIIP) ha fatto sapere di aver inoltrato una segnalazione all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), contestando l’utilizzo, da parte di FiberCop, del marchio TIM anche dopo la separazione della rete.
Come ricordato dall’Associazione, infatti, lo scorso anno TIM ha ceduto la proprietà della sua rete a FiberCop, con l’obiettivo dichiarato di scorporare la gestione della rete di accesso dai servizi di comunicazione al pubblico.
In seguito al perfezionamento dell’operazione, avvenuto il 1° Luglio 2024, FiberCop è stata rilanciata come nuovo operatore wholesale di telefonia fissa, in cui è stato conferito il ramo d’azienda di TIM che comprende l’infrastruttura di rete fissa e le attività wholesale. L’intero capitale di FiberCop è stato poi acquisito da Optics BidCo, società controllata dal fondo di investimenti con sede negli Stati Uniti Kohlberg Kravis Roberts & Co. L.P. (“KKR“).
L’operazione, secondo AIIP, puntava, oltre a ragioni finanziarie, anche ad interrompere l’integrazione verticale di TIM, con un conseguente allentamento dei vincoli regolamentari imposti a quest’ultima.
In questo modo, si sarebbero ridotte le possibilità per TIM di porre in essere condotte anticompetitive nella fornitura al pubblico di servizi di comunicazioni elettroniche, attraverso la propria pregressa posizione dominante detenuta sulla rete di accesso.
AIIP ha reso noto, tuttavia, che a distanza di mesi dalla stipula del Master Service Agreement (MSA) tra TIM e FiberCop, ha riscontrato quello che ha definito “continui segnali di una commistione tra le due entità“, tali da compromettere gli effetti della separazione tra NetCo e ServCo sulla competitività.
Per questo motivo, l’Associazione ha richiesto un intervento da parte dell’Autorità Antitrust, per interrompere queste pratiche che, secondo AIIP, violano tra l’altro gli stessi presupposti sulla base dei quali l’AGCOM sta valutando la riduzione degli obblighi regolamentari in capo a TIM.
A detta dell’Associazione Italiana Internet Provider, in particolare, uno dei segnali più evidenti di queste commistioni, descritte come distorsive della concorrenza, riguarda la manutenzione della rete FiberCop, che viene ancora eseguita utilizzando veicoli e personale con il marchio TIM.
Si tratta, per AIIP, di una situazione intollerabile per gli altri operatori di comunicazioni elettroniche che si avvalgono della, teoricamente neutrale, rete di accesso di FiberCop per la fornitura dei servizi ai propri clienti, che in fase di delivery o di assurance, sempre secondo l’Associazione, vedono poi arrivare veicoli e personale brandizzati con il logo della concorrente TIM.
L’Associazione, come già detto, ha quindi segnalato all’AGCM la persistenza di queste commistioni tra FiberCop e l’ormai distinta TIM anche in seguito allo scorporo, definendole discriminatorie verso gli altri operatori e auspicando un intervento tempestivo dell’Antitrust.
Editing Mattia Castro
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