TIM diffidata per pratiche illecite nei call center dei partner. Ecco il documento completo

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha emesso la Delibera n. 462/24/CONS, con cui ha diffidato TIM S.p.A. per non aver rispettato gli obblighi previsti dal Codice di Condotta approvato dalla stessa AGCOM con la Delibera n. 197/23/CONS.

Come già raccontato da MondoMobileWeb, la decisione è stata presa durante la riunione del Consiglio del 13 novembre 2024, a seguito di segnalazioni e accertamenti relativi a pratiche illecite di teleselling e telemarketing svolte da alcuni partner commerciali della società.

Il documento ufficiale è stato pubblicato ieri 29 novembre 2024 (ecco il documento completo).

A partire dal mese di ottobre 2024, è stata effettuata una specifica attività di vigilanza in merito alla corretta applicazione del Codice di condotta approvata con la delibera n. 197/23/CONS in materia di teleselling e telemarketing.

In particolare, l’Autorità ha ricevuto alcune segnalazioni da parte di consumatori che hanno lamentato di aver ricevuto contatti telefonici da numerazioni sconosciute che hanno, tramite messaggi registrati, preannunciato presunti disservizi sull’utenza, dirottando poi lo stesso operatore verso una serie di altri contatti che hanno condotto all’attivazione di servizi con l’operatore TIM.

A seguito delle predette verifiche, è emerso che TIM, contrariamente a quanto previsto dal Codice di condotta approvato con la delibera n. 197/23/CONS, non ha svolto le previste verifiche, di cui al punto 5 del Codice di condotta, circa il possesso, da parte dei partner che svolgono attività di teleselling e telemarketing, dei requisiti previsti ai fini del legittimo svolgimento di queste attività.

Con il provvedimento in esame, l’Autorità ha deciso di diffidare TIM ad applicare tutte le misure organizzative ed effettuare i monitoraggi previsti dal citato Codice di condotta.

Si ricorda che, a fine luglio 2024, la stessa compagnia TIM ha lanciato una campagna sulle principali emittenti radiofoniche nazionali per contrastare il fenomeno delle truffe telefoniche.

Le Violazioni Rilevate

L’indagine ha evidenziato diverse criticità:

• Chiamate Fraudolente: numerosi consumatori hanno denunciato di essere stati contattati da call center che si spacciavano per rappresentanti TIM o da finti enti pubblici (come ad esempio il falso Centro Italiano per la Telefonia), utilizzando numeri non registrati al Registro degli Operatori di Comunicazione (ROC). Gli operatori avrebbero prospettato false problematiche con l’attuale gestore telefonico per convincere gli utenti a migrare verso TIM.
• Inefficacia dei Controlli: nonostante TIM avesse implementato un sistema di monitoraggio dei partner commerciali, AGCOM ha riscontrato che le verifiche effettuate erano insufficienti. Le attività illecite sono state rilevate solo dopo l’avvio di indagini da parte dell’Autorità.
• Violazione delle Norme Contrattuali: i partner commerciali non hanno rispettato l’obbligo di contattare solo numeri forniti da TIM o acquisiti con il consenso esplicito dei consumatori. Inoltre, alcune numerazioni utilizzate per le chiamate non risultavano autorizzate né conformi alle normative vigenti.

La difesa di TIM

In seguito alle segnalazioni TIM ha avviato verifiche interne e, constatate gravi inadempienze contrattuali, ha risolto i contratti con i partner coinvolti.

L’operatore ha dichiarato di aver agito conformemente alle norme contrattuali e di aver adottato un articolato sistema di controllo per monitorare le attività dei propri partner.

Le Disposizioni di AGCOM

Tuttavia, AGCOM ha ritenuto tali azioni insufficienti, sottolineando che le verifiche ex post effettuate non hanno impedito il verificarsi di pratiche scorrette.

Con la Delibera 462/24/CONS, AGCOM ha ordinato a TIM di implementare un sistema di controllo più efficace entro 120 giorni e comunicare all’Autorità stesssa le iniziative adottate per sanare le irregolarità entro 30 giorni dalla notifica.

L’Autorità ha anche ricordato che TIM potrebbe essere soggetta a ulteriori sanzioni in caso di mancata conformità.

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