Lavoro e Formazione

Sciopero generale del 29 novembre 2024: possibili ritardi nei servizi di telecomunicazioni

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Assotelecomunicazioni – Asstel ha annunciato il 23 novembre 2024 che lo sciopero generale proclamato per domani 29 novembre 2024 potrebbe comportare alcuni ritardi nell’erogazione dei servizi offerti dalle aziende associate.

In una comunicazione ufficiale, l’associazione ha già espresso le proprie scuse ai clienti per eventuali disagi, specificando che saranno comunque garantiti i servizi essenziali.

Secondo quanto previsto dalla normativa vigente, durante la giornata di sciopero saranno assicurati i servizi minimi indispensabili. In particolare, resteranno operativi: i servizi di rete; il supporto al cliente attraverso i canali di customer care; l’assistenza tecnica per eventuali problematiche critiche.

Questo è in conformità con le disposizioni stabilite dalla legge numero 146 del 12 giugno 1990 e dalla delibera n. 07/643 del 15 novembre 2007 della Commissione di Garanzia per il diritto di sciopero, che regolamentano le prestazioni indispensabili nei servizi pubblici essenziali, inclusi quelli nel settore delle telecomunicazioni.

L’annuncio riguarda le seguenti aziende associate ad Assotelecomunicazioni-Asstel: BT Italia SpA, Ennova SpA, Fastweb SpA, FiberCop SpA, Konecta Italia SpA, Noovle SpA, Olivetti SpA, Open Fiber SpA, Sielte SpA, Telecom Italia Sparkle SpA, Telecontact Center SpA, Telsy SpA, TIM SpA, Trust Technologies S.r.l., Vodafone Italia SpA, Wind Tre SpA.

Queste aziende si sono impegnate a rispettare gli obblighi previsti dalla normativa, garantendo che lo sciopero non comprometta i diritti fondamentali dei cittadini.

La comunicazione rilasciata da Assotelecomunicazioni-Asstel risponde agli obblighi di informazione previsti dalla normativa in materia di sciopero nei servizi pubblici essenziali, con l’obiettivo di tutelare i diritti dei cittadini costituzionalmente garantiti.

I clienti sono invitati a considerare eventuali ritardi come possibili durante la giornata di sciopero, ma possono contare sulla disponibilità dei servizi minimi essenziali per garantire il corretto funzionamento delle telecomunicazioni.

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