Oggi, 14 Novembre 2024, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha annunciato di aver avviato una consultazione pubblica con lo scopo di introdurre alcune nuove regole, volte in particolare a impedire la pratica del CLI Spoofing, nonché a certificare la velocità del 5G offerto dai servizi telefonici.
La consultazione, come fatto sapere dall’AGCOM, ha preso il via nel corso della seduta che si è tenuta nella data di ieri, 13 Novembre 2024, con la Delibera n. 457/24/CONS.
Le nuove norme che intende introdurre l’Autorità, in particolare, hanno l’obiettivo di contrastare frodi e telemarketing selvaggio, tramite delle misure che impediscano il cosiddetto CLI Spoofing, ossia la pratica della manipolazione del numero telefonico allo scopo di ingannare l’utente sulla reale identità del soggetto chiamante.
A questo proposito, in relazione all’utilizzo illecito del CLI Spoofing, l’AGCOM ha fatto sapere di aver diffidato TIM al rispetto degli obblighi previsti dal Codice di Condotta sulle Attività di Teleselling e Telemarketing, per mezzo della Delibera n. 462/24/CONS.
Il provvedimento, come spiegato dall’Autorità, si è reso necessario dopo le segnalazioni di alcuni cittadini che avevano ricevuto delle proposte di contratto in violazione dei requisiti di trasparenza previsti dal Codice. A TIM sono stati dati 120 giorni di tempo per assumere e comunicare nuove azioni di monitoraggio, che per l’AGCOM dovranno essere “più efficaci”, sui call center partner.
Tramite la Delibera n. 36/24/CIR, infine, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha poi approvato la proposta di impegni assunti da Sparkle nell’ambito di un procedimento sanzionatorio per aver consentito l’utilizzo, da parte di società estere non autorizzate, di numeri geografici già assegnati a soggetti legalmente operanti in Italia.
Gli impegni assunti da Sparkle, ha riportato l’AGCOM, sono volti a implementare misure di monitoraggio dei loro partner, per evitare la reiterazione delle pratiche di CLI Spoofing.
Tornando alle nuove misure per cui l’Autorità ha avviato la consultazione pubblica, secondo l’AGCOM è necessario in particolare stabilire l’obbligo, per gli operatori nazionali, di bloccare le chiamate illegittime internazionali in entrata mascherate con una numero telefonico nazionale, ovvero con prefisso italiano di rete fissa e con numeri cellulari italiani.
Nello stesso provvedimento, come accennato inizialmente, sono state individuate anche alcune proposte dedicate alla trasparenza e alla corretta informazione, riguardo in particolare alle condizioni economiche e tecniche delle offerte di servizi di telefonia.
Tra queste, secondo quanto riportato dall’AGCOM, vi è la valutazione di una serie di bollini, che serviranno a certificare la velocità delle connessioni 5G.
Editing Mattia Castro
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