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Tiscali: per i Sindacati Tlc occorre monitorare lo stato di salute dell’azienda

Lo scorso 29 Ottobre 2024, si è svolto un incontro tra le Segreterie Nazionali e Territoriali di Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil, congiuntamente alle RSU e RSA, e la società Tiscali Italia S.p.A., che ha esposto ai Sindacati la Relazione Finanziaria Semestrale consolidata al 30 Giugno 2024.

Secondo quanto fatto sapere dalle Organizzazioni Sindacali, in un comunicato stampa congiunto diramato poi il 31 Ottobre 2024, i risultati esposti da Tiscali hanno fatto emergere uno stato di salute dell’azienda che, a detta di Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil, andrebbe tenuto sotto controllo.

I Sindacati, in particolare, hanno fatto sapere di essere stati informati che, alla fine del primo semestre del 2024, Tiscali Italia ha registrato un decremento dell’EBITDA di 4 milioni di euro, minori investimenti per circa 6,5 milioni di euro, nonostante una crescita sui segmenti “Media”, “Servizi Innovativi” e “Business”, e una continua erosione della marginalità, in linea comunque con lo scenario complessivo del settore Tlc.

L’azienda ha inoltre dichiarato ai Sindacati un calo nelle chiamate nel Customer Care di circa un terzo, malgrado un numero di linee fisse sostanzialmente stabile negli ultimi 3 anni e un numero di linee mobili che ha invece registrato una crescita, passando da quasi 105 milioni a circa 109 milioni di unità.

Lo Stato Patrimoniale di Gruppo, come reso noto dalle Organizzazioni Sindacali, ha evidenziato un attivo corrente aumentato, un patrimonio netto in perdita e un aumento dei debiti commerciali.

Nell’ambito del progetto Villanova, Tiscali ha comunicato che il decreto che consente alla società di recepire i fondi stanziati è stato emesso a Settembre 2024, ma che tuttavia la somma non è ancora nelle disponibilità dell’azienda, così come i circa 30 milioni di euro relativi al fondo GID, il cui Consiglio di Stato non ha ancora reso disponibili.

La società, inoltre, hanno evidenziato i Sindacati del settore Tlc, ha confermato che nel corso del 2024 sono stati effettuati una serie di adeguamenti di profili inquadramentali, prevalentemente con passaggi dal terzo al quarto livello nella misura di circa 453 lavoratori impattati su tutte le sedi.

Per quanto riguarda il personale impiegato, Tiscali Italia ha dichiarato di presentare un totale di 1.016 dipendenti rappresentanti l’89% dell’intera forza lavoro, seguita da Go Internet/X Stream con l’8% del personale e da 3P Italia, Aetherna e Veesible con l’1% ciascuno dei dipendenti.

Il costo del lavoro in Tiscali, per le Organizzazioni Sindacali, si attesta intorno ai 40 milioni di euro all’anno, detenendo circa il 90% dell’intero business.

Di seguito, il resto del comunicato unitario di Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil sulla situazione di Tiscali Italia al primo semestre del 2024, diramato come già detto lo scorso 31 Ottobre 2024:

[..]

Il quadro esposto da Tiscali, considerato anche il settore in crisi in piena riorganizzazione preoccupa il Sindacato.

Parliamo di un’azienda che opera in un settore che brucia ricavi e non produce margini: una miscela esplosiva che da tempo questo Sindacato sta denunciando, con forza in tutte le sedi.

Nel caso di specie, riteniamo che lo stato di salute di Tiscali in un mercato fatto di ipercompetitività, sia da tenere sotto stretto controllo: un equilibrio che a noi sembra precario e che potrebbe essere messo in continua discussione.

L’azienda ha infine anticipato, non entrando nei dettagli, che a breve sarà impegnata in una sorta di rivisitazione organizzativa mantenendo la società Tessellis come holding.

Come Segreterie Nazionali riteniamo che l’azienda debba lavorare affinché la sua dimensione possa consolidarsi nel tempo a partire dai segmenti quali Innovazione, Media e Business che, seppur piccoli consentono un recupero economico delle perdite complessive, non dimenticando altresì che l’azienda opera da sempre nel settore della telefonia.

La nostra preoccupazione rimane comunque quella della salvaguardia dell’intero perimetro occupazionale.

Siamo consapevoli delle attuali condizioni di mercato, ma siamo pronti a cogliere la sfida di traguardare un orizzonte più sereno per tutelare le lavoratrici e i lavoratori.

Abbiamo pertanto ribadito, come Delegazione tutta la necessità di monitorare costantemente, senza strappi relazionali, l’evolversi delle situazioni che si svilupperanno nel breve e nel medio periodo sia sotto il profilo societario sia in ambito nuovi progetti o consolidamento dei business attuali.

I Sindacati hanno dunque espresso la loro preoccupazione per lo stato di salute di Tiscali Italia emerso dalla prima semestrale del 2024, ritenendo quindi che sia da tenere sotto controllo, specialmente in un mercato come quello delle telecomunicazioni che le stesse Organizzazioni Sindacali hanno definito “ipercompetitivo”.

La priorità di Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil resta quella della salvaguardia del perimetro occupazionale della società, ritenendo comunque che al momento l’azienda debba lavorare per consolidarsi in segmenti più piccoli, senza perdere però il focus sul settore della telefonia.

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