Telefonia Fissa

Telefonia fissa Q2 2024: Sky Wifi diventa quinto operatore, linee in Fibra FTTH oltre il 25%

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Nelle ultime ore, l’AGCOM ha fornito i dati aggiornati al 30 Giugno 2024 relativamente al mercato della telefonia fissa in Italia, grazie al nuovo Osservatorio sulle Comunicazioni, in cui nelle quote di mercato dei vari operatori Sky Wifi di Sky Italia ha raggiunto il quinto posto complessivo.

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha infatti pubblicato nella giornata di ieri, 23 Ottobre 2024l’Osservatorio sulle Comunicazioni numero 3/2024 (ecco il documento completo), che contiene i dati relativi ai mesi di Aprile, Maggio e Giugno 2024, riguardanti cioè il secondo trimestre del 2024.

Quindi, dopo quello relativo alle quote di mercato del Q2 2024 della telefonia mobile, in questo approfondimento ci si soffermerà solamente sui dati relativi al mercato della telefonia fissa, in particolare quelli riguardanti i numeri e le tipologie delle linee attive e le quote di mercato in base alle percentuali dei principali operatori italiani.

La situazione complessiva della telefonia fissa in Italia a fine Giugno 2024

Per quanto concerne il quadro complessivo della situazione del mercato della telefonia fissa, secondo i dati elaborati dalla Direzione studi ricerche e statistiche dell’Autorità, al 30 Giugno 2024 il totale delle linee di rete fissa in Italia è rimasto pari a 20,24 milioni.

Nel documento viene specificato che il totale delle linee fisse, coerentemente con quanto previsto dalla reportistica europea, comprende anche le linee indicate nelle categorie “other NGA”“other not NGA” e “Satellite”. Nel complesso, a fine Giugno 2024, tali linee sono stimate in circa lo 0,3% del totale, pari a poco più di 60mila linee, in prevalenza satellitari.

L’AGCOM rileva che a fine Giugno 2024 gli accessi complessivi non mostrano variazioni di rilievo su base trimestrale, con soli 1000 accessi circa in più rispetto a Marzo 2024, mentre rispetto allo stesso periodo del 2023 c’è stato un lievissimo aumento dello 0,04%, pari a circa 7mila accessi.

Al 30 Giugno 2024, il totale delle linee fisse in Italia era composto al 46,9% da linee in tecnologia Misto Fibra Rame FTTC, al 25,9% da linee in Fibra FTTH, al 15,8% da linee in rame (ADSL), e per l’11,1% da linee in FWA (Fixed Wireless Access).

Dunque, a fine Giugno 2024 sono cresciute ulteriormente le linee in Fibra FTTH, che rappresentano ormai oltre un quarto del totale, mentre nonostante la flessione rispetto allo stesso periodo del 2023 (587mila linee in meno) la maggioranza delle linee rimane ancora in tecnologia FTTC, che in ogni caso sono scese sotto il 50% nel corso degli ultimi trimestri.

Invece, la percentuale delle linee in rame continua a ridursi, e al 30 Giugno 2024 è scesa ulteriormente andando sotto il 16% del totale.

Nel dettaglio, secondo quanto riportato nell’Osservatorio del secondo trimestre 2024, le linee in rame (ADSL) hanno subito un calo del 3,6% su base annua, mentre le linee FTTC sono scese del 2,9% sempre rispetto allo stesso periodo del 2023.

Invece, le linee in Fibra FTTH hanno fatto registrare una crescita del 5,4% rispetto a fine Giugno 2023, mentre continuano a crescere anche gli accessi FWA, incrementati dello 0,9% rispetto allo stesso periodo del 2023.

Le quote di mercato totali dei principali operatori nel secondo trimestre 2024

Nell’Osservatorio sulle Comunicazioni di AGCOM del secondo trimestre del 2024 viene analizzata anche la suddivisione delle quote di mercato dei principali operatori nazionali di telefonia fissa, in questo caso relativamente al numero di linee complessive.

Nel grafico, con i dati aggiornati al 30 Giugno 2024, sono presenti TIM, Vodafone, WINDTRE, Fastweb, Sky Wifi di Sky Italia, Tiscali, Eolo e un raggruppamento che rappresenta la quota complessiva di tutti gli altri operatori nazionali.

Per l’Osservatorio del Q2 2024 viene specificato che gli operatori presenti nella raccolta di informazioni di dettaglio sono i seguenti: APS Senza fili senza confini, Aruba, BBBell, Brennercomm, BT Italia, Colt Technology Services, Compagnia Italia Mobile, Coop Italia (CoopVoce), Convergenze, Daily Telecom Mobile, DIGI Italy, Enel Energia (Enel Fibra), Eolo, FastAlp, Fastweb, Fidoka, Go Internet, Green TLC, Hal Services, Iccom, Iliad, Informatica System, Infranet, Intred, Irideos, Lycamobile, Mavianmax, Megaweb, Micso, Mordacchini S.r.l., New Tech, Open Fiber, Planetel, PostePay, PSA, Retelit, Sky Italia, Stadtwerke ASM, Stel, Tecno Adsl, Tessellis (Tiscali), TIM, Unidata, Vianova, Virgin Fibra, Vodafone Italia, Wind Tre.

In più, l’AGCOM specifica che i dati illustrati nella sezione Comunicazioni elettroniche includono anche una stima delle “altre imprese” presenti sul mercato.

Si segnala inoltre che, come veniva specificato nei precedenti Osservatori dell’AGCOMall’interno di Tiscali è inclusa anche la quota attribuita in precedenza a Linkem, in quanto dal 1° Agosto 2022, con la fusione per incorporazione in Tiscali del ramo retail di Linkem, Tiscali è diventata proprietaria del marchio Linkem, mentre l’ex Gruppo Linkem (adesso ShellNet) detiene adesso il controllo di Tiscali.

La società Tiscali Italia S.p.A., che dal 1° Agosto 2022 gestisce i due marchi telco del gruppo, ossia Tiscali e Linkem, è interamente controllata da Tiscali S.p.A., società che ha poi deciso di cambiare la sua denominazione in Tessellis S.p.A..

Nel dettaglio, secondo l’Osservatorio AGCOM del secondo trimestre 2024, TIM è ancora l’operatore leader nel mercato della telefonia fissa, con una quota del 38,4% di tutti gli accessi complessivi al 30 Giugno 2024.

Al secondo posto c’è ancora Vodafone, con una quota totale del 15,6%, seguita da WINDTRE con il 14,3%, poi Fastweb con il 13,1%, Sky Wifi di Sky Italia, che sale al quinto posto con una quota del 3,4%, scavalcando Eolo e Tiscali, entrambe al 3,3%.

Infine, a Giugno 2024 il raggruppamento di tutti gli altri operatori di rete fissa aveva una quota di mercato complessiva pari all’8,3%.

Rispetto a Giugno 2023, il maggior tasso di crescita su base annuale a fine Giugno 2024 lo hanno fatto registrare Sky Wifi, con un incremento dello 0,6%, e il raggruppamento di tutti gli altri operatori, pari all’1,9%, mentre la maggior perdita è stata realizzata da TIM con un calo dell’1,8%.

Quote di mercato degli operatori di telefonia fissa per accessi broadband e ultrabroadband

All’interno dell’Osservatorio AGCOM è presente anche un focus relativo agli accessi broadband e ultrabroadband, che al 30 Giugno 2024 erano stimati in circa 19,16 milioni.

Come afferma l’Autorità, il dato risulta in crescita sia su base trimestrale (incremento di circa 37mila linee rispetto a Marzo 2024), che su base annua (aumento di 153mila linee rispetto a Giugno 2023).

In questo caso, le linee broadband e ultrabroadband complessive al 30 Giugno 2024 erano composte da 2,12 milioni di accessi di tipo DSL e da 17,04 milioni di accessi in altre tecnologie.

Rispetto allo stesso periodo del 2023, le linee DSL si sono ridotte di circa 574mila unità (di cui circa 290mila solo nel primo semestre del 2024), mentre le linee che utilizzano altre tecnologie sono aumentate di circa 727mila (di cui 425mila unità solo nei primi sei mesi del 2024), che come sottolineato dall’AGCOM ha più che controbilanciato la flessione delle linee DSL.

Secondo quanto affermato dall’AGCOM, le dinamiche illustrate indicano un “consistente aumento” delle prestazioni in termini di velocità di connessione commercializzata: il peso delle linee con velocità pari o superiori ai 100 Mbps è salito, tra Giugno 2020 e Giugno 2024, dal 46,4% al 75,2%.

L’Autorità evidenzia inoltre la crescita del peso delle linee commercializzate con capacità trasmissiva maggiore o uguale a 1 Gbps, passato dal 7% del 2020 al 25,2% del 2024.

Nel documento dell’Osservatorio di AGCOM, anche in questo caso, è presente un grafico che rappresenta le quote di mercato dei principali operatori italiani al 30 Giugno 2024 nell’ambito degli accessi broadband e ultrabroadband.

In questo segmento, TIM si conferma il principale operatore anche alla fine del secondo trimestre del 2024, con una quota pari al 36,8% degli accessi broadband e ultrabroadband.

Al secondo posto c’è sempre Vodafone Italia, con una quota del 16,1%, a cui segue WINDTRE con il 14,3%, poi Fastweb con una quota del 13,3%, a cui segue Sky Italia con Sky Wifi, che anche in questo caso sale al quinto posto con una quota del 3,6%, superando Eolo, ferma al 3,5%, e Tiscali, scesa al 3,5%.

Infine, il raggruppamento di tutti gli altri operatori di rete fissa italiani al 30 Giugno 2024 aveva una quota complessiva dell’8,7% degli accessi broadband e ultrabroadband.

Se si confrontano i dati di Giugno 2024 con quelli di Giugno 2023, la miglior crescita su base annua per gli accessi broadband e ultra broadband l’hanno fatta registrare Sky Wifi, con un aumento dello 0,6%, e il raggruppamento di tutti gli altri operatori, che ha incrementato la sua quota del 2%, mentre l’operatore che ha perso maggiormente su base annua nel secondo trimestre 2024 è stato TIM con un calo dell’1,7%.

Quote di mercato al 30 Giugno 2024 per FTTH, FTTC e FWA

L’Osservatorio dell’AGCOM analizza anche i dati suddivisi in base alle varie tecnologie di accesso per le linee di telefonia fissa broadband e ultrabroadband.

Secondo quanto riportato dall’AGCOM, a fine Giugno 2024 le linee in rame si sono ridotte di 170mila unità su base trimestrale (rispetto a Marzo 2024) e di circa 720mila rispetto a Giugno 2023. Nell’ultimo quadriennio le linee in rame sono diminuite di 4,95 milioni di accessi.

Invece, come comunicato dall’Autorità, nel secondo trimestre del 2024 le linee FTTH sono cresciute di oltre 300mila unità rispetto a Marzo 2024 e di 1,09 milioni su base annua, rispetto allo stesso periodo del 2023 (negli ultimi 4 anni, da Giugno 2020, l’incremento delle linee FTTH è stato di circa 3,71 milioni).

In aumento, anche se in misura più contenuta, le linee Fixed Wireless Access (FWA), con un incremento di circa 180mila unità su base annua rispetto a fine Giugno 2023.

Nello studio dell’AGCOM vengono riportate anche le quote di mercato dei vari operatori di linea fissa italiani in base alla tecnologia utilizzata.

Per quanto concerne la Fibra FTTH, che al 30 Giugno 2024 contava su un totale di 5,23 milioni di linee, TIM rimane ancora il principale operatorecon una quota del 26,3%.

Al secondo posto negli accessi in Fibra FTTH c’è Vodafone Italia, con una quota del 17,9%, a cui segue WINDTRE con il 17,6%, poi Fastweb con il 15,8%, poi ancora Sky Italia con Sky Wifi al 5,6%.

Iliad Italia, a fine Giugno 2024, dopo circa due anni e mezzo dal lancio delle sue offerte Fibra con il brand Iliadbox (avvenuto il 25 Gennaio 2022), aveva fatto registrare una quota pari al 5,4% di tutte le linee FTTH in Italia, rimanendo ancora il sesto operatore in Italia per numero di linee in tecnologia Fibra FTTH, a cui segue Tiscali con una quota di circa il 2,9%, mentre tutti gli altri operatori di rete fissa avevano una quota dell’8,6%.

Per la tecnologia FTTC, che al 30 Giugno 2024 contava su un totale di 9,50 milioni di linee, anche in questo caso TIM continua ad essere il principale operatore, con una quota pari al 40,2%.

Nella classifica degli accessi FTTC del secondo trimestre 2024 c’è poi Vodafone, con il 18%, seguita da WINDTRE con il 15,8%, poi Fastweb con il 15,3%Sky Italia con Sky Wifi al 4,3%, poi Tiscali con l’1,4% e infine PosteCasa Ultraveloce di PostePay che ha raggiunto l’1%.

Il raggruppamento di tutti altri operatori di rete fissa, per quanto riguarda le linee FTTC, a fine Giugno 2024 rappresentava complessivamente una quota del 4%.

Infine, in merito alle linee di tipo FWA, che al 30 Giugno 2024 erano pari complessivamente a 2,25 milioniil principale operatore è ancora Eolo, con una quota del 29,3%.

Al secondo posto negli accessi FWA c’è TIM con il 19,2%, a cui segue Tiscali (che include come già detto la quota di Linkem) con una quota scesa al 16,7%, poi Vodafone Italia con l’11,6%, seguita da WINDTRE, che con le sue offerte FWA ha raggiunto una quota del 5,8%, poi BBBell con l’1,2% e Micso con l’1,1%.

Il raggruppamento di tutti gli altri operatori di rete fissa attivi nel mercato FWA al 30 Giugno 2024 aveva una quota complessiva del 15,1%.

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni specifica infine, all’interno del documento, che quelle appena riportate sono elaborazioni sulla base dei dati forniti dalle aziende nell’ambito della predisposizione della reportistica europea.

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