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Piracy Shield: dopo il blocco di Google Drive l’AGCOM invia una diffida a DAZN

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Durante la giornata di ieri, 23 Ottobre 2024, in seguito al blocco di Google Drive avvenuto per errore nei giorni scorsi tramite il Piracy Shield, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha deciso di inviare una diffida al servizio di streaming DAZN, uno dei segnalatori accreditati sulla piattaforma antipirateria.

Si premette in primo luogo che, nella serata di Sabato 19 Ottobre 2024, attraverso il cosiddetto Piracy Shield, piattaforma antipirateria dell’AGCOM istituita lo scorso anno, è stato segnalato e bloccato per errore il servizio di archiviazione in cloud Google Drive, rimasto inaccessibile per diverse ore.

Per questo motivo, durante una riunione di ieri 23 Ottobre 2024, alla luce della relazione tecnica presentata dagli uffici competenti riguardo questo evento, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha deciso appunto di diffidare DAZN, in qualità di segnalatore accreditato sul Piracy Shield, ad assicurare la massima diligenza e il massimo rigore nella presentazione delle istanze di blocco e nella raccolta delle relative prove.

Secondo quanto riportato nel comunicato stampa, l’Autorità si è riservata di adottare tutti i provvedimenti di competenza in caso di inottemperanza.

Inoltre, tenuto conto delle novità introdotte dal decreto Omnibus, che ha chiarito il novero dei soggetti tenuti all’iscrizione alla piattaforma, l’Autorità ha rivolto anche un richiamo a tutte le categorie di soggetti purché provvedano, in ossequio al dettato legislativo, ad accreditarsi alla piattaforma Piracy Shield.

In particolare, come spiega l’AGCOM, si tratta dei gestori di motori di ricerca e dei fornitori di servizi coinvolti a qualsiasi titolo nell’accessibilità del sito web o dei servizi illegali, compresi i fornitori di servizi di VPN e di DNS pubblicamente disponibili, ovunque residenti e ovunque localizzati.

Come ricorda l’Autorità, ad oggi, la piattaforma Piracy Shield ha consentito la disabilitazione di oltre 25.000 FQDN e oltre 7.000 IPv4.

Viene inoltre specificato che, per quanto riguarda il richiamo ai soggetti tenuti all’iscrizione alla piattaforma, la commissaria Elisa Giomi (come anche il commissario Antonello Giacomelli) non ha partecipato al voto e, inoltre, la sua proposta di sospendere l’attività della piattaforma è stata respinta a maggioranza.

Editing Maurizio Contina

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