Retelit, corridoio 5G tra Italia e Slovenia: i risultati dello studio di fattibilità

Ieri, 10 Ottobre 2024, Retelit ha annunciato il completamento dello studio di fattibilità del progetto “5G-SITACOR“, volto alla realizzazione di un’infrastruttura di telecomunicazioni tra Italia e Slovenia che garantisca una copertura basata su tecnologia 5G.

Retelit, insieme agli altri partner del progetto, ha quindi reso noti i risultati dello studio, che ha analizzato lo stato dell’arte della rete stradale e delle infrastrutture di comunicazioni elettroniche lungo tutti i 275 Km di autostrada tra il Friuli Venezia Giulia e la Slovenia.

Sono stati dunque identificati i parametri e le modalità di applicazione del 5G nell’ambito del progetto, in particolare per la realizzazione di sistemi di trasporto automatizzato e connesso (CAM), il miglioramento della sicurezza stradale (Intelligent Traffic System) e per la protezione avanzata nella trasmissione delle informazioni (Quantum Key Distribution). Il prossimo obiettivo, come comunicato da Retelit, è ora passare alla fase di implementazione.

Coordinato dalla Regione Friuli Venezia Giulia, il progetto “5G-SITACOR” è gestito da un gruppo di diverse realtà pubbliche e private, sia italiane che slovene. Tra queste, oltre alla già citata Regione Friuli Venezia Giulia e Retelit, sono presenti anche Telekom Slovenije, Porto di Capodistria, ANAS, DARS, Università di Trieste e Università di Lubiana. Il progetto è sostenuto anche dal partner associato Autostrade Alto Adriatico.

Lo studio di fattibilità, invece, è stato in parte finanziato dal programma dell’Unione Europea CEF-DIG-2022-5G CORRIDORS, che nell’ambito del quadro CEF (Connecting Europe Facility) sostiene progetti di connettività a banda larga nei Paesi europei. Il CEF, a sua volta, è coordinato da HADEA, l’Agenzia Esecutiva Europea per la Salute e il Digitale.

Di seguito, le parole di Diego Teot, Direttore Vendite Wholesale di Retelit, che ha dichiarato:

Siamo orgogliosi di aver dato il nostro contributo in questo progetto che dimostra come la collaborazione tra soggetti eterogenei in ambito europeo, grazie alla funzione di collante della UE, porti rapidamente a risultati concreti, nello specifico la realizzazione di uno studio di fattibilità complesso e innovativo.

Retelit continuerà a partecipare attivamente ai progetti di sviluppo che promuovano l’innovazione mettendo a disposizione le sue consolidate competenze infrastrutturali e ICT.

Per il progetto, dedicato come già detto alla costruzione di un corridoio 5G tra Italia e Slovenia, il pool di partner ha studiato gli effetti sociali delle infrastrutture di trasporto intelligenti, oltre che le sinergie nei campi della logistica, della mobilità elettrica, dell’industria, delle città intelligenti, della sanità digitale e della sostenibilità, grazie a un uso più efficiente delle risorse esistenti, con anche una conseguente riduzione delle emissioni di CO2.

Retelit, nell’ambito dello studio di fattibilità, ha contribuito alla valutazione dello stato attuale delle infrastrutture di telecomunicazioni presenti, nonché allo sviluppo di un piano di potenziamento della rete che consenta l’implementazione del 5G.

Lo stesso operatore di telecomunicazioni ha affermato di aver portato, nel progetto 5G-SITACOR, la sua esperienza ed expertise nella realizzazione di iniziative di questo tipo, per la definizione dei requisiti volti alla creazione di un’infrastruttura di rete che abiliterà servizi digitali avanzati, promuovendo la trasformazione digitale.

A questo proposito, Retelit ha ricordato della sua presenza nel territorio del Friuli Venezia Giulia, che ospita uno dei suoi 34 data center, e dove l’operatore controllato da Asterion Industrial Partners possiede già una rete in fibra ottica.

Editing Mattia Castro

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