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IT-alert, dal 18 Settembre 2024 nuovi test su rischi specifici in 7 regioni: ecco le date

È in programma una nuova tornata di test del sistema di allarme pubblico IT-alert, con nuove sperimentazioni su scenari di rischio specifici previste per i prossimi giorni, che interesseranno in particolare alcuni comuni di un totale di 7 regioni italiane.

È quanto annunciato lo scorso 12 Settembre 2024 dal Dipartimento della Protezione Civile sul sito di IT-alert, specificando che questa nuova serie di test è finalizzata a perfezionare l’uso del sistema per gli scenari di incidente rilevante in uno stabilimento industriale, collasso di grandi dighe e incidente nucleare.

Come già raccontato da MondoMobileWeb, dopo i vari test svolti sui territori IT-alert è entrato ufficialmente in funzione il 13 Febbraio 2024, divenendo operativo per quattro tipologie di rischio: collasso di una grande diga, incidenti rilevanti in stabilimenti industriali, incidenti nucleari o situazioni di emergenza radiologica e attività vulcanica nelle aree dei Campi Flegrei, del Vesuvio e dell’Isola di Vulcano.

Per i restanti scenari previsti dalla Direttiva del 7 Febbraio 2023 del Ministro della Protezione Civile e delle Politiche del Mare, ovvero maremoto generato da un sisma, attività vulcanica dello Stromboli e precipitazioni intense, lo scorso 8 Febbraio 2024, è stata invece stabilita la proroga di 1 anno del periodo di sperimentazione, che quindi continuerà all’incirca fino al 12 Febbraio 2025.

IT-alert, dunque, è già operativo per i rischi oggetto delle nuove sperimentazioni. La Protezione Civile, che si occupa di gestire il servizio di allerta, ha comunque sottolineato che ciò non mette fine alle alle attività di test, che al contrario continuano a svolgersi periodicamente per perfezionare la tecnologia, ottimizzarne le funzionalità e tenere alta l’attenzione della popolazione sui rischi ai quali è esposta.

Si ricorda che le ultime sperimentazioni di IT-alert si sono svolte tra i mesi di Giugno e Luglio 2024 in Lombardia e Friuli Venezia Giulia, in particolare il 25 Giugno 2024, il 26 Giugno 2024, il 27 Giugno 2024 e il 3 Luglio 2024. Il 18 Luglio 2024, inoltre, un nuovo test è stato svolto anche in Veneto, coinvolgendo principalmente le province di Treviso e Belluno.

Il calendario dei nuovi test di IT-alert

Secondo quanto indicato sul sito di IT-alert, nei prossimi giorni sono previsti un totale di 7 test, che si svolgeranno dal 18 Settembre 2024 al 7 Ottobre 2024, in particolare nelle Regioni Basilicata, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Valle D’Aosta e Provincia Autonoma di Trento.

Il 18 Settembre 2024, nello specifico, si comincerà con la simulazione di un incidente industriale rilevante prima in Calabria e poi in Friuli Venezia Giulia, secondo il seguente calendario:

  • Alle ore 9:00, in Calabria, nello stabilimento AGN a Strongoli (KR);
  • Alle ore 10:00, in Friuli Venezia Giulia, nei siti Torviscosa – Caffaro, Halo e Spin (UD).

Il 25 Settembre 2024, poi, si proseguirà con altre tre simulazioni di incidente in uno stabilimento industriale, che coinvolgeranno in questo caso l’Emilia Romagna:

  • Alle ore 10:00, nello stabilimento Yara Italia S.p.a. a Ravenna;
  • Alle ore 11:00, nello stabilimento Marig Esplosivi Industriali S.r.l. a Novafeltria (RN);
  • Alle ore 12:00, nello stabilimento Yara Italia S.p.a. a Ferrara.

Si continua il 26 Settembre 2024, con la prima simulazione di incidente nucleare prevista dal calendario della Protezione Civile, con il relativo messaggio di allerta che sarà inviato sui cellulari di tutti coloro che si troveranno alle ore 10:00 a Trento.

Il 1° Ottobre 2024, invece, sarà di nuovo il turno dell’Emilia Romagna con tre simulazioni di allerta per il crollo di una grande diga, previste per i seguenti orari:

  • Alle ore 10:00, nella Diga di Mignano (PC) ad Alseno, Besenzone, Castell’Arquato, Cortemaggiore, Fiorenzuola D’Arda, Lugagnano Val D’Arda, San Pietro In Cerro, Vernasca e Villanova Sull’Arda;
  • Alle ore 11:00, nella Diga di Santa Maria del Taro (PR) a Baiso, Bedonia, Tornolo e Varese Ligure;
  • Alle ore 12:00, nella Diga di Fontanaluccia (RE) a Castellarano, Frassinoro, Montefiorino, Palagano, Prignano Sul Secchia, Toano e Villa Minozzo.

Si prosegue sempre in Emilia Romagna anche il 2 Ottobre 2024, con ulteriori tre allerte per il collasso di grandi dighe:

  • Alle ore 10:00, nella Diga di Riolunato (MO) a Riolunato, Montecreto, Lama Mocogno, Pavullo Nel Frignano, Sestola e Montese;
  • Alle ore 11:00, nella Diga di Suviana (BO) ad Argelato, Bentivoglio, Bologna, Calderara Di Reno, Camugnano, Casalecchio Di Reno, Castel Di Casio, Castel Maggiore, Castello D’Argile, Gaggio Montano, Grizzana Morandi, Marzabotto, Sala Bolognese, San Giorgio Di Piano, Sasso Marconi e Vergato;
  • Alle ore 12:00, nella Diga di Ridracoli (FC) Bagno Di Romagna, Bertinoro, Civitella Di Romagna, Forlì, Forlimpopoli, Galeata, Meldola, Ravenna e Santa Sofia.

Il giorno successivo, il 3 Ottobre 2024, toccherà invece al Piemonte con un’unica simulazione di allerta, anche in questo caso per il crollo di una grande diga:

  • Alle ore 11:00, nella Diga di Rochemolles (TO) ad Alpignano, Avigliana, Bardonecchia, Borgone Susa, Bruzolo, Bussoleno, Buttigliera Alta, Caprie, Caselette, Chianocco, Chiomonte, Chiusa Di San Michele, Condove, Exilles, Giaglione, Gravere, Oulx, Rivoli, Rosta, Salbertrand, San Didero, San Giorio Di Susa, Sant’Ambrogio Di Torino, Sant’Antonino Di Susa, Susa, Vaie, Villar Dora e Villar Focchiardo.

Si concluderà, infine, il 7 Ottobre 2024, con le ultime allerte in Valle d’Aosta, Provincia Autonoma di Trento e Basilicata, previste ai seguenti orari:

  • Alle ore 9:00, in Valle d’Aosta, per la simulazione di un incidente nucleare ad Aosta;
  • Alle ore 10:00, nella Provincia Autonoma di Trento, per la simulazione del collasso della Diga di Pian Palù ad Ala, Aldeno, Avio, Besenello, Caldes, Calliano, Campodenno, Cavizzana, Cis, Cles, Commezzadura, Croviana, Denno, Dimaro-Folgarida, Isera, Lavis, Livo, Malé, Mezzana, Mezzocorona, Mezzolombardo, Mori, Nogaredo, Nomi, Novella, Ossana, Peio, Pellizzano, Pomarolo, Predaia, Roveré della Luna, Rovereto, San Michele all’Adige, Sanzeno, Spormaggiore, Sporminore, Terre d’Adige, Terzolas, Ton, Trento, Vallelaghi, Villa Lagarina, Ville d’Anaunia, Volano (in provincia di Trento) e Albaredo d’Adige, Belfiore, Brentino Belluno, Bussolengo, Cavaion Veronese, Dolcè, Pastrengo, Pescantina, Rivoli Veronese, Ronco dell’Adige, San Giovanni Lupatoto, San Martino Buon Albergo, San Pietro in Cariano, Sant’Ambrogio di Valpolicella, Verona, Zevio (in provincia di Verona).
  • Alle ore 11:00, in Basilicata, per la simulazione del crollo della Diga di Monte Cotugno a Potenza, Matera Colobraro, Noepoli, Nova Siri, Policoro, Rotondella, Senise, Tursi e Valsinni.

Anche queste nuove sperimentazioni, come per le volte precedenti, prevedranno l’invio di un messaggio di test sui cellulari accesi e con connessione telefonica di coloro che si troveranno nelle aree in target.

Il messaggio che viene inviato con IT-alert è accompagnato da un suono di allarme ad alto volume, seguito in alcuni casi anche da una sintesi vocale che ripete quanto scritto, sia in italiano che in inglese.

In particolare, per quanto riguarda la simulazione di incidenti industriali rilevanti, il testo della notifica che riceveranno i cittadini nell’area interessata dal test sarà il seguente:

TEST TEST Messaggio di prova IT-alert. È in corso la SIMULAZIONE di un incidente in un impianto industriale nella zona in cui ti trovi. Per conoscere il messaggio che riceverai in caso di reale pericolo e per compilare il questionario vai su www.it-alert.gov.it TEST TEST

Di seguito, invece, si riporta il messaggio dedicato allo scenario di collasso di grandi dighe:

TEST TEST Messaggio di prova IT-alert. È in corso la SIMULAZIONE del collasso di una diga nella zona in cui ti trovi. Per conoscere il messaggio che riceverai in caso di reale pericolo e per compilare il questionario vai su www.it-alert.gov.it TEST TEST

Infine, per lo scenario di incidente nucleare il messaggio sarà come segue:

TEST TEST Questo è un MESSAGGIO DI TEST IT-alert. Stiamo SIMULANDO un incidente nucleare in un impianto sito in paese estero con potenziali ripercussioni nella zona in cui ti trovi. Per conoscere quale messaggio riceverai in caso di reale pericolo e per compilare il questionario vai su www.it-alert.gov.it TEST TEST

Nei giorni dei test, direttamente dalla homepage del sito di IT-alert, sarà possibile accedere a una pagina di approfondimento dove sarà possibile visionare il testo del messaggio che i cittadini riceverebbero in caso di pericolo reale per quel determinato rischio, nonché le informazioni sul caso specifico.

Inoltre, sempre dalla homepage o dalla pagina di approfondimento, sarà possibile raggiungere il questionario che, come per i precedenti test, tutti coloro che si troveranno nei territori coinvolti saranno invitati a compilare per contribuire a perfezionare il sistema.

Come precisato dalla Protezione Civile, le date dei test potrebbero subire variazioni, nel caso in cui i sistemi di Protezione Civile Regionali si dovessero trovare impegnati in attività per eventuali allerte meteo-idro in atto o per situazioni di emergenza.

Come funzionano i messaggi di IT-alert

Si ricorda che per ricevere i messaggi del sistema dei allarme IT-alert, anche quelli di test, non è necessario compiere alcuna azione o scaricare alcuna app.

I messaggi arriveranno ugualmente anche nel caso in cui la voce IT-alert (presente nei vari dispositivi nella sezione avvisi di emergenza) dovesse essere disattivata sui dispositivi, poiché viene utilizzato il livello massimo di azione per l’invio.

Se sono spenti o privi di campo, i dispositivi ovviamente non ricevono i messaggi del sistema, mentre se la suoneria è impostata in modalità silenziosa potrebbero non suonare.

La notifica del messaggio IT-alert sui dispositivi dipende anche dal modello di cellulare o smartphone, dal sistema operativo e della versione installata. In alcuni casi, infatti, può comportare problemi nella ricezione dei messaggi l’utilizzo di una vecchia versione del sistema operativo.

I test dei mesi scorsi hanno rilevato che anche i telefoni di vecchia generazione e non smartphone ricevono la notifica IT-alert.

Il sistema IT-alert funziona grazie alla tecnologia cell broadcast, letteralmente “trasmissione tramite celle”, che consente di inviare messaggi a un gruppo di celle telefoniche geograficamente vicine, capaci di delimitare un’area il più possibile corrispondente a quella interessata. Le notifiche arrivano anche in casi di campo limitato o in casi di saturazione della banda telefonica, senza alcuna ripercussione sui livelli di privacy impostati.

Questa tecnologia consente infatti di mandare messaggi in modo unidirezionale, senza la possibilità per gli operatori telefonici di ricevere risposte e sapere con certezza i cellulari che sono stati effettivamente raggiunti: chi invia l’informazione non detiene alcun dato in merito ai dispositivi, neppure il numero di telefono.

Il servizio è basato sul cosiddetto “accampamento” dei telefoni nel raggio di copertura delle antenne che vengono attivate: al momento dell’invio della notifica, tutti i dispositivi accesi e con connessione telefonica agganciati alle antenne selezionate riceveranno il messaggio.

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