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TIM, aumenti di prezzo: quasi 10 milioni di utenze coinvolte nel primo semestre 2024

Durante la presentazione dei risultati preliminari di TIM del secondo trimestre 2024, l’AD Pietro Labriola e Andrea Rossini sono tornati a parlare delle rimodulazioni con aumenti di prezzo che stanno coinvolgendo i clienti TIM di rete fissa e di rete mobile nel corso del 2024, fornendo in particolare i dati della base clienti impattata in questo primo semestre del 2024.

Dunque, tramite la consueta Conference Call del Gruppo TIM, che si è svolta dalle ore 11:00 del 1° Agosto 2024, l’Amministratore Delegato e Direttore Generale di TIM, Pietro Labriola, insieme al Chief Financial Officer (CFO) Adrian Calaza, ha condotto la presentazione (ecco il documento completo con le slide) con cui sono stati illustrati i risultati preliminari preliminari del Gruppo, in particolare quelli “like-for-like” di ServCo, del secondo trimestre del 2024 (quindi anche del primo semestre 2024), cioè fino al 30 Giugno 2024, approvati dal CdA del 31 Luglio 2024.

Oltre ad illustrare la situazione del Gruppo in seguito alla cessione della NetCofra i vari argomenti di cui si è discusso c’è anche quello delle campagne di rimodulazioni che stanno colpendo selettivamente alcuni clienti TIM di rete fissa e di rete mobilecosì come fatto alcuni mesi fa, in quel caso con riferimento ai primi 9 mesi del 2023.

Infatti, anche durante i primi 6 mesi del 2024 TIM ha continuano ad annunciare vari incrementi di prezzo per alcuni suoi clienti, sia nel mobile che nel fisso.

Come sottolineato da TIM nell’annunciare i risultati, per TIM Consumer è continuato il percorso di stabilizzazione intrapreso nei trimestri precedenti: in questo senso, fra i fattori a sostegno di questo trend, vengono evidenziate proprio le attività di repricing effettuate nel primo semestre del 2024, che hanno avuto un impatto limitato sul churn.

Nelle slide di presentazione dei risultati preliminari del Q2 2024, negli aggiornamenti riguardanti TIM Consumer sono presenti i dati relativi alle rimodulazioni annunciate nei primi 6 mesi del 2024, specificando il numero dei clienti coinvolti nei primi due trimestri del 2024.

Le linee TIM coinvolte dagli aumenti nei primi 6 mesi del 2024 e il commento di Labriola

Nel dettaglio, come viene riportato nel grafico dedicato, nel primo trimestre del 2024, quindi da Gennaio a Marzo 2024, sono state coinvolte 0,9 milioni di linee mobili TIM e 2,6 milioni di linee fisse.

Invece, durante il secondo trimestre del 2024, cioè da Aprile a Giugno 2024, sono state coinvolte 3,1 milioni di linee mobili e 3 milioni di linee fisse TIM.

Complessivamente, quindi, nei primi 6 mesi del 2024 gli aumenti di prezzo hanno coinvolto un totale di 9,6 milioni di utenze TIM, di cui 4 milioni di linee mobili e 5,6 milioni di linee fisse.

Come indicato nelle slide, in totale, grazie alle manovre di rimodulazione annunciate da TIM nei primi sei mesi del 2024, l’operatore si aspetta un incremento dei ricavi di circa 91 milioni di euro durante tutto il 2024.

TIM Consumer

Nel corso della Conference Call, l’Amministratore Delegato di TIM, Pietro Labriola, in merito a TIM Consumer ha affermato che la strategia continua ad essere quella di stabilizzare i ricavi aumentando l’ARPU, pur tenendo sotto controllo la percentuale di churn (tasso di abbandono).

In questo senso, Labriola afferma che i dati del primo semestre 2024 indicano che le azioni stanno funzionando.

In particolare, in merito alle rimodulazioni con aumenti di prezzo effettuati sui clienti durante il primo semestre 2024, l’AD Pietro Labriola ha sottolineato come TIM sia stata molto attiva nell’aumentare i prezzi a oltre 5 milioni di linee fisse e 4 milioni di clienti mobili

L’Amministratore Delegato ha specificato che gli aumenti si sono concentrati nel secondo trimestre del 2024, quindi gli effetti risulteranno pienamente visibili nella seconda parte dell’anno.

Labriola afferma che queste azioni hanno portato ad un ulteriore aumento nell’ARPU nel fisso, mentre l’ARPU mobile è diminuito anno su anno ma è stato stabile rispetto al primo trimestre del 2024, invertendo così la tendenza al ribasso del passato.

Infine, per quanto riguarda il tasso di abbandono (churn), l’AD di TIM ha sottolineato come questo sia rimasto “notevolmente stabile, indipendentemente dal numero di clienti” che sono entrati nel target di aumento dei prezzi in qualsiasi degli ultimi trimestri, compreso il secondo trimestre in cui le attività sono state più intense.

Le considerazioni di Andrea Rossini anche sul contesto del mercato

Oltre all’Amministratore Delegato Labriola, sulla questione dell’aumento dei prezzi ai clienti TIM è stato interpellato anche Andrea RossiniChief Consumer, Small & Medium Business Market Officer di TIM (il quale è stato confermato da Labriola nel management TIM insieme ad Elio Schiavo di TIM Enterprise, affermando che non ci saranno cambiamenti nella dirigenza), in particolare nel corso della sessione di domande e risposte.

Rispondendo ad una domanda sul contesto concorrenziale della telefonia in Italia, Rossini ha affermato che il in generale il contesto della concorrenza “rimane ancora agguerrito”, tuttavia TIM è riuscita ad effettuare nel 2024 una buona campagna di repricing”, che come detto anche da Labriola è stata forse la più ampia degli ultimi 3 anni, con un escalation delle cifre e dell’ARPU.

Sempre in merito agli aumenti di prezzo sui clienti TIM, Andrea Rossini ha ribadito come la campagna di repricing nel primo semestre del 2024 sia stata molto estesa, portando anche alcuni vantaggi sui risultati trimestrali anno su anno, fra cui anche una “solida crescita dell’ARPU nel fisso”.

Rossini ha poi parlato più in dettaglio del contesto concorrenziale del mercato italiano, affermando che il primo semestre del 2024 ha delineato diverse tendenze: innanzitutto, alcuni segni di razionalità da parte dei player principali, sia nel fisso che nel mobile.

Inoltre, secondo Andrea Rossini di TIM, si nota una certa aggressività da parte dei nuovi operatori, soprattutto da competitor che arrivano dal settore dell’energia, come Enel e altri operatori del settore energia”. Secondo Rossini, questi operatori sono “lontani dall’essere razionali e sostenibili”.

In generale, secondo Rossini ci sono segni di razionalità, con repricing effettuati da parte dei principali operatori.

Rispondendo in particolare ad una domanda sulla situazione del mercato della rete fissa, Rossini sottolinea che nel primo semestre del 2024 c’è stato un approccio prudente sugli aumenti di prezzo da parte dei principali competitor di TIM.

Andrea Rossini sostiene però che, “seguendo i buoni risultati di TIM nel primo trimestre”, anche gli altri operatori in estate hanno cominciato a muoversi sul repricing.

Rossini di TIM ha poi commentato anche il recente aumento dei prezzi delle offerte Fibra di Iliad, con i nuovi prezzi a partire da 21,99 euro al mese per l’offerta Iliadbox Wi-Fi 7 per le nuove attivazioni dal 31 Luglio 2024.

In particolare, Andrea Rossini ha affermato: Finalmente, dopo quasi 2 anni di politiche molto aggressive, anche Iliad ha alzato i prezzi della sua offerta di linea fissa. Questo è un segno molto importante, perché sappiamo che Iliad ha una politica di prezzi “per sempre”, quindi non fanno campagne di repricing. Il loro modo di aumentare l’ARPU è quello di cambiare i prezzi per le nuove attivazioni”.

Infine, Rossini ha parlato anche della fusione di Vodafone Italia e Fastweb, affermando che TIM ha delle aspettative positive anche per la razionalizzazione delle politiche da parte dell’entità che deriverà dalla fusione, che il dirigente di TIM spera avrà un approccio differente nel mobile rispetto a quello della sola Fastweb.

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