WINDTRE rinuncia alla clausola ISTAT anche sui contratti dei già clienti
WINDTRE ha annunciato ufficialmente nelle ultime ore che la clausola ISTAT, relativa all’adeguamento dei prezzi in base all’inflazione, che da Gennaio 2024 avrebbe potuto permettere all’operatore di aumentare i prezzi senza concedere il diritto di recesso, non sarà applicata anche per i già clienti acquisiti fino al 16 Giugno 2024.
Come già raccontato da MondoMobileWeb, lo scorso 17 Giugno 2024 WINDTRE aveva già aggiornato le Condizioni Generali di Contratto sia per i servizi di telefonia fissa che per quelli di rete mobile, in particolare non riportando più l’Articolo dedicato alla cosiddetta clausola ISTAT sui prezzi indicizzati all’inflazione.
Dunque, per le nuove attivazioni di linee mobili e fisse WINDTRE effettuate a partire dal 17 Giugno 2024, non è più prevista alcuna clausola di adeguamento dei prezzi in base all’inflazione, come già fatto nei mesi scorsi anche da TIM (che ha poi ufficializzato la rinuncia alla clausola solo lo scorso 5 Giugno 2024). Lo stesso vale anche in caso di cambio offerta effettuato dai già clienti dell’operatore.
Per quanto riguarda invece i già clienti WINDTRE che in questi anni, a partire dal 21 Novembre 2022, hanno sottoscritto un contratto che prevedeva la clausola ISTAT, fino ad ora l’operatore non aveva effettuato alcuna comunicazione ufficiale in merito alla rinuncia all’utilizzo di questa clausola.
Adesso, nella giornata di oggi, 24 Luglio 2024, l’operatore ha pubblicato un’informativa dedicata sul suo sito ufficiale, nella pagina “WINDTRE Informa”, nella sezione dedicata alle comunicazioni ai clienti, dal titolo “Informativa riservata ai clienti con contratti con clausole di adeguamento all’indice dei prezzi al consumo”.
Di seguito si riporta il testo della comunicazione pubblicata da WINDTRE:
Wind Tre informa i clienti che hanno concluso un contratto per i servizi di telefonia fissa e mobile dal 21 novembre 2023 al 16 giugno 2024, nonché i clienti ai quali è stata comunicata la modifica dei medesimi contratti sottoscritti precedentemente al periodo indicato che, in seguito all’adozione da parte dell’AGCOM della Delibera n. 307/23/CONS, le clausole di adeguamento prezzi (di cui agli articoli 11.1 delle condizioni generali di contratto per i servizi di telefonia fissa e 4.6 delle condizioni generali di contratto per i servizi di telefonia mobile) non troveranno applicazione.
Dunque, WINDTRE rinuncia ufficialmente alla clausola di adeguamento dei prezzi in base all’inflazione anche per tutti i già clienti che hanno sottoscritto un contratto WINDTRE di telefonia fissa o di telefonia mobile nel periodo dal 21 Novembre 2022 (nella comunicazione viene indicato erroneamente 21 Novembre 2023) al 16 Giugno 2024, e per coloro a cui era stata comunicata la modifica delle condizioni contrattuali sottoscritte precedentemente a questo periodo, con l’inserimento della clausola ISTAT, anche per i già clienti che in quel periodo hanno effettuato un cambio offerta.
Si ricorda infatti che, a partire dal 21 Novembre 2022, nelle nuove attivazioni delle offerte WINDTRE sia di rete mobile che di rete fissa era stata inserita una clausola sull’adeguamento dei prezzi in base all’inflazione, la quale avrebbe permesso all’operatore, a partire da Gennaio 2024, di aumentare i prezzi ai clienti in caso di aumento dell’indice dei costi al consumo di ISTAT.
In particolare, il meccanismo di indicizzazione dei prezzi all’inflazione era stato inserito dall’operatore nelle Condizioni Generali di Contratto, sia di rete fissa che di rete mobile, sottoscritte dai nuovi clienti dal 21 Novembre 2022, oltre che nei dettagli di tutte le offerte presenti sul sito ufficiale.
La cosiddetta clausola ISTAT di WINDTRE era poi stata inserita a partire dal 13 Gennaio 2023 anche per alcuni già clienti mobile tramite la rimodulazione comunicata dal 24 Novembre 2022, e poi anche con la rimodulazione entrata in vigore dal 16 Marzo 2023 per altri clienti mobile. In questo caso, i già clienti avevano potuto esercitare il recesso senza costi per rifiutare l’applicazione della clausola.
Tuttavia, il 15 Dicembre 2023, AGCOM ha comunicato di aver approvato, con la delibera 307/23/CONS, poi pubblicata il 3 Gennaio 2024, il nuovo regolamento che disciplina i contratti tra gli operatori di telefonia e i clienti finali, con cui vengono recepite le novità previste dal codice delle comunicazioni e viene inoltre introdotta una regolamentazione sulla possibilità per gli operatori di adeguare i prezzi delle offerte in base all’andamento dell’inflazione.
Uno dei provvedimenti adottati, ad esempio, è che l’applicazione dell’adeguamento non potrà avvenire, in prima applicazione, prima di 12 mesi dall’adesione contrattuale. Inoltre, l’utilizzo di percentuali aggiuntive rispetto al dato dell’inflazione, come era previsto dalla clausola di WINDTRE, determinerà per il cliente la possibilità di recedere gratuitamente.
Anche in seguito alla pubblicazione del nuovo regolamento AGCOM, nei mesi successivi la nota della clausola sull’adeguamento dei prezzi di WINDTRE era rimasta presente sul sito e nella documentazione contrattuale. In ogni caso, nonostante dovesse essere applicata a partire da Gennaio 2024, l’operatore non l’ha mai realmente utilizzata, dato che non era in linea con le nuove normative dell’AGCOM.
Come già raccontato da MondoMobileWeb, solo a partire dal 17 Giugno 2024 WINDTRE ha rimosso il riferimento alla clausola ISTAT dai documenti contrattuali e dalle pagine delle sue offerte, quindi per le nuove attivazioni da questa data non era già prevista, mentre con la comunicazione pubblicata nelle ultime ore è stata ufficializzata la rinuncia all’utilizzo della clausola anche per i già clienti che avevano sottoscritto contratti fino al 16 Giugno 2024.
Si ricorda in ogni caso che la clausola di WINDTRE non rispettava la normativa approvata con la delibera dell’AGCOM, per cui non era valida. Le disposizioni sui contratti indicizzati del Regolamento approvato dall’AGCOM si applicano infatti a tutti i contratti indipendentemente dal momento della stipula.
L’Autorità sottolineava dunque che eventuali clausole di adeguamento dei prezzi al consumo già comunicate e introdotte nei contratti devono considerarsi nulle in assenza della raccolta di un consenso esplicito, in opt in.
In ogni caso, WINDTRE sta continuando ad effettuare modifiche unilaterali con aumenti di prezzo sia nella telefonia mobile che nella telefonia fissa, in questo caso con la possibilità di recesso come previsto dalla normativa vigente sulle rimodulazioni tariffarie.
Si ringrazia Giuseppe per la segnalazione.
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