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Reti 5G, frequenze 24.25 – 26.5 GHz: avviato procedimento su assegnazione e regole di utilizzo

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L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha avviato un procedimento che ha l’obiettivo di definire le procedure per l’assegnazione e le regole per l’utilizzo delle frequenze disponibili nella banda 24.25 – 26.5 GHz, in vista della procedura di gara che seguirà le nuove condizioni previste per queste frequenze, al fine di favorire lo sviluppo delle reti 5G.

L’AGCOM lo ha reso noto con la delibera 258/24/CONS, pubblicata il 16 Luglio 2024, ma risalente in realtà al 10 Luglio 2024, recante “Avvio del procedimento concernente le procedure per l’assegnazione e le regole per l’utilizzo delle frequenze disponibili nella banda 24.25-26.5 GHz per sistemi terrestri di comunicazioni elettroniche al fine di favorire lo sviluppo delle reti 5G”.

Il procedimento riguarda dunque la banda di frequenze 24.25 – 26.5 GHz, finora impiegate per sistemi WLL (Wireless Local Loop) utilizzati nell’ambito del servizio fisso.

L’Autorità ricorda innanzitutto che i diritti d’uso delle frequenze della banda in oggetto, attualmente impiegate per applicazioni di tipo Wireless Local Loop (WLL), scadono al più tardi il 31 dicembre 2026, a seguito dell’ultima proroga concessa dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) in base a quanto previsto dalla Legge n. 41/2023, con parere favorevole dell’Autorità (delibera 260/23/CONS), e che le medesime frequenze WLL occupano solo una parte della banda in oggetto, mentre il resto risulta in parte occupato da altre applicazioni, tra cui quelle della Difesa, e in parte inutilizzato.

Per queste frequenze, l’orientamento dell’Autorità è quello di procedere a un major refarming della banda 24.25 – 26.5 GHz e all’espletamento di una procedura di gara per l’assegnazione dei diritti d’uso delle relative frequenze (ferma restando l’attuale scadenza dei diritti d’uso WLL) secondo le nuove condizioni tecniche di armonizzazione previste dalla decisione di esecuzione della Commissione europea.

L’obiettivo è quello di garantire l’uso più efficiente delle risorse spettrali in questione e di fornire al mercato un quadro regolamentare certo e di lungo termine in merito al loro impiego, favorendo così lo sviluppo di investimenti in reti e servizi cosiddetti “a prova di futuro”.

Come riportato dall’Autorità, questo orientamento ha riscontrato il favore di gran parte degli stakeholder.

Inoltre, nell’ambito della consultazione avviata con la delibera 161/23/CONS ai fini del rilascio del parere dell’AGCOM, si è osservato che il susseguirsi delle proroghe ogni due anni comporta “significative incertezze a livello aziendale nell’ottica della pianificazione degli investimenti, con conseguente rallentamento o differimento degli stessi”, e quindi gli operatori hanno espresso un “significativo interesse” affinché venga delineato quanto prima uno scenario di riorganizzazione della banda e assegnazione dei rispettivi diritti d’uso, anche mediante procedure competitive, da avviare possibilmente in anticipo rispetto alla predetta scadenza dei diritti d’uso WLL.

Questo consentirebbe l’utilizzo delle relative risorse spettrali a partire, al più tardi, dal 1° Gennaio 2027 secondo le nuove norme tecniche armonizzate, per applicazioni 5G sia mobili che Fixed Wireless Access (FWA).

Dunque, per raggiungere questi obiettivi, l’AGCOM sottolinea l’esigenza di avviare il relativo procedimento con congruo anticipo rispetto alla suddetta scadenza del 2026, in linea con quanto previsto dal Codice, considerando anche i tempi tecnici necessari all’Autorità e al MIMIT, nell’ambito delle rispettive competenze, per definire e finalizzare le nuove procedure di assegnazione dei diritti d’uso delle frequenze 24.25 – 26.5 GHz, nonché alla luce della richiesta del mercato volta a consentire agli stakeholder di effettuare un’adeguata programmazione dei piani di sviluppo delle proprie reti.

L’AGCOM ritiene opportuno, nell’ambito del procedimento in questione, tenere conto, tra l’altro, delle misure già proposte con la delibera 103/22/CONS e delle valutazioni espresse al riguardo dai partecipanti alla consultazione, riportate nella delibera 285/22/CONS, inclusa l’esigenza di consentire una “migrazione ordinata e sostenibile dalle utilizzazioni esistenti ai nuovi sistemi 5G”.

Inoltre, per l’Autorità sarà anche necessario tenere conto di altri fattori rilevanti ai fini del procedimento, fra cui l’effettiva domanda di mercato, le utilizzazioni esistenti, incluse quelle da parte della Difesa, e il livello di sviluppo dell’ecosistema tecnologico nella banda in argomento, nonché degli obiettivi generali di promozione della concorrenza, della copertura e dell’uso efficiente dello spettro radio, secondo quanto previsto all’Articolo 67 del Codice delle Comunicazioni.

Dunque, tutte ciò premesso, l’AGCOM ritiene necessario procedere con le attività di competenza dell’Autorità e avviare, ai sensi dell’art. 67 del Codice, il procedimento concernente la definizione delle procedure per l’assegnazione e delle regole per l’utilizzo delle frequenze disponibili nella banda 24.25-26.5 GHz per sistemi terrestri di comunicazioni elettroniche al fine di favorire lo sviluppo delle reti 5G.

La delibera di avvio del procedimento da parte dell’AGCOM

Quindi, con la delibera 258/24/CONS pubblicata negli ultimi giorni, l’AGCOM ha disposto l’avvio del procedimento volto a definire le procedure per l’assegnazione e le regole per l’utilizzo delle frequenze disponibili nella banda 24.25-26.5 GHz per sistemi terrestri di comunicazioni elettroniche al fine di favorire lo sviluppo delle reti 5G.

I termini del procedimento sono fissati in 210 giorni dalla data di pubblicazione della delibera sul sito web dell’Autorità.

Sono fatte salve le sospensioni per le richieste di informazioni e documenti, calcolate sulla base delle date dei protocolli dell’Autorità in uscita e in ingresso, e per lo svolgimento della consultazione pubblica. I termini del procedimento possono essere prorogati dall’Autorità con determinazione motivata.

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