Ieri, 24 Giugno 2024, l’operatore telefonico TIM ha annunciato di aver stabilito con KKR la data per il perfezionamento della cessione di NetCo, la nuova società che comprende le attività relative alla rete fissa di TIM, inclusa FiberCop.
La società di nuova costituzione, come già detto, include le attività della rete di telefonia fissa primaria e dorsale di TIM, così come quelle di FiberCop, responsabile della rete di telefonia fissa secondaria dell’operatore di telecomunicazioni, attualmente controllata congiuntamente da KKR e TIM.
A seguito dell’operazione NetCo, FiberCop fornirà anche servizi di accesso all’ingrosso sulle sue reti fisse in rame e in fibra in Italia.
Per le tempistiche della cessione di NetCo a KKR, fin dall’approvazione dell’operazione da parte del Consiglio di Amministrazione di TIM, il closing era previsto per l’estate del 2024, come anche ribadito dall’AD Pietro Labriola nel corso della Conference Call del Gruppo TIM del 9 Novembre 2023, assicurando che non ci sarebbero stati ritardi.
Adesso, TIM ha quindi stabilito ufficialmente una data con il fondo KKR, in particolare, fissando il closing dell’operazione NetCo per il 1° Luglio 2024, confermando così le tempistiche preventivate.
TIM ha anche reso noto il nuovo Calendario Societario del 2024, che è stato modificato, a detta dell’operatore, in conseguenza della definitiva separazione e delle necessità di tener conto degli effetti economici e patrimoniali dell’operazione.
Secondo il nuovo Calendario, in particolare, il Consiglio di Amministrazione di TIM si riunirà il 31 Luglio 2024 per esaminare i dati preconsuntivi al 30 Giugno 2024, oltre che il 26 Settembre 2024 per l’approvazione della relazione intermedia sulla gestione.
Nello specifico, la versione aggiornata del Calendario Societario per il Secondo Semestre del 2024 di TIM, come comunicato dallo stesso operatore, prevede quanto segue:
Si ricorda, per quanto riguarda l’acquisizione del ramo del ramo NetCo di TIM da parte di KKR, che lo scorso 30 Maggio 2024 l’operazione ha ricevuto l’approvazione senza condizioni della Commissione Europea, ai sensi del Regolamento UE sulle Concentrazioni.
La Commissione, in particolare, esaminando l’impatto dell’operazione sul mercato all’ingrosso dei servizi di accesso alla banda larga in Italia, ha concluso che la concentrazione non solleva problemi sotto il profilo della concorrenza all’interno dello Spazio Economico Europeo.
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