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Fastweb, braccialetti elettronici per detenuti sostituiti per lo switch off 3G di WINDTRE

A causa dell’avvio dello spegnimento della rete 3G da parte di WINDTRE, nei mesi scorsi Fastweb ha dovuto provvedere alla sostituzione dei braccialetti elettronici che funzionano solo in 3G forniti alle forze dell’ordine per il controllo di detenuti e stalker, criticità che ha portato WINDTRE a dover concordare con Fastweb le tempistiche per lo spegnimento della banda 2100 MHz che verrà avviato nei prossimi giorni.

Si ricorda infatti che WINDTRE ha annunciato ufficialmente che dal 7 Giugno 2024 avvierà lo spegnimento della rete 3G sulla frequenza 2100 MHz, con accensione della stessa frequenza in tecnologia 4G, mentre il 3G continuerà a funzionare con il mantenimento della banda 900 MHz, il cui piano di switch off sarà pianificato successivamente e potrebbe essere completato entro il 31 Dicembre 2025, salvo cambiamenti.

Questa curiosità sui braccialetti elettronici forniti da Fastweb è venuta fuori grazie alla delibera AGCOM 112/24/CONS (ecco il documento completo), pubblicata lo scorso 24 Maggio 2024 ma risalente al 30 Aprile 2024, con cui, come già raccontato nel dettaglio da MondoMobileWeb, l’Autorità ha autorizzato WINDTRE alla riconfigurazione in neutralità tecnologica dell’ultima portante in banda 2100 MHz con tecnologia UMTS alla tecnologia LTE prescrivendo le relative modalità attuative.

Nella documentazione si è scoperto in particolare che, a causa delle criticità per i suoi braccialetti elettronici, Fastweb ha dovuto richiedere lo slittamento del piano di spegnimento del 3G proposto inizialmente da WINDTRE, dopo che in passato per lo stesso motivo aveva già fatto slittare l’avvio dello switch off del 3G di TIM.

Le criticità per i braccialetti elettronici di Fastweb con lo switch off del 3G

Come ricorda anche l’AGCOM, da alcuni anni Fastweb, fornisce al Ministero dell’Interno i braccialetti elettronici in dotazione alle Forze di Polizia per il controllo di detenuti agli arresti domiciliari e per gli stalker.

Fastweb, formalmente il quinto operatore di rete mobile italianosi appoggia alle reti TIM (in 2G e 4G) e WINDTRE (per il 5G e le altre tecnologie precedenti, quindi 4G, 3G e 2G).

Nel caso dei braccialetti elettronici, di cui una parte funzionano solo in 2G e in 3G, questi erano precedentemente operanti sulla rete di TIM, ma Fastweb aveva provveduto ad effettuare la migrazione su rete WINDTRE prima dello spegnimento della rete 3G di TIM, avviato a Giugno 2022 e conclusosi progressivamente a metà Ottobre 2022.

All’epoca, con le delibere 74/22/CONS e 147/22/CONS, l’AGCOM aveva stabilito uno slittamento dell’attività di spegnimento del 3G rispetto ai piani iniziali di TIM, giustificato principalmente proprio dalla necessità di garantire che fosse completata la migrazione su rete WINDTRE dei braccialetti elettronici di Fastweb, al fine di garantirne il funzionamento senza soluzione di continuità.

Adesso, in considerazione della funzione di pubblica sicurezza del servizio fornito da Fastweb, anche nel caso del piano di progressivo switch off del 3G presentato da WINDTRE all’AGCOM si è resa necessaria un’approfondita analisi finalizzata a verificare gli impatti sulle suddette apparecchiature.

Fastweb aveva infatti segnalato, come principale criticità in merito al piano di switch off del 3G presentato da WINDTRE, proprio i braccialetti elettronici forniti nell’ambito di un appalto del Ministero dell’Interno.

Nella comunicazione del 13 Settembre 2023, Fastweb aveva evidenziato che un certo numero di braccialetti elettronici risultava abilitato esclusivamente alla rete 3G di WINDTRE.

Al fine di garantire la continuità del servizio con performance analoghe a quelle attuali, Fastweb aveva comunicato all’Autorità che, per le future installazioni di dispositivi, ha richiesto al proprio fornitore di apparati l’invio di terminali nuovi o rigenerati esclusivamente in tecnologia 4G.

Invece, per i braccialetti già in esercizio, la soluzione identificata da Fastweb prevede la sostituzione o un intervento di aggiornamento degli apparati.

L’operatore aveva specificato di aver fissato un incontro con il fornitore al fine di valutare, e quindi pianificare, la sostituzione e che, a prescindere dalla soluzione adottata, entrambe avrebbero richiesto necessariamente il coinvolgimento delle autorità di pubblica sicurezza presso i soggetti destinatari dei provvedimenti giudiziari e, di conseguenza, una maggiore complessità della procedura e un correlato allungamento delle tempistiche.

Alla luce dell’attuale impossibilità di adottare una soluzione analoga a quella effettuata in occasione dello spegnimento del 3G di TIM (migrazione da una rete 3G in dismissione ad un’altra rete sempre 3G), Fastweb ha inizialmente chiesto di posticipare quanto più possibile la dismissione della rete 3G di WINDTRE rispetto all’iniziale pianificazione comunicata, al fine di aver modo di verificare e porre in essere tutte le attività necessarie per scongiurare il rischio di compromettere la continuità dei servizi di monitoraggio a distanza.

Tale criticità è stata poi oggetto di una serie di riunioni tecniche all’AGCOM con Fastweb e WINDTRE, nelle date del 16 Ottobre 2023, 30 Ottobre 2023, 10 Novembre 2023, 19 Dicembre 2023, 22 Gennaio 2024, con l’obiettivo di giungere ad una soluzione condivisa dei problemi sollevati.

Il confronto fra Fastweb e WINDTRE sui braccialetti elettronici 

Nel dettaglio, come riportato dall’AGCOM, Fastweb, in una nota del 19 Settembre 2023, ha comunicato che un certo numero di braccialetti elettronici in uso risultava abilitato ad operare solo su rete 2G e 3G e di avere avviato le procedure per ordinare nuovi dispositivi che supportano anche reti 4G, per sostituire gradualmente quelli esistenti, ma che tale procedura avrebbe richiesto diversi mesi per l’approvvigionamento e che, per operare materialmente la sostituzione, è necessario coinvolgere le Forze di Polizia, con tempi non prevedibili da parte dell’operatore.

Pertanto, Fastweb richiedeva all’AGCOM uno slittamento del piano di spegnimento del 3G di WINDTRE, che sarebbe potuto avvenire solo dopo la sostituzione di tutti i braccialetti elettronici.

Fastweb riportava in particolare che dai test condotti forzando i braccialetti elettronici ad utilizzare la sola rete 2G, si era potuto verificare un considerevole aumento degli allarmi cosiddetti MSC (ossia di mancata comunicazione tra dispositivo e piattaforma) dovuto a problemi di scarsa copertura e/o di scarso throughput della rete dati.

Al fine di approfondire tale criticità, le attività istruttorie dell’AGCOM si sono quindi concentrate sull’analisi dei motivi ostativi allo spegnimento del 3G secondo i piani originariamente previsti da WINDTRE.

Per arrivare ad una soluzione condivisa su un piano di spegnimento del 3G concordato sia da WINDTRE che da Fastweb, che non comporti criticità sul funzionamento dei braccialetti elettronici, sono state condotte specifiche audizioni con entrambe le parti che, dopo “un’intensa attività di mediazione da parte della Direzione” dell’AGCOM, hanno portato ad un nuovo piano di spegnimento che, a detta di Fastweb, se rispettato, non comporterà criticità al funzionamento ai braccialetti elettronici, anche considerata l’accelerazione dell’attività di sostituzione dei braccialetti 3G con braccialetti 4G.

Nel corso degli incontri, WINDTRE e Fastweb hanno condiviso di svolgere dei test di funzionamento dei dispositivi che funzionano solo in 3G e 2G nel caso di uso della sola portante a 900 MHz.

Nella riunione del 30 Ottobre 2023, Fastweb ha evidenziato che il 27 Ottobre 2023 sono stati condotti test, in una provincia in cui era stata spenta la portante a U2100 da parte di WINDTRE, su 4 dispositivi di prova, di cui 2 supportanti 2G/3G e 2 supportanti anche il 4G. Dai test è emerso che entrambi i dispositivi sono in grado di operare su banda U900.

Solo in un caso, durante test in mobilità e in situazione di mancanza di copertura di rete 4G, si è verificato che i due braccialetti supportanti anche il 4G non hanno agganciato la rete 3G bensì la rete 2G, mentre i restanti due braccialetti sono rimasti connessi sulla rete 3G.

Fastweb ha precisato che la problematica non è legata al mancato funzionamento dei braccialetti su rete 3G a 900 MHz, ma alla possibilità di malfunzionamento connessa a saturazione e degrado del servizio della portante rimanente a 900 MHz e della rete 2G, conseguenza dello spegnimento della portante a 2100 MHz.

All’epoca, Fastweb aveva anche evidenziato che quasi tutti i dispositivi sono stati sostituiti con dispositivi in grado di supportare il 4G e che restavano solo alcuni braccialetti 2G/3G in uso per i provvedimenti antistalking, la cui sostituzione (con la collaborazione necessaria delle forze dell’ordine) era già in corso.

Fastweb aveva quindi confermato la richiesta di rinvio dello spegnimento del 3G per il tempo strettamente necessario alla sostituzione dei braccialetti 3G, fermo restando l’impegno ad aggiornare periodicamente WINDTRE sullo stato del processo e ad accelerare la sostituzione in collaborazione con l’Autorità Giudiziaria. In questo senso, nel corso della riunione del 10 Novembre 2023, Fastweb aveva evidenziato che era stata accelerata l’attività di approvvigionamento dei nuovi braccialetti in grado di supportare anche la rete 4G.

Come condiviso dagli operatori, sono stati condotti nuovi test in mobilità nella provincia di Bergamo con braccialetti 4G e il problema dell’aggancio del 2G in luogo del 3G, precedentemente riscontrato, non si è ulteriormente ripresentato.

In merito al piano di sostituzione dei dispositivi di movimento che supportano solo il 2G e il 3G, Fastweb aveva riportato che tale attività, a fronte di una ulteriore accelerazione nell’approvvigionamento dei nuovi braccialetti, potrebbe essere completata entro il 31 Marzo 2024, in anticipo rispetto alla data inizialmente indicata.

Nel corso della riunione del 22 Gennaio 2023, Fastweb ha riportato che sono stati fatti ulteriori test e insieme a WINDTRE è stato condiviso un timing per la dismissione della portante UMTS 2100 che tiene conto dell’accelerazione dell’attività di approvvigionamento e sostituzione dei braccialetti, fermo restando che tale attività richiede anche la necessaria collaborazione delle forze dell’ordine, con la conseguenza che il rispetto delle tempistiche non dipende esclusivamente dalla volontà di Fastweb.

Alla luce anche delle informazioni fornite da WINDTRE circa la copertura di rete 3G sviluppata dalle rimanenti portanti, Fastweb ha definito con WINDTRE una nuova tempistica di switch off che, se rispettata, consente di gestire le criticità precedentemente riportate.

In particolare, vista l’accelerazione del processo di sostituzione dei braccialetti elettronici 3G di Fastweb con quelli 4G/5G, il nuovo piano di dismissione del 3G di WINDTRE è tale da garantire di avviare lo spegnimento nelle regioni dove sono già interamente sostituiti tutti i braccialetti presenti.

Al termine dello spegnimento di ciascuna area, sarà in ogni caso previsto un periodo di circa 10 giorni di monitoraggio delle segnalazioni, così da verificare e confermare l’assenza di correlazione tra la numerosità degli allarmi e l’attività di spegnimento dell’U2100.

Per le aree dove rimarrà la sola frequenza 900 Mhz, Fastweb ha verificato il corretto funzionamento dei braccialetti elettronici in banda 900 Mhz, ed eventuali anomalie per effetto della riduzione di banda disponibile e/o diverso comportamento elettromagnetico che potessero incidere sulla prestazione della rete di WINDTRE.

Fastweb aveva quindi proposto di iniziare il piano di spegnimento del 3G di WINDTRE dalle zone dove la densità di braccialetti è più bassa, lasciando per ultime le altre zone. Inoltre, l’operatore aveva comunicato di attendere approvvigionamenti di braccialetti nel mese di Aprile 2024 compatibili con il cronoprogramma concordato.

Le conclusioni dell’AGCOM

In conclusione, l’AGCOM ha preso atto del superamento delle criticità sollevate da Fastweb per i braccialetti elettronici grazie alla sostituzione dei braccialetti già in parte avvenuta e al cronoprogramma condiviso, per cui i possibili disservizi conseguenti allo spegnimento della portante 2100 Mhz 3G di WINDTRE secondo l’Autorità sarebbero limitati.

Dunque, in seguito al confronto tra Fastweb e WINDTRE, è stato raggiunto un accordo per un piano di spegnimento della portante a 2100 MHz che risulta compatibile con il completamento della sostituzione dei braccialetti elettronici che funzionano su rete 3G.

A questo proposito, l’AGCOM sottolinea comunque che la problematica sollevata da Fastweb non è rilevante come nel caso del 3G di TIM (che ha operato lo switch off totale), in quanto i terminali possono connettersi alla rete 3G WINDTRE su portante a 900 MHz, che resta operativa, e alla rete 2G (la sperimentazione non ha evidenziato particolari criticità).

Dunque, rispetto ai suoi piani iniziali, WINDTRE ha dovuto posticipare l’avvio del parziale spegnimento della rete 3G anche a causa della questione dei braccialetti elettronici di Fastweb, con cui l’operatore ha dovuto concordare un cronoprogramma che, secondo quanto comunicato nelle settimane scorse, prevede l’avvio dello spegnimento del 3G sulla frequenza 2100 MHz a partire dal 7 Giugno 2024, con conclusione prevista nel giro di due mesi.

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