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TIM switch off rame: cosa succede ai clienti di rete fissa interessati dallo spegnimento

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A partire da domani, 25 Maggio 2024, prenderà il via il piano di switch off progressivo della rete di accesso in rame di TIM, con un primo intervento che interesserà, per il momento, la dismissione di un totale di 62 centrali. Per l’operatore telefonico, si tratta di un processo volto a favorire l’adozione delle nuove tecnologie in fibra ottica, oltre che per accelerare il processo di digitalizzazione del Paese.

Come anche ricordato dalla stessa TIM nella giornata di oggi, 24 Maggio 2024, nel suo complesso l’operazione prevede lo spegnimento graduale di oltre 6.700 centrali in tecnologia completamente in rame, delle circa 10.500 esistenti, il cui completamento è previsto entro il 2028.

Intanto, le 62 centrali oggetto di questa prima parte del processo sono collocate, in particolare, in 54 Comuni, distribuiti su 11 Regioni: Basilicata, Campania, Calabria, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Molise, Puglia, Sicilia, Toscana e Veneto.

Come già raccontato da MondoMobileWeb, nella giornata del 26 Marzo 2024, TIM aveva inizialmente reso noto lo switch off delle centrali solo per Campania, Lazio, Toscana e Veneto.

Nella stessa data, l’operatore ha poi diramato la medesima comunicazione anche per il Molise, mentre il 27 Marzo 2024 l’annuncio è stato esteso anche a Emilia Romagna, Molise, Lombardia e Sicilia.

Il 28 Marzo 2024, infine, è stata la volta anche delle prime centrali in tecnologia completamente in rame ubicate in alcuni Comuni di Calabria e Puglia.

Da domani, 25 Maggio 2024, i collegamenti attestati su queste centrali (ADSL, ISDN e linee telefoniche RTG) saranno dunque migrati sulla rete TIM di nuova generazione, già disponibile totalmente o in parte in fibra.

Cosa succede ai clienti di rete fissa TIM interessati dallo switch off del rame

Coloro che non hanno ancora scelto un collegamento a banda ultralarga, quindi, per continuare a fruire dei servizi di fonia e navigazione Internet dovranno effettuare tale scelta entro oggi, 24 Maggio 2024.

Per questo motivo, nei mesi scorsi i clienti TIM sono già stati contattati dal Servizio Clienti di riferimento (187 per la clientela residenziale e 191 per quella Business) per la verifica dell’impianto di casa o dell’ufficio da parte dei tecnici dell’azienda e la fornitura del modem in comodato d’uso gratuito.

TIM ha specificato che rimarranno invariati il numero telefonico e le condizioni tariffarie. Se si è invece clienti di altri operatori che utilizzano la rete di TIM, in quel caso bisognerà rivolgersi al proprio gestore.

A questo proposito, sempre nei mesi scorsi TIM aveva già comunicato dello switch off ai clienti di rete fissa interessati, con un’informativa nella fattura telefonica.

L’operatore, inoltre, ha inviato un’apposita informativa a tutte le Amministrazioni Comunali nei cui territori ricadono le centrali in rame interessate dallo spegnimento, organizzando anche specifici incontri di approfondimento sul tema.

Come sottolineato da TIM, l’operazione di spegnimento della rete in rame e la preventiva migrazione dei clienti verso connessioni in banda ultralarga consentiranno un significativo miglioramento delle prestazioni e della qualità del servizio.

Inoltre, l’operatore specifica che il passaggio alla fibra comporta la riduzione dei consumi energetici e, di conseguenza, un minore impatto ambientale.

Come ricordato da TIM, gli interventi di adeguamento tecnologico sono stati approvati dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) nell’ambito del più ampio piano generale di rinnovamento delle tecnologie, che prevede la progressiva dismissione delle centrali della rete in rame.

Infatti, lo scorso 4 Ottobre 2023, è stata pubblicata la delibera 238/23/CONS, con cui l’AGCOM ha autorizzato TIM alla chiusura di oltre 1300 centrali in rame entro il 2025 nell’ambito del piano di decommissioning dell’operatore, che prevede la dismissione di circa 6700 centrali entro il 2028, con lo switch off di vecchie tecnologie presso 10500 centrali.

Dopo una prima fase, che da Luglio 2021 aveva coinvolto i clienti esclusivamente nella provincia di Taranto, nel mese di Ottobre 2021 la migrazione da ADSL a FTTC o Fibra era partita anche per i clienti TIM di diverse parti d’Italia.

Più di recente, ad Aprile 2023, sono partite le sostituzioni anche per alcuni clienti di rete fissa WINDTRE, mentre a Settembre 2023 sono cominciati gli avvisi anche per alcuni clienti di rete fissa Vodafone coinvolti dalla migrazione verso tecnologie superiori.

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