Oltre 230 enti pubblici italiani, tra Pubbliche Amministrazioni Centrali, Aziende Sanitarie Locali e Aziende Ospedaliere, hanno avviato il processo di migrazione in cloud dei propri dati e servizi verso il Polo Strategico Nazionale.
Lo ha annunciato ieri, 9 Maggio 2024, il Dipartimento per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dichiarando come, in linea con quanto previsto dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilenza), questo risultato avvicina l’obiettivo intermedio europeo di Settembre 2024, che prevede la completa migrazione sull’infrastruttura del Polo, da parte di 100 di questi enti, di almeno un servizio.
Polo Strategico Nazionale, si ricorda, è una società partecipata da TIM, Leonardo, Cassa Depositi e Prestiti (attraverso la controllata CDP Equity) e Sogei, che mira a realizzare e gestire un’infrastruttura cloud indipendente, con l’obiettivo di garantire la sicurezza e la sostenibilità economica e ambientale nella gestione di dati e applicazioni della Pubblica Amministrazione italiana.
Il progetto, previsto nell’ambito del PNRR, è anche una delle basi su cui poggia la “Strategia Cloud Italia“ del Dipartimento per la Trasformazione Digitale e dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale.
La Strategia, come spiegato dal Dipartimento, contiene gli indirizzi strategici per il percorso di migrazione verso il cloud di dati e servizi digitali della PA (Pubblica Amministrazione), con l’obiettivo di accompagnare la trasformazione digitale di circa il 75% delle Pubbliche Amministrazioni italiane entro il 2026.
Di seguito, le parole di Alessio Butti, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con Delega all’Innovazione Tecnologica, che ha dichiarato:
Il processo di migrazione in cloud di dati e servizi intrapreso da oltre 230 amministrazioni italiane, tra cui PAC, ASL e Aziende Ospedaliere, testimonia come il Governo Meloni abbia portato la transizione digitale italiana dalla fase progettuale a quella realizzativa.
Grazie agli avvisi promossi dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale e alle tecnologie avanzate del PSN stiamo realizzando una svolta cruciale per il sistema Paese, mettendo in sicurezza i dati degli italiani e rendendo i servizi digitali più accessibili e moderni per cittadini e aziende. Il tutto nel pieno rispetto delle tempistiche previste dal PNRR.
Questa, invece, la dichiarazione di Emanuele Iannetti, Amministratore Delegato di Polo Strategico Nazionale, che ha commentato:
Polo Strategico Nazionale conferma il proprio ruolo di abilitatore della trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione italiana. Le oltre 230 PA che hanno scelto di aderire al nostro progetto hanno riconosciuto nella nostra tecnologia una solida base per realizzare la PA del futuro.
Garantiamo un’infrastruttura efficiente, sicura e sostenibile a supporto della PA e in linea con gli obiettivi del Dipartimento per la Trasformazione Digitale.
Come reso noto dal Dipartimento, sono in totale 233 gli enti, tra cui 144 PA Centrali, inclusi Ministeri e Prefetture, e 89 Strutture Sanitarie, ad aver avviato il processo di migrazione in cloud di dati e servizi, a partire da quelli critici e strategici, verso il PSN (Polo Strategico Nazionale), attraverso la Convenzione sottoscritta tra il Dipartimento per la Trasformazione Digitale e il Polo, nell’ambito della Misura 1.1 “Infrastrutture Digitali” del PNRR.
La Misura in questione, in particolare, mette a disposizione 900 milioni di euro e prevede la messa in sicurezza degli asset strategici dello Stato attraverso la realizzazione del Polo Strategico Nazionale, con la migrazione verso l’infrastruttura dei sistemi informatici di PA Centrali e Strutture Sanitarie. Per raggiungere questo obiettivo, ha spiegato il Dipartimento, la Misura del PNRR finanzia diverse tipologie di trasferimento, con livelli di complessità crescente.
A Novembre 2023 sono stati rimodulati i target previsti. Quello intermedio, in particolare, prevede lo spostamento in cloud di almeno un servizio delle PA che aderiscono al PSN entro Settembre 2024, mentre per il target finale di Giugno 2026 è stato introdotto un tetto minimo del 40% per i servizi che dovranno essere migrati.
La rimodulazione dei target, secondo il Dipartimento per la Trasformazione Digitale, rafforza ulteriormente il principio “Cloud First” della Strategia Cloud Italia, che obbliga le Amministrazioni a valutare prioritariamente l’adozione di soluzioni cloud per la migrazione verso le infrastrutture del Polo Strategico Nazionale.
Editing Mattia Castro
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