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TIM: restituiti 249 milioni di euro dopo l’annullamento del sequestro sui Servizi VAS

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Il Tribunale di Milano ha deciso di restituire a TIM la somma di 249 milioni di euro, precedentemente sequestrata a fine Febbraio 2024, nell’ambito di un’indagine sull’attivazione non richiesta dei servizi VAS.

La decisione fa seguito alla richiesta di sequestro preventivo avanzata dalla Procura di Milano e concessa dal Gip del Tribunale di Milano nell’ambito di un’indagine riguardante una presunta maxi truffa attraverso i servizi di telefonia, conosciuti come “servizi VAS“.

Qualche mese fa infatti, TIM si è trovata coinvolta in un’indagine sulla presunta attivazione irregolare dei servizi di valore aggiunto (VAS), un fenomeno che è emerso oltre cinque anni dopo i fatti oggetto dell’indagine.

La società, come già raccontato da MondoMobileWeb, ha dichiarato di aver segnalato autonomamente le irregolarità alla Procura di Roma già nel 2019, la quale ha successivamente qualificato i fatti come truffe ai danni di TIM.

È importante sottolineare che, fin dal 2019, TIM ha intrapreso azioni concrete per tutelare i propri clienti, procedendo al rimborso di tutte le attivazioni irregolari note e bloccando i servizi a valore aggiunto interessati da tali attivazioni.

Nonostante ciò, non tutto si è risolto positivamente per TIM, poiché le Autorità hanno notificato un provvedimento di sequestro per quasi 322 milioni di euro a carico di altre 5 società, coinvolte insieme a TIM nel commercio dei “Servizi VAS” non richiesti. Sebbene l’azienda non sia stata sotto inchiesta, la vicenda ha sollevato ulteriori interrogativi sulle pratiche commerciali nel settore delle telecomunicazioni.

La notizia, riportata da ANSA, sottolinea che TIM aveva impugnato il procedimento, contestando il sequestro preventivo. Ora, il Tribunale ha annullato tale decreto e promette di depositare le motivazioni entro i prossimi 30 giorni.

La decisione del Tribunale di Milano di restituire a TIM i 249 milioni di euro rappresenta un’importante svolta in questa complicata vicenda legale. Tuttavia, l’attesa delle motivazioni complete potrebbe portare ulteriori dettagli sulla decisione e sulla posizione della società nel contesto più ampio delle indagini sulle attività commerciali dei servizi VAS.

Intanto la nota azienda operante nell’ambito delle telecomunicazioni confida che ogni aspetto della questione venga chiarito nel più breve tempo possibile.

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