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Iliad, mancata preattivazione Parental Control sulle SIM dei minori: diffida dall’AGCOM

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Iliad Italia ha ricevuto una diffida da parte dell’AGCOM a causa della mancata preattivazione dei sistemi di Parental Control sulle SIM intestate ai minori, come sarebbe previsto dalle normative, mentre l’operatore aveva messo a disposizione senza costi aggiuntivi l’app McAfee Safe Family, che deve però essere attivata su richiesta.

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) lo ha reso noto con la delibera 31/24/CONS (ecco il documento completo), pubblicata sul sito dell’Autorità nella giornata di ieri, 26 Marzo 2024, ma risalente allo scorso 6 Febbraio 2024.

In questo modo, l’Autorità ha diffidato Iliad Italia al rispetto degli obblighi previsti dalla delibera 9/23/CONS in merito alla preattivazione dei sistemi di Parental Control sulle SIM intestate o riservate a minori per le quali, alla data di notifica del provvedimento, non risulta attivato il previsto servizio di Parental Control.

Come già raccontato in dettaglio da MondoMobileWeb, a partire dal 21 Novembre 2023 sono entrate ufficialmente in vigore le linee guida in materia di sistemi di protezione dei minori su internet approvate dall’AGCOM con la delibera 9/23/CONS, grazie alle quali gli operatori di telefonia devono mettere a disposizione dei servizi gratuiti di Parental Control per filtrare i contenuti non appropriati ai minori.

In particolare, secondo le disposizioni dell’AGCOM, i sistemi di controllo parentale devono essere inclusi e attivati nelle offerte dedicate ai minori. Sulle altre offerte, i SCP (Sistemi di Controllo Parentale) devono essere resi disponibili come attivabili da parte del titolare del contratto.

Dunque, a partire dal 21 Novembre 2023, le SIM intestate ai minori o con offerte loro dedicate devono avere attivi i servizi di controllo parentale implementati dai vari operatori per il blocco all’accesso online a contenuti vietati o non idonei alla loro età. Inoltre, dalla stessa data, sulle linee mobili e fisse intestate a maggiorenni è possibile richiedere l’attivazione del blocco all’accesso online a contenuti vietati o non idonei ai minori.

Nel caso di Iliad Italiaa partire dal 21 Novembre 2023 tutti i clienti Iliad, sia di rete mobile che di rete fissa, possono usufruire gratuitamente dell’app McAfee Safe Family, che consente di impostare il Parental Control per bloccare i contenuti vietati ai minorenni, come previsto dalle suddette normative.

La comunicazione inviata ai clienti a fine Ottobre 2023 rimandava ad una pagina dedicata della sezione Assistenza del sito Iliad, dove sono riportati i dettagli del servizio McAfee Safe Family.

Con Iliad Italia il servizio McAfee Safe Family viene quindi messo a disposizione gratuitamente per tutti i suoi clienti, sia di rete mobile che di rete fissa, mentre normalmente sarebbe a pagamento.

L’app McAfee Safe Family è disponibile sia per i dispositivi mobili con sistema operativo Android e iOS, quindi scaricabile rispettivamente dal Google Play Store e dall’Apple App Store, e per PC con sistema operativo Windows.

Le verifiche svolte dall’Autorità nei confronti di Iliad Italia

L’Autorità aveva avviato le sue attività istruttorie già prima della data di entrata in vigore delle Linee guida della delibera 9/23/CONS. Infatti, con una nota del 25 Luglio 2023, la Direzione competente dell’AGCOM ha chiesto a Iliad Italia di inviare le informazioni su come l’operatore intendeva attuare i sistemi di Parental Control.

Iliad Italia ha risposto all’AGCOM con una nota del 22 Settembre 2023, spiegando che avrebbe fatto affidamento su un’applicazione (ossia quella fornita dal partner McAfee, azienda che Iliad ha affermato di aver scelto per la “comprovata esperienza nel settore della protezione online”).

L’operatore ha poi illustrato all’Autorità come intendeva aggiornare i propri processi per introdurre l’informativa sui sistemi di Parental Control per i clienti di rete fissa e mobile.

In particolare, per quanto riguarda i clienti di rete mobile, oltre all’invio di un’informativa a tutti clienti maggiorenni, Iliad aveva previsto, per i clienti con età compresa tra i 15 e i 17 anni che attivano un’offerta mobile, innanzitutto di introdurre all’interno del processo di sottoscrizione un’informativa relativa ai Sistemi di Controllo Parentale (SCP), indicando la necessità, ai fini dell’attivazione del servizio, di acquisire preventivamente i dati di un genitore/tutore legale e di identificarlo.

Inoltre, l’operatore aveva previsto di condizionare l’attivazione della SIM all’identificazione fisica del genitore/tutore legale del cliente, che potrà essere effettuata presso un Iliad Store o un Iliad Space, presentando un documento d’identità, fornendo agli addetti dell’operatore i propri dati personali e sottoscrivendo, mediante OTP, un modulo digitale necessario per l’identificazione e l’inserimento, all’interno dei sistemi Iliad, del genitore/tutore legale.

Infine, Iliad aveva previsto di integrare il contenuto della email che l’operatore invia per confermare l’avvenuta sottoscrizione dell’offerta con le istruzioni operative inerenti al processo di identificazione di cui sopra.

Per quanto riguarda i clienti mobile Iliad minori di 18 anni, in considerazione “dell’esiguità del loro numero e della sensibile riduzione in tempi brevi”, Iliad affermava che avrebbe richiesto agli stessi di recarsi presso un Iliad Store o un Iliad Space accompagnati dal proprio genitore/tutore legale al fine di consentire l’identificazione di quest’ultimo, acquisirne i contatti e poterlo debitamente informare della possibilità di attivare i SCP.

Con una successiva nota del 3 Ottobre 2023, la Direzione dell’AGCOM, al fine di acquisire ulteriori elementi utili per una completa valutazione, ha richiesto ad Iliad Italia di fornire, entro il 5 Ottobre 2023, alcune informazioni integrativeL’operatore ha poi fornito il riscontro richiesto dall’Autorità, spiegando alcune funzionalità del servizio di Parental Control offerto tramite McAfee.

Le indicazioni sul Parental Control e i dati forniti dall’operatore dopo l’entrata in vigore delle norme

Con ulteriore nota dell’8 Novembre 2023, la Direzione dell’Autorità ha comunicato ad Iliad alcune valutazioni sul suo servizio di Parental Control.

In particolare, per quanto riguarda l’elenco delle categorie dei contenuti da bloccare perché non adatti ai minori, previsti dalla normativa, considerando che Iliad non sembrava aver implementato la categoria relativa alle “Sette”, l’AGCOM ha evidenziato all’operatore la necessità di adeguarsi alle indicazioni delle Linee guida, salvo “insormontabili impedimenti”.

In merito poi al paragrafo 2 delle Linee guida, il quale prevede che i servizi di Parental Control sono inclusi e attivati nelle offerte dedicate ai minori, l’Autorità evidenziava che occorreva “porre attenzione al tema della preattivazione dell’App nelle offerte dedicate ai minori”.

Sulla base delle relazioni acquisite in ottemperanza alla delibera 9/23/CONS si è rilevato che gli operatori che hanno offerte per minori e realizzano il Parental Control tramite app, hanno riportato alcune specifiche procedure per l’attivazione dell’applicativo.

L’AGCOM spiega che al fine di garantire che nel caso di offerte Junior o di utenze sottoscritte dai minori sia comunque prevista l’installazione dell’app di Parental Control, è stata raccomandata una procedura da applicare per l’attivazione delle utenze nelle suddette casistiche (ossia offerte Junior dedicate ai minori o offerte mobili sottoscrivibili dai minori, quando l’SCP è realizzato mediante app) che preveda almeno le seguenti attività:

  • introduzione, all’interno del processo di sottoscrizione dell’offerta, di un’informativa inerente all’SCP che indichi la necessità, ai fini dell’attivazione del servizio, di recarsi in un punto vendita e di acquisire preventivamente i dati di un genitore/esercente la potestà genitoriale e di identificarlo;
  • recarsi al negozio/punto fisico con il genitore/esercente la potestà genitoriale che dovrà essere opportunamente identificato;
  • fornire al genitore le informazioni per l’attivazione, la gestione e configurazione del SCP in fase di sottoscrizione della documentazione contrattuale, ad esempio tramite “Guide Operative” per i SCP accessibili tramite QR Code e posizionate in prossimità dell’area della firma del genitore per maggiore evidenza;
  • assistenza all’installazione dell’app.

Con particolare riferimento a quanto comunicato da Iliad, l’Autorità ha osservato, in merito al paragrafo 10 delle Linee guida, che gli operatori devono fornire le istruzioni su come modificare la configurazione del Parental Control, disattivarlo e riattivarlo in un secondo momento tramite pubblicità sui siti web, nelle app, tramite i call center, nella fattura ove prevista, nelle Carte dei servizi e con campagne di comunicazione mirate.

Pertanto, in aggiunta ai canali di comunicazione previsti da Iliad, l’Autorità aveva chiesto di fornire le suddette informazioni anche tramite comunicazione in fattura.

L’Autorità si era riservata di svolgere opportune attività di vigilanza in merito all’ottemperanza degli operatori rispetto a quanto previsto dalla delibera 9/23/CONS, a partire dalla scadenza del termine.

In questo senso, la Direzione dell’AGCOM, con nota del 27 Novembre 2023, ha richiesto a Iliad, al fine di raccogliere informazioni utili al monitoraggio dell’utilizzo, da parte dei clienti, dei sistemi di controllo parentale a seguito dell’entrata in vigore della delibera 9/23/CONS, alcuni dati, fra cui ad esempio il numero delle SIM attive intestate a minori, e quelle su cui risultano attivati i sistemi di controllo parentale, e le azioni intraprese per garantirne la preattivazione.

Iliad ha poi fornito i dati richiesti dall’Autorità, aggiornati al 1° Dicembre 2023, mentre ha comunicato di non aver ottenuto da McAfee, proprietaria dell’app che fornisce il sistema di Parental Control, le informazioni sulle richieste di contenuti bloccati.

Le valutazioni dell’Autorità sulla condotta dell’operatore

L’AGCOM ricorda che il quadro normativo prevede che i servizi di Parental Control debbano essere preattivati sulle SIM intestate ai minori.

Tuttavia, dai dati comunicati da Iliad Italia, a seguito della richiesta di informazioni del 27 Novembre 2023, è emerso che solo su un certo numero di SIM intestate a minori è stato attivato il sistema di Parental Control.

A tal proposito, l’Autorità ritiene che Iliad avrebbe dovuto “porre in essere ogni ragionevole processo tecnico e gestionale per dar seguito agli obblighi normativi e regolamentari volti a garantire la preattivazione dei sistemi di Parental Control su tutte le SIM intestate o riservate a minori”.

Su questo aspetto, Iliad Italia ha comunicato all’Autorità che, ai clienti di rete mobile minori di 18 anni, avrebbe richiesto di recarsi presso un Iliad Store o un Iliad Space accompagnati dal proprio genitore/tutore legale al fine di consentire l’identificazione di quest’ultimo, acquisirne i contatti e poterlo debitamente informare della possibilità di attivare i SCP.

L’Autorità ricorda però che, con la nota dell’8 Novembre 2023, aveva raccomandato a Iliad una procedura da applicare per l’attivazione delle utenze, in caso di offerte Junior dedicate ai minori o offerte mobili intestate ai minori, quando l’SCP è realizzato mediante app, al fine di garantire che sia comunque prevista l’installazione dell’app di Parental Control.

Nel caso di specie, Iliad, vista la mancata attivazione dell’app su quasi tutte le SIM riservate o intestate ai minori, secondo l’Autorità avrebbe potuto porre in essere, quantomeno per assolvere all’onere della attivazione nei confronti dei contratti preesistenti, misure efficaci per assolvere agli obblighi di legge.

La diffida emessa dall’AGCOM nei confronti di Iliad Italia

Dunque, l’AGCOM ha rilevato che Iliad Italia non ha rispettato quanto previsto dalla normativa richiamata e dalle Linee guida di cui all’Allegato A alla delibera 9/23/CONS in merito all’obbligo di preattivazione dei sistemi di Parental Control per le SIM intestate a minori.

Secondo l’Autorità, infatti, resasi conto del fatto che i minori non si sono recati presso i punti vendita per attivare l’app, Iliad avrebbe dovuto adottare “misure efficaci per assolvere agli obblighi di legge”.

AGCOM ritiene quindi necessario, a garanzia della prevista tutela degli utenti minorenni oltre che di un corretto assetto concorrenziale, che Iliad Italia assolva all’onere della attivazione dei sistemi di Parental Control su tutte le SIM riservate o intestate a minori, per le quali, alla data di notifica del provvedimento, non risulta attivato il previsto servizio di Parental control.

Pertanto, con la delibera 31/24/CONS pubblicata nelle ultime ore, l’AGCOM ha diffidato Iliad Italia al rispetto degli obblighi previsti dall’attuale normativa in merito alla preattivazione dei sistemi di Parental Control sulle SIM intestate o riservate a minori per le quali, alla data di notifica del provvedimento, non risulta attivato il previsto servizio di Parental Control.

L’operatore italiano del Gruppo Iliad è tenuto a completare le attività di attivazione dei sistemi di controllo parentale entro 60 giorni dalla notifica del provvedimento e a comunicare le iniziative assunte entro 15 giorni dalla medesima notifica.

La diffida dell’AGCOM può comunque essere impugnata davanti al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio entro 60 giorni dalla notifica.

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