Nelle ultime ore, TIM ha annunciato che a partire dal 25 Maggio 2024 verranno spente le prime centrali in tecnologia completamente in rame delle regioni Campania, Lazio, Toscana e Veneto, avviando così il progressivo switch off delle centrali in rame, che comporta la migrazione dei clienti di rete fissa su tecnologie in tutto o in parte in fibra ottica.
L’operatore lo ha comunicato nella giornata di oggi, 26 Marzo 2024, affermando che lo spegnimento delle prime centrali in rame in Campania, Lazio, Toscana e Veneto avviene per favorire l’adozione delle nuove tecnologie in fibra ottica da parte di cittadini ed imprese.
Dunque, come indicato nei comunicati dedicati ad ognuna delle suddette regioni, alcune centrali in rame di TIM presenti in Campania, Lazio, Toscana e Veneto verranno spente a partire dal 25 Maggio 2024.
Di conseguenza, entro tale data i collegamenti attestati su queste centrali (ADSL, ISDN e linee telefoniche RTG) saranno migrati sulla rete TIM di nuova generazione, già disponibile totalmente o in parte in fibra.
TIM ricorda che gli interventi di adeguamento tecnologico sono stati approvati dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) nell’ambito del più ampio piano generale di rinnovamento delle tecnologie, che prevede la progressiva dismissione delle centrali della rete in rame.
Infatti, lo scorso 4 Ottobre 2023, è stata pubblicata la delibera 238/23/CONS, con cui l’AGCOM ha autorizzato TIM alla chiusura di oltre 1300 centrali in rame entro il 2025 nell’ambito del piano di decommissioning dell’operatore, che prevede la dismissione di circa 6700 centrali entro il 2028, con lo switch off di vecchie tecnologie presso 10500 centrali.
Come raccontato da MondoMobileWeb, dopo una prima fase che da Luglio 2021 aveva coinvolto i clienti esclusivamente nella provincia di Taranto, nel mese di Ottobre 2021 la migrazione da ADSL a FTTC o Fibra era partita anche per i clienti TIM di diverse parti d’Italia.
Più di recente, ad Aprile 2023, sono partite le sostituzioni anche per alcuni clienti di rete fissa WINDTRE, mentre a Settembre 2023 sono cominciati gli avvisi anche per alcuni clienti di rete fissa Vodafone coinvolti dalla migrazione verso tecnologie superiori.
Nel dettaglio, per quanto riguarda la Campania, l’avvio dello switch off dal prossimo 25 Maggio 2024 riguarderà un primo lotto di 15 centrali in rame di TIM distribuite su altrettanti comuni.
Le 15 centrali della Campania interessate dallo spegnimento sono ubicate a Calvizzano, Santa Maria La Carità, Giugliano in Campania, Ischia, Sarno, Brusciano, Bacoli, Somma Vesuviana, Pozzuoli, Giugliano in Campania, Pellezzano, Montecorvino Rovella, Castel Volturno, Capua e Santa Maria Capua Vetere.
Nel Lazio, il processo di dismissione di TIM riguarderà un primo lotto di 15 centrali distribuite su dieci comuni, basate su tecnologie completamente in rame, che verranno spente a partire dal prossimo 25 Maggio 2024.
Le 15 centrali del Lazio interessate dallo spegnimento sono ubicate a Roma (2), Ardea (3), Fonte Nuova (2), Monterotondo (2), Rieti, Pomezia, Anzio, Tivoli, Aprilia e Mentana (1).
Per quanto riguarda la Toscana, in questo caso l’avvio dello switch off dal 25 Maggio 2024 riguarderà solo la centrale in rame di TIM del comune di Lucca, ubicata in Via per Camaiore.
Infine, nel Veneto il processo di dismissione di TIM riguarderà un primo lotto di 3 centrali distribuite su tre comuni, basate su tecnologie completamente in rame, che verranno spente a partire dal prossimo 25 Maggio 2024.
Le 3 centrali del Veneto interessate dallo spegnimento sono ubicate a Verona (ubicata in Via Vincenzo Liruti) Sommacampagna (Verona) e Selvazzano Dentro (Padova).
I clienti di rete fissa TIM interessati dallo switch off hanno già ricevuto al riguardo un’informativa nella fattura telefonica.
Coloro che ad oggi non hanno ancora scelto un collegamento a banda ultralarga, per continuare a fruire dei servizi di fonia e navigazione Internet dovranno effettuare tale scelta entro il 24 Maggio 2024.
Per questo motivo, i clienti TIM saranno contattati dal Servizio Clienti di riferimento (187 per la clientela residenziale e 191 per quella Business) per la verifica dell’impianto di casa o dell’ufficio da parte dei tecnici dell’azienda e la fornitura del modem in comodato d’uso gratuito. TIM specifica che rimarranno invariati il numero telefonico e le condizioni tariffarie.
Invece, i clienti degli altri operatori che utilizzano la rete di TIM dovranno rivolgersi al proprio gestore.
Infine, TIM ha già inviato un’apposita informativa a tutte le Amministrazioni comunali nei cui territori ricadono le centrali in rame interessate dallo spegnimento, organizzando anche specifici incontri di approfondimento sul tema.
TIM sottolinea che l’operazione di spegnimento della rete in rame e la preventiva migrazione dei clienti verso connessioni in banda ultralarga consentiranno un significativo miglioramento delle prestazioni e della qualità del servizio.
Inoltre, l’operatore specifica che il passaggio alla fibra comporta la riduzione dei consumi energetici e, di conseguenza, un minore impatto ambientale.
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