Risultati WINDTRE, ancora in calo le utenze mobile totali: 19,3 milioni a fine 2023
Il Gruppo CK Hutchison ha presentato i risultati finanziari del 2023, quindi con i dati aggiornati al 31 Dicembre 2023, i quali comprendono anche quelli di WINDTRE, l’operatore di telecomunicazioni italiano detenuto interamente dalla holding di Hong Kong, che prosegue nel suo trend di calo delle utenze di rete mobile.
I risultati del 2023 di CK Hutchison sono stati pubblicati nella giornata di oggi, 21 Marzo 2024, proprio alcuni giorni dopo il quarto anniversario, celebrato lo scorso 16 Marzo 2024, dal lancio sul mercato del brand unico WINDTRE, che ha sostituito gli ex brand Wind e 3 Italia, mentre il Gruppo cinese il 3 Marzo 2024 ha festeggiato i 21 anni di attività in Italia dal lancio di 3 Italia (poi confluita in Wind Tre dopo la fusione con Wind).
La performance della divisione delle Telecomunicazioni del Gruppo nel 2023 ha visto una minore contribuzione proprio da parte del Gruppo 3 in Europa.
Il Gruppo 3 in Europa nel corso del 2023 ha incrementato dell’1% la sua base clienti attiva nella rete mobile rispetto a fine 2022, principalmente grazie all’aumento dei clienti in abbonamento e al Regno Unito, dove la base clienti attiva totale è aumentata del 3% su base annua, in parte compensata dalla minor base clienti di Wind Tre che “strategicamente mira a un valore medio di vita del cliente più elevato per la sua base nel suo complesso”.
La maggior parte delle filiali di 3 Group Europe hanno riportato una base clienti più elevata o stabile rispetto allo scorso anno.
Nonostante il calo del margine dei servizi wholesale in Italia, gli altri margini sono cresciuti nella maggior parte delle restanti filiali europee grazie al miglioramento delle prestazioni MVNO e all’espansione dei flussi di entrate oltre il tradizionale servizio clienti. Nel complesso, questi hanno comportato una crescita del margine totale del 3%.
I dati aggiornati sulle utenze Wind Tre a fine 2023
Come già accennato, i risultati di CK Hutchison analizzano per quanto riguarda le telecomunicazioni anche il mercato italiano, e quindi l’andamento di Wind Tre nel corso di tutto il 2023.
Nel dettaglio, per quanto riguarda il numero di utenze del segmento mobile, la customer base complessiva di Wind Tre registrata al 31 Dicembre 2023 era pari a 19,361 milioni, in calo dell’1% rispetto al 30 Giugno 2023 (quando erano 19,630 milioni), mentre su base annuale, quindi rispetto al 31 Dicembre 2022 (quando le utenze totali erano 20,160 milioni), il calo è stato del 4%, quindi con una perdita complessiva in un anno di circa 800mila utenze mobili.
Per quanto concerne invece il totale delle utenze mobili attive di Wind Tre, cioè quelle che hanno generato ricavi da una chiamata in uscita, una chiamata in arrivo o un servizio dati nei tre mesi precedenti, al 31 Dicembre 2023 questo dato era pari a 18,105 milioni, anche in questo caso facendo registrare un calo, pari all’1% rispetto al primo semestre 2023 e del 4% rispetto al 31 Dicembre 2022, quando il dato era di 18,817 milioni.
Le utenze di rete mobile Wind Tre attive al 31 Dicembre 2023 rappresentavano il 94% della base clienti complessiva dell’operatore italiano (a fine 2022 era il 93%).
Nei documenti relativi ai risultati del 2023, CK Hutchison non ha fatto riferimento a Very Mobile, il secondo brand consumer in Italia del Gruppo attivo nella telefonia mobile, il cui numero di utenze è comunque compreso in quello totale del mercato italiano, visto che Very Mobile è un servizio della stessa Wind Tre.
Quelli appena illustrati sono i dati relativi alla rete mobile, a cui si aggiungono i clienti di rete fissa WINDTRE, che al 31 Dicembre 2023 erano pari a circa 2,9 milioni.
L’ARPU medio di Wind Tre, vale a dire i ricavi medi mensili per singolo cliente, al 31 Dicembre 2023 era pari a 11,18 euro, in crescita del 2% rispetto al dato di fine 2022. Nello specifico, l’ARPU prepagato del 2023 è stato pari a 9,56 euro mentre quello in abbonamento 12,81 euro. Inoltre, l’ARPU netto, escludendo cioè i costi per l’acquisto di device, è stato pari a 10,78 euro.
L’AMPU netto, cioè il margine medio netto per singolo utente attivo, al 31 Dicembre 2023 era pari a 9,89 euro al mese.
Infine, per quanto concerne il churn rate (il cosiddetto tasso di abbandono), il valore medio mensile sul totale dei clienti di Wind Tre è stato pari all’1,4% a fine 2023, in leggero aumento rispetto all’1,3% fatto registrare nello stesso periodo del 2022.
I risultati finanziari della filiale italiana al 31 Dicembre 2023
Passando poi all’analisi dei risultati finanziari del mercato italiano nel segmento delle telecomunicazioni con Wind Tre, il Gruppo CK Hutchison afferma che il margine netto sui servizi ai clienti in Italia è rimasto stabile rispetto al 2022, nonostante una riduzione della base clienti, grazie ad “iniziative di customer value management così come per la crescita nei segmenti Business ed FWA“.
L’EBITDA di Wind Tre è diminuito dell’8% rispetto allo scorso anno, secondo quanto afferma CK Hutchison principalmente a causa della continua riduzione del margine all’ingrosso e dell’aumento del costo dell’energia, in parte compensato dalla riduzione degli opex derivanti dall’implementazione delle misure di controllo dei costi.
L’EBIT di WindTre a fine 2023 è diminuito del 24% rispetto al 2022, a detta del Gruppo CKH a causa della riduzione dell’EBITDA, in parte compensato da minori ammortamenti poiché l’intensità degli investimenti 5G si riduce rispetto agli anni precedenti.
A proposito della rete 5G di WINDTRE, il Gruppo sottolinea che a fine 2023 la nuova rete mobile di quinta generazione aveva raggiunto rispettivamente oltre il 95% e oltre il 70% di copertura in FDD DSS e 5G TDD.
CK Hutchison specifica che i risultati di WindTre al 31 Dicembre 2023 includono ricavi da rete fissa per 1,011 miliardi di euro (in crescita rispetto ai 959 milioni di euro di fine 2022), e un EBITDA di 185 milioni di euro (in aumento rispetto ai 177 milioni di euro del 2022).
Nei documenti dei risultati del 2023 di CK Hutchison è stato ricordato il fallimento del progetto di scorporo della rete mobile di WINDTRE, in quanto lo scorso 13 Febbraio 2024 è stato annunciato che l’accordo con EQT Infrastructure non era andato a buon fine, poiché non sono state soddisfatte le condizioni sospensive degli accordi, che quindi sono stati risolti.
L’andamento del Gruppo 3 in Europa nel 2023
Per quanto riguarda infine i dati del 2023 di 3 Group Europe, cioè tutti i vari operatori di telecomunicazioni di CK Hutchison attivi in Europa, nel segmento mobile si sono registrati 43,7 milioni di clienti totali e 40,2 milioni di clienti attivi, in quest’ultimo caso in crescita rispetto al 2022, quando la divisione aveva 39,7 milioni di clienti attivi, mentre risulta in calo la base clienti totale che a fine 2022 era pari a 44,2 milioni.
Nel 2023 il Gruppo 3 in Europa ha fatto registrare ricavi per 80,231 miliardi di dollari hongkonghesi (pari a circa 9,4 miliardi di euro), in crescita dell’1% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, tutto ciò nonostante i ricavi dei servizi wholesale di Wind Tre in Italia abbiano continuano a diminuire su base annua di circa 1,4 miliardi di dollari hongkonghesi (pari a circa 164,8 milioni di euro).
L’azienda ha sottolineato che nel 2023 il Gruppo 3 in Europa ha continuato a soffrire l’aumento dell’inflazione e dei costi dell’energia su base annuale.
Il tasso di abbandono medio mensile dei clienti del Gruppo 3 in Europa a contratto a fine 2023 è rimasto stabile all’1,2%, esattamente come nel 2022.
Nell’ambito delle operazioni che hanno interessato il Gruppo 3 in Europa nei mesi scorsi, viene ricordato che CKH ha continuato a perseguire attività di transazione ad accrescimento di valore: in particolare, la fusione di 3 UK con Vodafone UK annunciata a Giugno 2023, con l’entità risultante dalla fusione posseduta al 49% da CKHGT al completamento, è entrata nella Fase 1 della revisione da parte delle Autorità garanti della concorrenza del Regno Unito, a detta del Gruppo con un progresso soddisfacente fino ad oggi.
Infine, guardando al 2024, con l’inflazione in calo, CK Hutchison prevede che le filiali europee forniranno un miglioramento delle prestazioni, grazie alle continue iniziative sulle entrate, alla disciplina dei costi e alla stabilizzazione degli ammortamenti derivanti dalla diminuzione della spesa in conto capitale.
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