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TIM: il possibile ingresso nel mercato dell’energia non convince SLC CGIL

Nelle scorse settimane TIM ha fatto sapere che sta valutando di entrare nel mercato dell’energia, in modo da poter offrire ai propri clienti anche contratti di luce e gas, possibilità che però non è apprezzata dal Sindacato SLC CGIL, il cui Segretario Riccardo Saccone ha dichiarato che non se ne sente il bisogno.

Come già raccontato, lo scorso 7 Marzo 2024 si è svolto il Capital Market Day del Gruppo TIM, con cui è stato presentato il nuovo piano industriale 2024-2026 dell’azienda.

Fra le nuove strategie illustrate da TIM, è stato annunciato che l’operatore svilupperà una piattaforma di servizi alternativi (“beyond connectivity”), attraverso nuove partnership e opportunità nel settore delle famiglie e delle piccole e medie imprese, che consentiranno all’azienda di aumentare la fidelizzazione dei clienti.

Attualmente TIM è attiva ad esempio nel mercato assicurativo, con il brand TIM myBroker, ma l’intenzione del Gruppo con il nuovo piano industriale è quella di lanciare altri tipi di servizi al di fuori della connettività.

A questo proposito, durante la conferenza stampa, rispondendo ad una domanda posta da MondoMobileWeb, l’Amministratore Delegato Pietro Labriola ha affermato che TIM sta valutando di entrare nel mercato di luce e gas, ma come per eventuali nuovi servizi non in maniera diretta ma attraverso dei partner definiti “di prestigio”.

Dunque, un altro degli operatori di telecomunicazioni storici italiani potrebbe sbarcare nel mercato dell’energia, dopo WINDTRE, che è già attivo da oltre due anni con il brand WINDTRE Luce & Gas, e Fastweb, che da alcuni mesi ha cominciato una prima fase di vendita di contratti solo luce con il brand Fastweb Energia ai clienti telco, in attesa del prossimo lancio ufficiale come preannunciato da alcuni giorni sul sito.

In seguito, lo scorso 8 Marzo 2024, commentando quanto emerso dal Capital Market Day di TIM, è intervenuto Riccardo Saccone, Segretario Nazionale dell’organizzazione Sindacale SLC CGIL.

In merito in particolare a quanto dichiarato dall’AD Labriola a MondoMobileWeb sul possibile ingresso nel mercato dell’energiaRiccardo Saccone, Segretario Nazionale di SLC CGIL, ha affermato:

[…] Poco ci rassicura la dichiarata volontà aziendale di entrare nel mercato della vendita di energia, davvero non si sente il bisogno dell’ennesima filiale dell’emporio in cui stanno trasformando il mercato delle Tlc italiano. […]

Dunque, il sindacalista Saccone afferma che la volontà di TIM di entrare nel mercato dell’energia non rassicura SLC CGIL, criticando anche la decisione di alcuni operatori TLC italiani di entrare in altri mercati alternativi.

Altre dichiarazioni di Riccardo Saccone sulla situazione di TIM

Di seguito il resto delle dichiarazioni di Riccardo Saccone dopo la presentazione del piano industriale del Gruppo TIM, con cui richiama l’azienda alla responsabilità, alla chiarezza e alla serietà, soprattutto sulla tutela del perimetro occupazionale:

[…] Ora è chiaramente il momento della responsabilità. Ma non può essere a senso unico.

Ci aspettiamo la massima chiarezza da parte dell’azienda sulle tematiche della tutela del perimetro occupazionale.

Come ci aspettiamo un maggior coinvolgimento del Governo, che ha deciso lo spezzatino di TIM ed allo stato attuale è azionista con il 10% di CDP (Cassa Depositi e Prestiti) e che difficilmente può dirsi estraneo a quanto sta avvenendo. Soprattutto alla gestione delle ricadute future.

Bene fa l’azienda quando rimarca ai mercati il proprio impegno sull’inclusione, la parità di genere e il bilanciamento dei tempi di vita e di lavoro, meno bene quando minaccia di smontare buona parte dei provvedimenti presi nel tempo a favore di queste temi se non si dovesse raggiungere un accordo sull’ammortizzatore sociale.

Lo ripetiamo: è il tempo della responsabilità, della chiarezza ma anche della serietà.

Lo scorso 14 Marzo 2024, sempre lo stesso Riccardo Saccone di SLC CGIL ha rilasciato ulteriori dichiarazioni su TIM e sul prosieguo del confronto con le Organizzazioni Sindacali in merito alla salvaguardia dei lavoratori, in particolare per l’eventuale proroga degli ammortizzatori sociali. Queste le parole del sindacalista:

[…] Occorre inoltre minimizzare al massimo l’impatto economico sulle persone e che sia equamente distribuito.

Al contempo riteniamo impensabile che il confronto con l’azienda non sia affiancato da quello col Governo dove discutere delle prospettive dell’azienda e degli strumenti necessari ad affrontare una situazione che, anche alla luce della sfiducia dimostrata dai mercati azionari, rischia di diventare drammatica.

Il Governo ha deciso per lo spezzatino di TIM, ora deve assumersi la responsabilità di seguire l’evoluzione di questa scelta nell’interesse delle lavoratrici e dei lavoratori dell’azienda e del settore tutto.

Per questa ragione il prossimo 22 Marzo dalle ore 10:00 la Slc Cgil sarà in presidio sotto la sede del MIMIT a Roma per sollecitare il riaggiornamento del tavolo governativo.

Ci fa piacere che la Presidente del Consiglio si sia accorta della complessità della vicenda TIM… ora pretendiamo coerenza.

La gestione della scelta sciagurata di spaccare l’ex monopolista di TLC sarà lunga e difficile. Senza il confronto con i rappresentanti dei lavoratori si rischia di far pagare alle persone un conto non loro.

Il sindacalista di SLC CGIL ha fatto riferimento alle parole della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che lo scorso 12 Marzo 2024 in merito a TIM ha dichiarato che si tratta di un dossier “molto complesso” su cui il Governo sta lavorando.

Inoltre, Saccone ha annunciato che ci sarà un presidio di SLC CGIL sotto la sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) il prossimo 22 Marzo 2024 alle ore 10:00, per sollecitare il Governo sul riaggiornare il tavolo relativo a TIM.

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