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IT-alert: quasi 3 milioni di questionari compilati dall’inizio delle sperimentazioni

Sono quasi 3 milioni i questionari compilati dagli utenti dall’avvio delle varie attività di test di IT-alert, il nuovo sistema di allarme pubblico nazionale sviluppato dalla Protezione Civile, per informare la popolazione in caso di gravi emergenze grazie alla tecnologia cell broadcast.

È quanto annunciato Giovedì 14 Marzo 2024 sul sito ufficiale del servizio di allerta, dove è stata riportata una dashboard che raccoglie i dati rilevati dai questionari riempiti, in forma anonima e su base volontaria, dall’inizio della sperimentazione di IT-alert in tutte le Regioni e Province Autonome d’Italia, cominciata a fine Giugno 2023, ai più recenti test dedicati alla simulazione di specifici scenari di rischio su porzioni ridotte di territorio, che si sono svolti fino ai primi giorni di Febbraio 2024.

Come già raccontato da MondoMobileWeb, dopo i vari test svolti sui territori il sistema di allarme IT-alert è entrato ufficialmente in funzione il 13 Febbraio 2024, divenendo operativo, in particolare, per quattro tipologie di rischio: collasso di una grande digaincidenti rilevanti in stabilimenti industriali, incidenti nucleari o situazioni di emergenza radiologica e attività vulcanica nelle aree dei Campi Flegrei, del Vesuvio e dell’Isola di Vulcano.

Per i restanti scenari previsti dalla Direttiva del 7 Febbraio 2023 del Ministro della Protezione Civile e delle Politiche del Mare, ovvero maremoto generato da un sisma, attività vulcanica dello Stromboli e precipitazioni intense, lo scorso 8 Febbraio 2024, è stata invece stabilita la proroga di 1 anno del periodo di sperimentazione, che quindi continuerà all’incirca fino al 12 Febbraio 2025.

Tornando ai questionari, l’attività di analisi dei dati raccolti è stata svolta dal Dipartimento della Protezione Civile in collaborazione con Fondazione CIMA e VIE (Valorizzazione Innovazione Empowerment), spin off dell’Università degli Studi di Genova, che ha condotto una sperimentazione volta a testare l’efficacia del linguaggio dei messaggi di IT-alert.

Il campione preso in esame, cosiddetto auto-selezionato, è stato generato dagli utenti che hanno scelto di partecipare all’attività, rispondendo al questionario e dando un riscontro sulla sperimentazione del sistema di allarme.

All’interno dell’analisi, fornita dalla Protezione Civile, i dati sono stati rappresentati sia in maniera globale, considerando tutte le tappe della sperimentazione, sia per singola data di test.

In totale, i questionari compilati sono stati 2.692.417, per un tasso medio di risposta pari al 5,1% dei cittadini potenzialmente coinvolti. I risultati, rappresentano dunque la visione della parte di popolazione italiana raggiunta dall’informazione della sperimentazione del servizio di allerta, propensa a rispondere alle domande del questionario.

Le risposte rilevate, viene specificato sul sito di IT-alert, sono state trasversali e indipendenti dalle caratteristiche demografiche dei rispondenti, quali genere, età e titolo di studio.

Scendendo più nel dettaglio, dall’analisi dei dati è emerso che oltre il 93% dei rispondenti ha ricevuto la notifica di IT-alert sul proprio cellulare e nella maggior parte dei casi i cittadini hanno dichiarato di trovarsi nell’area target del test.

In media, infatti si è avuto solo l’1,6% di overshooting, ovvero di messaggi ricevuti al di fuori dell’area interessata, percentuale che però è aumentata nel caso di test in aree più ristrette.

Tra coloro che hanno ricevuto il messaggio, circa il 97% ha dichiarato di averlo ritenuto chiaro e comprensibile e l’89% ha sostenuto di aver capito subito che si trattava di un messaggio istituzionale. Oltre il 91% degli utenti coinvolti, inoltre, ha definito IT-alert un servizio utile in maniera significativa.

Circa il 90% dei rispondenti al questionario, poi, ha dichiarato di non aver avuto difficoltà di interazione con il sistema, mentre nel restante 10% la difficoltà maggiormente riscontrata è stata l’immediata scomparsa del messaggio.

L’emozione maggiormente provata al ricevimento della notifica, secondo il campione di utenti, è stata di calma e tranquillità, con in media circa il 30% di coloro che hanno ricevuto il messaggio, ma non sono mancate anche emozioni come ansia, agitazione o spavento, risposta fornita da circa il 20% degli utenti.

Editing Mattia Castro

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