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WINDTRE, incontro con i Sindacati: le strategie future dopo il mancato accordo con EQT

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Nella giornata del 5 Marzo 2024, si è svolto un incontro tra le Segreterie Nazionali e Territoriali di Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil, unitamente alle RSU, e la dirigenza di WINDTRE, per fare il punto della situazione in seguito al mancato completamento dell’operazione NetCo.

Lo hanno annunciato le stesse Organizzazioni Sindacali nei giorni scorsi, più precisamente l’8 Marzo 2024, con un comunicato stampa congiunto.

WINDTRE ha comunicato ai Sindacati TLC che, nonostante l’operazione di cessione delle sua attività di rete mobile e fissa ad EQT Infrastructure non sia andata a buon fine, continuerà a lavorare per la “monetizzazione” dei suoi asset.

In particolare, hanno spiegato i Sindacati, durante l’incontro la società di telecomunicazioni ha confermato che la transazione con EQT non avrà luogo nelle modalità previste, come già annunciato dalla stessa WINDTRE il 13 Febbraio 2024.

Questo, secondo quanto riportato dai Sindacati, è accaduto tanto a causa del cambiamento delle condizioni del mercato finanziario, caratterizzato per WINDTRE da una crescita dei tassi di interesse, quanto per il mancato consenso di alcuni stakeholders, che ha reso l’operazione troppo costosa dal punto vista economico e strategico.

WINDTRE, tuttavia, hanno fatto sapere le Organizzazioni Sindacali, non esclude la valutazione di altre transazioni di questo tipo in futuro, anche se per il biennio 2024-2025 non sono ancora previste operazioni di cessione.

L’operatore arancione ha inoltre comunicato ai Sindacati di star lavorando, nell’ultimo periodo, a una riorganizzazione della struttura societaria, con l’obiettivo di tornare a un’impostazione “pre-divisione” ma in un contesto evoluto.

In questo contesto si va ad inserire l’acquisizione di OpNet che, necessitando ancora degli obbligatori percorsi autorizzativi, dovrebbe concludersi entro la fine dell’estate del 2024, comportando l’acquisto di un ramo d’azienda dell’operatore ex Gruppo Linkem comprensivo di asset, licenze, frequenze e circa 240 dipendenti.

Inizialmente, spiega l’operatore, questa diventerà una società controllata al 100% da WINDTRE, mentre nel giro di due o tre anni si completerà l’integrazione.

Secondo quanto riferito dall’azienda ai Sindacati, l’operazione di acquisizione di OpNet consentirà a WINDTRE di essere indipendente nelle frequenze 5G, anche in caso di scenari evolutivi nel settore delle Telco.

In merito alla chiusura dell’anno 2023 e alle strategie future, è stato reso noto alle Organizzazioni Sindacali che WINDTRE è caratterizzata da una forte crescita nel mercato B2B (Business to Business), mentre il mercato Consumer continua ad essere in difficoltà.

Per la società, il principale obiettivo è quello di non perdere la propria customer base, anche continuando a puntare sul cosiddetto Beyond the Core, ovvero i servizi esterni alla telefonia, come quelli di luce e gas e assicurazioni.

Ai Sindacati, infine, WINDTRE ha assicurato che l’annunciato progetto di riduzione dei costi, che nei mesi scorsi aveva suscitato un’iniziale reazione negativa da parte delle Organizzazioni Sindacali, non avrà alcuna ricaduta sui perimetri occupazionali.

Di seguito, si riporta il resto del comunicato congiunto di Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil, diramato, come già detto, l’8 Marzo 2024 in seguito all’incontro avvenuto con WINDTRE:

[…]

Le Segreterie Nazionali, avendo da subito contrastato l’operazione NetCo in quanto considerata un mero progetto finanziario contrario alla virtuosa integrazione verticale dell’azienda, hanno ricordato come la gestione dell’intera vicenda in questo ultimo anno sia stata fortemente negativa e divisiva sia nei confronti delle relazioni sindacali che dei lavoratori.

Di conseguenza hanno invitato l’azienda ad evitare di mettere in campo ulteriori azioni unilaterali e, al contrario, a riprendere il cammino delle relazioni sindacali costruttive riemettendo al centro della discussione gli interessi dei lavoratori, partendo dalla contrattazione di primo livello per arrivare alla contrattazione aziendale, ferma da troppo tempo.

[…]

Nella seconda parte dell’incontro, hanno reso noto Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil, è stato sottoscritto l’accordo per le chiusure collettive e la smonetizzazione dei festivi cadenti in Domenica per il 2024, stabilendo un totale di 8 giornate di chiusura.

È stata inoltre evidenziata, da parte dei Sindacati, un’interpretazione ritenuta “distorta” dell’accordo sullo Smart Working in alcuni reparti, dove a detta delle Organizzazioni, viene richiesta una presenza fissa in sede per 2 o 3 giornate a settimana.

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