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Cellnex insieme a Gruppo FS, Accenture e Open Fiber per il 5G nei Tunnel del Fréjus

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Oggi, 27 Febbraio 2024, Cellnex Italia e Cellnex Francia, insieme a Gruppo FS Italiane (ANAS e RFI, Rete Ferroviaria Italiana), Accenture e Open Fiber, hanno annunciato la realizzazione di uno studio di fattibilità volto a garantire una copertura con tecnologia mobile di quinta generazione nei due Tunnel del Fréjus, ferroviario e stradale, che collegano l’Italia alla Francia, con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo dell’infrastruttura 5G in Europa.

Lo studio, finalizzato in particolare a individuare le opere, le criticità e i costi necessari per garantire una copertura di rete mobile con tecnologia 5G dell’area interessata, si svolgerà con il supporto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), della Regione Piemonte e dell’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRiM).

L’iniziativa fa parte dei progetti assegnati a Dicembre 2022 a Cellnex per lo sviluppo di infrastrutture 5G nei corridoi di trasporto stradali e ferroviari transnazionali. Le società coinvolte prevedono una durata dei lavori pari a sei mesi, che si concluderanno quindi a Giugno 2024.

Di seguito, le parole di Luca Luciani, CEO di Cellnex Italia, che ha dichiarato:

Siamo orgogliosi di poter contribuire con questo studio alla digitalizzazione della mobilità europea.

Il nostro obiettivo è realizzare autostrade e ferrovie sempre più smart, sicure ed efficienti utilizzando infrastrutture di rete condivise e tecnologie all’avanguardia tra cui soluzioni proprietarie come TEZE, un SOS virtuale in grado di monitorare i sistemi radiomobili e lo stato operativo del servizio di chiamata di emergenza all’interno delle gallerie.

L’implementazione della copertura 5G servirà, inoltre, a fornire alle zone interessate dallo studio, e ai suoi residenti sia italiani che francesi, la possibilità di ottenere reti di comunicazione a basso impatto ambientale, più efficienti e con velocità più elevate in grado di ridurre il digital divide esistente e offrire maggiori opportunità di sviluppo e competitività.

Questa, invece, la dichiarazione di Michele Marrone, Responsabile dei Servizi Cloud First Networks di Accenture in Europa, che ha commentato:

Siamo orgogliosi di partecipare attivamente a questo progetto mettendo in campo le nostre migliori competenze per la definizione di casi d’uso e delle implicazioni tecnologiche che renderanno scalabile lo studio.

La convergenza tra il settore delle telecomunicazioni e quello dei trasporti rappresenta una delle tendenze più significative del panorama tecnologico attuale.

La diffusione del 5G, dell’IoT e dell’intelligenza artificiale generativa sta aprendo nuove possibilità per la mobilità del futuro, creando un ecosistema integrato che migliorerà la sicurezza, l’esperienza dei cittadini e l’efficienza dei sistemi di trasporto.

In aggiunta, Nicola Grassi, Direttore Technology di Open Fiber, ha affermato:

La fibra ottica è un mezzo imprescindibile per il trasferimento dati ad altissima velocità. Anche la tecnologia 5G ha bisogno che le celle da cui viene trasmesso il segnale radio siano raggiunte da reti realizzate in fibra.

Lo studio che stiamo intraprendendo con i nostri partner è di fondamentale importanza perché grazie ad esso potremo individuare le opere, le criticità e i costi necessari per assicurare una copertura 5G nel Tunnel del Fréjus, contribuendo così alla promozione di una rapida diffusione e adozione delle reti ad altissima velocità non solo in Italia ma anche in Europa.

Mauro Giancaspro, Direttore Technology Innovation & Digital Spoke di Anas (Società del Polo Infrastrutture del Gruppo FS Italiane), ha poi spiegato:

Anas è coinvolta nello studio al fine di valutare e identificare aree dove poter ospitare apparati di telecomunicazione nei tratti stradali che si trovano nelle adiacenze del Traforo del Fréjus (SS335).

Sulla base della propria esperienza qualificata in ambito Smart Road, Anas fornirà ulteriori contributi: supporto per la gestione legale e amministrativa delle installazioni e per la fase di progettazione delle opere civili preliminari alla posa in opera della fibra ottica e all’uso della tecnologia DAS (Distributed Antenna Systems), nata proprio per assicurare connettività in luoghi difficilmente accessibili.

Infine, Pietro Asinari, Direttore scientifico dell’INRiM, ha sottolineato:

La digitalizzazione della mobilità europea comprende anche lo studio e lo sviluppo di soluzioni innovative come la comunicazione quantistica.

La Commissione Europea, con l’iniziativa EuroQCI (European Quantum Communication Infrastructure), si è proposta di erogare servizi in questo settore tecnologico entro la fine del decennio. Occorre quindi che gli studi sulle grandi infrastrutture di mobilità possano comprendere anche questo ambito di innovazione.

L’INRiM coordina la realizzazione di EuroQCI in Italia con il progetto QUID, che comprende una incisiva attività sulle infrastrutture digitali.

Pertanto, l’INRiM vuole dare ai territori interessati da questo studio, in Italia così come in Francia, la possibilità di essere parte attiva nelle reti di comunicazione a più elevato contenuto di innovazione, offrendo all’Unione Europea il presidio del collegamento transfrontaliero con le tecnologie quantistiche nelle grandi infrastrutture continentali.

I capofila del progetto Cellnex Italia e Cellnex Francia, insieme a Gruppo FS, Accenture e Open Fiber, si occuperanno dunque, in collaborazione con la Regione Piemonte, di studiare le opere necessarie per assicurare connettività 5G sia nel tratto autostradale A32 che comprende il Traforo del Fréjus T4 (per un totale di 12,87 km), sia nel tratto del Tunnel Ferroviario del Fréjus (per una lunghezza pari a 13,7 km), con soluzioni 5G aperte a tutti gli operatori di telefonia mobile.

Accenture, in particolare, lavorerà alla definizione delle implicazioni tecnologiche del progetto attraverso dei casi d’uso, con valutazioni sull’installazione dei sistemi che ospiteranno le antenne di tutti gli operatori mobili e altri servizi, come sensori IoT, oltre che con la realizzazione di impianti DAS (Distributed Antenna System) e Small Cells per la copertura del segnale, sia dati che voce, all’interno dei due tunnel.

Gli impianti DAS in questione, hanno spiegato le realtà interessate, sono costituiti da una rete di mini antenne a minimo impatto visivo ed elettromagnetico e forniscono copertura in ambienti indoor, dove solitamente il segnale cellulare arriva con difficoltà.

Il progetto valuterà anche l’integrazione di tecnologie che permettano l’implementazione delle cosiddette Smart Roads e, in particolare, la realizzazione di reti Cooperative ITS (C-ROADS) V2X per la comunicazione di informazioni di viabilità agli autoveicoli predisposti.

L’intervento, inoltre, permetterà il monitoraggio dei sistemi radiomobili per la rilevazione dello stato operativo del servizio di chiamata, soprattutto all’interno delle gallerie, favorendo al tempo stesso, secondo le società di telecomunicazioni coinvolte, anche lo sviluppo di tecnologie per la guida autonoma.

Il progetto, hanno sottolineato le aziende, terrà conto, con il dovuto anticipo, anche delle necessità delle recenti tecnologie di comunicazione quantistica, in modo che l’infrastruttura in fibra ottica che si andrà a realizzare possa essere pronta a ospitare anche questo tipo di sistemi di comunicazione.

Questa iniziativa è cofinanziata dal programma della Commissione Europea Connecting Europe Facility (CEF-2) Digital, atto a migliorare le infrastrutture per la connettività digitale in Europa.

In particolare, lo studio per il Traforo del Fréjus, parte del Corridoio Mediterraneo delle Reti Trans-europee di Trasporto (Ten-T), ha ottenuto un cofinanziamento al 50% da parte dell’agenzia esecutiva della Commissione, l’HaDEA.

L’obiettivo, come riportato dalle società coinvolte nel progetto, è quello di promuovere la diffusione e l’adozione di reti ad altissima velocità, compresi i sistemi 5G, all’interno delle infrastrutture di trasporto dorsali in tutti i territori dell’Unione Europea.

Per le aziende, in particolare, per raggiungere la completa copertura 5G e assicurare connessioni di rete in fibra ottica delle reti trans-europee di trasporto, è necessario assicurare non solo la copertura delle strade e delle autostrade ma anche, come in questo caso, delle gallerie sia ferroviarie che stradali, che fanno parte degli assi di trasporto che collegano i vari paesi europei.

Editing Mattia Castro

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