Reti e Frequenze

Commissione UE: proposte nuove iniziative per il futuro delle infrastrutture digitali

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Oggi, 21 Febbraio 2024, la Commissione Europea ha annunciato una serie di nuove iniziative volte a promuovere l’innovazione, la sicurezza e la resilienza delle infrastrutture digitali all’interno dell’Unione, con un pacchetto di misure per la connettività che mira ad avviare una discussione sulle future azioni politiche dell’UE.

Una delle iniziative chiave presentate dalla Commissione, in particolare, è il White Paper dal titolo How to master Europe’s digital infrastructure needs? (ecco il documento completo), che analizza le sfide attuali nell’implementazione delle future reti di connettività e propone possibili scenari per attrarre investimenti, favorire l’innovazione e aumentare la sicurezza, il tutto per portare alla realizzazione del Mercato Unico Digitale (Digital Single Market).

Proposta dalla Commissione UE anche la Raccomandazione sulla sicurezza e la resilienza dei cavi sottomarini (ecco il documento completo), che ha invece l’obiettivo di migliorare, in tutta l’Unione Europea, la coordinazione e la sicurezza di tali infrastrutture.

Di seguito, le parole di Margrethe Vestager, Executive Vice President for a Europe Fit for the Digital Age, che ha dichiarato:

In Europa abbiamo ancora 27 mercati nazionali delle telecomunicazioni con diverse architetture di rete, diversi livelli di copertura di rete, diversa gestione dello spettro nazionale e diverse normative. Questa frammentazione è un’opportunità economica mancata.

Con il White Paper abbiamo identificato diverse soluzioni politiche per aiutare la creazione di un Mercato unico per le TelCo. Ciò aiuterà poiché abbiamo bisogno di un’infrastruttura digitale che fornisca connettività sicura, veloce e affidabile, a tutti, ovunque in Europa.

Questa, invece, la dichiarazione di Thierry Breton, Commissario per il Mercato Interno, che ha commentato:

Le infrastrutture di rete digitali sono fondamentali per un’Europa competitiva e resiliente. Il White Paper che stiamo presentando oggi getta le basi per un futuro Digital Networks Act incentrato su tre pilastri: investimenti, quadro regolamentare e sicurezza.

Dobbiamo creare un campo di gioco equo per un vero Mercato Unico Digitale per sbloccare gli investimenti necessari per costruire le infrastrutture di rete digitali di domani.

Queste nuove iniziative della Commissione Europea si inseriscono in un contesto più ampio di azioni già intraprese dall’Unione per migliorare le infrastrutture digitali, come il Gigabit Infrastructure Act e la Raccomandazione Gigabit, per entrambe le quali è stato trovato un accordo politico lo scorso 5 Febbraio 2024.

Inoltre, l’UE ha adottato misure per rafforzare la connettività anche attraverso partnership come Global Gateways, finanziata tramite il CEF, che con il supporto a infrastrutture chiave come i cavi sottomarini assicura la connettività in tutte le parti dell’Unione.

Stavolta invece, con il nuovo pacchetto di misure per la connettività digitale, appena presentato, la Commissione UE, con il suo White Paper, ha proposto tra le altre cose anche la creazione di una “Rete di Calcolo Collaborativo Connesso” (Connected Collaborative Computing Network, 3C Network), che con l’obiettivo di favorire l’innovazione all’interno dell’Unione, orchestrerà lo sviluppo di nuove tecnologie e applicazioni di Intelligenza Artificiale.

Per la Commissione, è anche essenziale sfruttare meglio le sinergie tra le iniziative già esistenti, come l’IPCEI (Important Project of Common European Interest) sul Next Generation Cloud Infrastructure and Services, e i programmi di finanziamento come il Connecting Europe Facility (CEF) e il Digital Europe.

Ciò potrebbe includere anche un possibile ruolo di coordinamento per l’Accordo Quadro Smart Networks and Services, per sostenere la creazione di un ecosistema di connettività e calcolo collaborativo.

Un altro obiettivo importante, per l’Unione Europea, è quello di realizzare il pieno potenziale del Mercato Unico Digitale per le Telecomunicazioni, considerando delle misure che possano garantire quello che la Commissione definisce un vero equilibrio di mercato, e ripensando l’ambito di applicazione e gli obiettivi del suo attuale quadro normativo.

Una proposta, ha spiegato la Commissione UE, che dovrebbe comunque tenere conto della convergenza tecnologica tra le telecomunicazioni e il cloud, che sono soggette a diversi quadri normativi, nonché della necessità di garantire che tutti gli operatori che investono in infrastrutture digitali possano beneficiare della scala necessaria per compiere investimenti di grandi dimensioni.

Questo, secondo il White Paper della Commissione, potrebbe comportare un approccio più armonizzato alle procedure di autorizzazione degli operatori di telecomunicazioni, una governance più integrata in tutta l’Unione Europea in ambito di spettri di frequenze e possibili cambiamenti nella politica di accesso all’ingrosso.

Nel documento, inoltre, la Commissione Europea ha anche avanzato la proposta di accelerare lo spegnimento del rame entro il 2030, nonché promuovere la trasformazione verde delle reti digitali migliorandone l’efficienza.

Riguardo, invece, alla Raccomandazione sui cavi sottomarini, adottata insieme al White Paper, per la Commissione, l’UE dovrebbe incentivare la distribuzione e migliorare la sicurezza e la resilienza delle infrastrutture strategiche dei cavi sottomarini.

Sulla base della Raccomandazione, in particolare, è prevista l’istituzione a lungo termine di un sistema di governance congiunto, insieme a una revisione degli strumenti disponibili progettati per sfruttare meglio gli investimenti privati, a sostegno dei progetti di interesse comune europeo sui cavi.

In risposta alle richieste degli Stati Membri, ha spiegato la Commissione, la Raccomandazione cerca di migliorare il coordinamento all’interno dell’Unione Europea, ad esempio valutando e mitigando i rischi di sicurezza, istituendo un Cable Security Toolbox e semplificando le procedure per il rilascio di permessi.

La Commissione UE, inoltre, ha anche annunciato di star istituendo il Submarine Cable Infrastructure Expert Group, un gruppo di esperti composto dalle autorità degli Stati Membri.

Contestualmente alla presentazione del pacchetto di misure proposte oggi, 21 Febbraio 2024, la Commissione Europea ha anche lanciato una consultazione pubblica su 12 scenari illustrati nel White Paper, che si chiuderà il 30 Giugno 2024.

Tra i primi ad annunciare la propria partecipazione alla consultazione è stata ETNO (European Telecommunications Network Operator’s Association), l’Associazione che rappresenta i principali operatori di telecomunicazioni europei, che ha fatto sapere di aver accolto con favore gli sforzi della Commissione.

A tal proposito, ETNO ha reso note alcune delle proposte con cui intende contribuire alla consultazione pubblica, per favorire il raggiungimento degli obiettivi delineati nel White Paper della Commissione UE.

Per l’Associazione, ad esempio, un quadro normativo pro investimento per le telecomunicazioni dovrà dare agli investitori un segnale ambizioso e comprensibile di chiara discontinuità con il passato. A detta di ETNO, in particolare, nell’era delle reti Gigabit, la regolamentazione non può più essere un riflesso automatico, ma deve affrontare solo comprovati fallimenti di mercato e preoccupazioni per la concorrenza.

Secondo ETNO, inoltre, creare una scala adeguata per i player europei del settore connettività richiederà un cambiamento nella politica di fusione. Per stimolare la creazione di un vero mercato unico delle telecomunicazioni dell’UE, ha spiegato l’Associazione, sarà importante consentire la cosiddetta consolidazione “in-market”, sostenendo incentivi agli investimenti e tutelando i consumatori.

Continuando, ETNO sostiene che l’armonizzazione dovrà essere concreta ed efficace, in modo che lo spettro, le regole per i consumatori, le politiche sui dati e sulla sicurezza contribuiscano al mercato unico delle telecomunicazioni anche sul lato dell’offerta, mentre le politiche e gli incentivi sul lato della domanda dovranno comunque rimanere cruciali per il supporto dell’adozione del digitale da parte di PMI e utenti.

Per l’Associazione, poi, le misure per riconoscere il ruolo delle aziende tecnologiche nel settore dovranno garantire equità all’interno dell’ecosistema. E a proposito di ecosistema, ETNO ha infine affermato che per realizzare un ambiente europeo per quella che definisce tecnologia di connettività strategica, come l’Edge Cloud e l’Open RAN, sarà richiesta una politica industriale ambiziosa, con finanziamenti adeguati e dispiegamento su larga scala in tutta l’UE.

Anche Massimo Sarmi, Presidente di Asstel, ha accolto con favore la pubblicazione del Libro Bianco della Commissione Europea concernente le esigenze delle Infrastrutture Digitali europee.

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