Fusione Orange e MásMóvil in Spagna: ok dalla Commissione UE, Digi avrà la sua rete mobile
La Commissione UE ha dato il via libera, soggetto ad alcune condizioni, all’operazione di fusione tra Orange e MásMóvil in Spagna, con la combinazione delle attività spagnole che daranno vita ad una Joint Venture. Tra le condizioni approvate dalla Commissione UE c’è anche la cessione di alcuni asset a Digi Mobil, già attivo come MVNO ma che in qualità di remedy taker diventerà operatore di rete mobile in Spagna.
La Commissione UE ha annunciato il verdetto sul caso M.10896, relativo all’operazione tra Orange e MásMóvil in Spagna, nella giornata di oggi, 20 Febbraio 2024.
Come già raccontato da MondoMobileWeb, dopo i colloqui esclusivi avviati a Marzo 2022, Orange e MásMóvil avevano annunciato il 23 Luglio 2022 di aver firmato un accordo vincolante per unire le loro attività in Spagna, ad esclusione di TOTEM Spagna e Masmovil Portogallo.
L’operazione è stata poi notificata alla Commissione europea il 13 Febbraio 2023, con l’organo comunitario che ha avviato un’indagine approfondita il 3 Aprile 2023.
Il 27 Giugno 2023, la Commissione UE ha emesso uno Statement of Objections nei confronti di Orange e MásMóvil, esponendo le sue preoccupazioni preliminari in materia di concorrenza.
La Commissione ricorda infatti di avere il dovere di valutare le fusioni e acquisizioni che coinvolgono società con un fatturato superiore a determinate soglie e di impedire concentrazioni che ostacolino in modo significativo una concorrenza effettiva nello Spazio economico europeo o in una parte sostanziale di esso.
Dunque, in seguito ad un’indagine approfondita sull’operazione, con la decisione odierna la Commissione UE ha approvato, ai sensi del regolamento UE sulle concentrazioni, la proposta di creazione di una Joint Venture tra Orange e MásMóvil in Spagna.
Tuttavia, l’approvazione è subordinata al pieno rispetto di un pacchetto di impegni proposti da Orange e MásMóvil.
La Commissione UE ricorda che la filiale spagnola di Orange è un operatore di rete mobile completo, mentre MásMóvil in Spagna è un operatore di rete mobile ibrido. MásMóvil fa infatti affidamento sulla propria rete mobile, che però non copre l’intero territorio spagnolo, e su un accordo di roaming nazionale con Orange per fornire servizi mobili al dettaglio.
Viene inoltre ricordato che in Spagna sono attivi altri due operatori di rete mobile (Telefónica e Vodafone). Inoltre, nel mercato spagnolo ci sono anche diversi operatori di rete mobile virtuale (MVNO) che utilizzano l’infrastruttura degli operatori di rete mobile per offrire servizi mobili al dettaglio ai consumatori. Tra questi, Digi è il più grande MVNO in Spagna.
L’indagine della Commissione europea
Nel corso della sua indagine approfondita, la Commissione UE ha raccolto diverse informazioni e ha ricevuto feedback dagli operatori di mercato e da altre parti interessate.
A seguito dell’indagine, la Commissione europea temeva che l’operazione, come inizialmente notificata, avrebbe limitato la concorrenza nei mercati al dettaglio per la fornitura di servizi Internet mobili e fissi in Spagna, sia offerti singolarmente che in bundle.
In particolare, la Commissione UE ha riscontrato che:
- La transazione creerà il più grande operatore per numero di clienti in Spagna, con un significativo incremento della quota di mercato in tutti i mercati al dettaglio rilevanti;
- Orange e MásMóvil sono concorrenti diretti sui mercati al dettaglio spagnoli per la fornitura di servizi Internet mobili e fissi. Secondo la Commissione, MásMóvil ha fatto offerte molto competitive ed è cresciuta costantemente nel corso degli anni. I suoi marchi principali, Yoigo e MásMóvil, hanno attirato un numero significativo di clienti Orange in Spagna. L’operazione eliminerebbe quindi un concorrente vicino e importante.
- La transazione potrebbe anche aver comportato un aumento significativo dei prezzi per i consumatori spagnoli, ben superiore al 10%.
- Eventuali efficienze che la transazione avrebbe potuto creare, come risparmi sui costi o l’implementazione incrementale del 5G o della fibra, non avrebbero compensato i significativi effetti anticoncorrenziali della transazione.
I rimedi proposti da Orange e MásMóvil
Per rispondere alle preoccupazioni della Commissione in materia di concorrenza, Orange e MásMóvil si sono impegnate a:
- Cedere lo spettro detenuto da MásMóvil a Digi in tre bande di spettro di frequenza, due bande di media frequenza (1800 MHz e 2100 MHz) e una banda di alta frequenza (3,5 GHz). Lo spettro mobile da cedere consentirà a Digi di costruire la propria rete mobile in Spagna e a detta della Commissione UE di esercitare un “forte vincolo concorrenziale sulla Joint Venture”;
- Stipulare un accordo di roaming nazionale facoltativo, che Digi può decidere di utilizzare o meno. La possibilità di utilizzare la rete della Joint Venture integrerà la rete stessa di Digi, che Digi inizierà a implementare utilizzando lo spettro ceduto.
Quest’ultima opzione viene ritenuta fondamentale dalla Commissione UE, dato che, come l’attuale rete di MásMóvil, la futura rete mobile di Digi probabilmente non coprirà l’intera Spagna.
Poiché l’accordo di roaming nazionale è facoltativo, Digi sarà libera di restare con il suo attuale fornitore all’ingrosso (Telefónica) o di scegliere un altro operatore di rete mobile in Spagna (ad esempio, la Joint Venture o Vodafone).
Dunque, come comunicato da Orange e MásMóvil, nell’ambito del pacchetto di misure correttive proposto, le parti hanno concordato di cedere a Digi, in qualità di remedy taker, degli asset di spettro di 60 MHz (in attesa dell’approvazione del Governo spagnolo) e di proporre un accordo di roaming nazionale opzionale a condizioni di mercato.
La decisione di oggi della Commissione UE ha quindi approvato anche Digi come “remedy taker”, dopo la revisione del piano aziendale di Digi con l’aiuto di un consulente indipendente.
Secondo la Commissione europea, la filiale spagnola di Digi risulta essere un acquirente adatto per lo spettro ceduto, in quanto è attualmente l’operatore virtuale più grande e in più rapida crescita in Spagna.
Come dichiarato dal Gruppo Digi dopo il recente lancio del 5G in Spagna, la filiale spagnola è il primo operatore di rete mobile virtuale (MVNO) e il quinto operatore di telefonia mobile in Spagna, con oltre 4,5 milioni di connessioni mobili e oltre 1,2 milioni di connessioni fisse. L’operatore spagnolo, che si appoggia alla rete di Movistar, ha chiuso i primi 9 mesi del 2023 con un fatturato di 466 milioni di euro.
La Commissione UE ricorda inoltre che Digi ha anche esperienza come operatore di rete mobile in altri Stati membri dell’UE come la Romania (in Italia invece è soltanto un operatore virtuale).
In più, Digi dispone di una rete fissa a banda larga (fibra) relativamente ampia in Spagna, che continua a costruire. Di conseguenza, gli impegni non comprendono alcun asset fisso per la banda larga.
Dopo aver raccolto il feedback di un’ampia gamma di partecipanti al mercato nel corso di un market test sugli impegni proposti, la Commissione UE ha concluso che essi affrontano pienamente le preoccupazioni individuate in materia di concorrenza e manterranno un mercato competitivo delle telecomunicazioni in Spagna, sia in termini di prezzo che di qualità, così come in termini di diffusione della rete 5G, a vantaggio dei consumatori.
La Commissione UE ha pertanto concluso che l’operazione proposta, così come modificata dagli impegni, non solleverebbe più problemi sotto il profilo della concorrenza.
La decisione è condizionata al pieno rispetto degli impegni. Sotto la supervisione della Commissione europea, un fiduciario indipendente ne monitorerà l’attuazione.
Le dichiarazioni e i dettagli sulla Joint Venture
Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva responsabile della politica di Concorrenza della Commissione UE, ha dichiarato:
La Joint Venture tra Orange e MásMóvil minacciava la concorrenza nella fornitura al dettaglio di servizi Internet mobili e fissi in Spagna.
Ma gli impegni offerti dalle parti consentiranno a Digi, l’operatore di rete mobile virtuale più grande e in più rapida crescita in Spagna, di replicare la forte pressione concorrenziale esercitata da MásMóvil.
Garantiranno che i consumatori spagnoli continuino a beneficiare di un mercato competitivo delle telecomunicazioni, in termini di prezzi, qualità e connettività 5G.
In seguito al via libera della Commissione UE, le due aziende coinvolte dall’operazione spagnola, Orange e MásMóvil, hanno rilasciato un comunicato congiunto con le reazioni dei rispettivi vertici e i dettagli sulla Joint Venture che verrà creata.
Christel Heydemann, CEO di Orange, ha commentato:
L’annuncio di oggi è un momento cruciale per il futuro sviluppo del Gruppo in Europa. La nostra proposta di joint venture con MASMOVIL creerà un attore unico, più forte e più sostenibile in Spagna.
Unendo le forze, possiamo crescere, innovare e guidare gli investimenti in Spagna a vantaggio dei consumatori e delle imprese.
Meinrad Spenger, CEO di MásMóvil, ha invece dichiarato:
Per le belle cose vale la pena aspettare! Siamo entusiasti di assumere un ruolo rilevante nel settore spagnolo delle telecomunicazioni.
Il nostro eccezionale team è impegnato a formare un’azienda unificata e distintiva in grado di offrire un impatto positivo e fornire un servizio affidabile ai clienti più soddisfatti in Spagna.
Fino a quando tutte le condizioni del closing non saranno soddisfatte, cosa prevista entro la fine di questo primo trimestre del 2024, le due società continueranno ad operare in modo indipendente.
I due operatori hanno ricordato che la combinazione delle attività spagnole di Orange e MásMóvil assumeranno la forma di una Joint Venture, co-controllata al 50% da Orange e al 50% da MásMóvil (LORCA JVCO), con pari diritti di governance nell’entità combinata.
Secondo MásMóvil e Orange, questa Joint Venture creerà un attore sostenibile con la capacità finanziaria per continuare a investire nello sviluppo di un’infrastruttura di telecomunicazioni in Spagna, riunendo le risorse, le capacità e i team delle due società in Spagna per servire più di 7,3 milioni di clienti fissi, oltre 30 milioni di servizi mobili e più di 2,2 milioni di clienti TV.
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