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TIM, cessione NetCo: l’AD Labriola fiducioso sul rispetto delle tempistiche del closing

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L’Amministratore Delegato del Gruppo TIM, Pietro Labriola, ha parlato della situazione della cessione a KKR della NetCo, la società della rete fissa, rassicurando ancora una volta che l’iter dell’accordo vincolante procede secondo le tempistiche previste, con il closing che dovrebbe arrivare prima dell’estate 2024.

L’AD di TIM ha infatti risposto ad alcune domande poste nel corso della Conference Call del Gruppo che si è tenuta nella mattinata di oggi, 15 Febbraio 2024, in cui sono stati illustrati i risultati preliminari del quarto trimestre 2023, quindi al 31 Dicembre 2023.

Come già raccontato da MondoMobileWeb, lo scorso 5 Novembre 2023 il CdA di TIM ha approvato a maggioranza, con 11 voti favorevoli e 3 contrari, l’offerta di KKR nell’ambito della cessione a Optics BidCo, società controllata dal fondo di investimenti statunitense, della cosiddetta NetCo, ovvero della società di prossima costituzione presso la quale è prevista la concentrazione delle attività relative alla rete fissa di TIM, inclusa FiberCop.

Il 6 Novembre 2023 TIM ha poi comunicato di aver sottoscritto, insieme a Optics BidCo, il transaction agreement relativo alla vendita della NetCo, che vede come ulteriore investitore nell’operazione guidata da KKR anche Azure Vista, società interamente controllata da Abu Dhabi Investment Authority.

Nell’ambito delle procedure previste, lo scorso 17 Gennaio 2024 è arrivato anche il via libera del Governo alla cessione della NetCo di TIM a KKR, nell’ambito del Golden Power.

La nuova NetCo avrà un azionariato composto al 70% da KKR, al 20% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF)al 10% dal Fondo F2i. Il closing dell’operazione è previsto entro l’estate del 2024.

Le parole di Pietro Labriola sullo stato della cessione di NetCo

Come detto, nel corso della sessione di domande e risposte della conference call odierna di TIM sono state poste alcune domande proprio in merito alla cessione della NetCo.

Una prima domanda riguarda il rispetto delle tempistiche, ossia se, anche considerando le recenti osservazioni dell’Antitrust europea, l’azienda è ancora sicura di riuscire ad ottenere il via libera entro Luglio 2024.

A questo proposito, l’AD Pietro Labriola ha risposto dichiarando: “continuiamo ad essere fiduciosi sulle tempistiche”.

Labriola ci ha tenuto a sottolineare che la richiesta all’Antitrust UE è stata fatta solamente da KKR, ed è correlata alla concentrazione: per avere una concentrazione c’è bisogno di due aziende che si concentrano in una. Nel nostro caso stiamo parlando dell’opposto, stiamo seguendo le indicazioni dell’Unione Europea che ha chiesto un player wholesale puro. Per questo motivo, l’azienda non si aspetta alcun problema specifico.

L’Amministratore Delegato di TIM ha colto l’occasione per parlare anche del recente ritiro dell’offerta di coinvestimento, specificando che qualcuno ha parlato di strumentalizzazione. In questo senso, Labriola spiega di aver “chiesto all’Autorità nazionale un adeguamento con la ripresa dell’inflazione. Non lo abbiamo ottenuto, per cui per un motivo di carattere economico è impossibile lavorare con quel modello senza recuperare l’inflazione. Non si tratta quindi di una problematica Antitrust.

L’attesa per l’autorizzazione dell’Antitrust UE e i prossimi passi prima del closing

Con un’altra domanda è stato chiesto di riepilogare quali saranno a questo punto i prossimi passi verso il closing, e gli eventuali ostacoli.

L’AD Labriola ha risposto che il prossimo passo, quello ritenuto più importante, è l’autorizzazione a livello europeo. A questo proposito, l’Amministratore Delegato ha affermato che non prevede grossi problemi, perché come spiegato in precedenza non si tratta di una concentrazione.

Una volta ottenuta l’autorizzazione, i prossimi due step saranno la gestione delle passività e le attività legate alla scorporo. Infine, ci sarà il closing, che continua ad essere previsto prima dell’estate 2024.

Un’altra domanda posta al management di TIM sulla cessione di NetCo riguarda l’effettivo carattere vincolante del contratto siglato con KKR, in quanto ci sarebbero alcune perplessità in merito da parte del mercato.

A questo proposito, Pietro Labriola ha subito confermato che l’accordo con KKR per NetCo è vincolante, chiamando in causa Agostino Nuzzolo, legale di TIM, per maggiori dettagli in merito.

Nuzzolo ha affermato che, in quanto vincolante, non c’è modo di saltare il closing. In merito alle condizioni sospensive, si aspetta solo l’autorizzazione dell’Antitrust UE, mentre per il resto è stato fatto tutto il necessario. Per questo motivo Nuzzolo ha assicurato che TIM è pronta per il closing.

Il legale dell’operatore precisa che l’autorizzazione dell’Antitrust si riferisce alla verifica dell’eventuale presenza di una concentrazione dovuta alla transazione. Tuttavia, come affermato da Agostino Nuzzolo, KKR non ha attività nel mercato europeo, per cui sarebbe “neutrale per sua natura”.

Nuzzolo ha poi spiegato che qualsiasi cosa accada a TIM e al suo management questo contratto verrà chiuso, perché è previsto dalle clausole. L’azienda si dice quindi fiduciosa di poter chiudere la cessione di NetCo tra Giugno e Luglio 2024.

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