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TIM Conference Call risultati preliminari 2023: focus sugli obiettivi centrati in 2 anni

Tramite la consueta Conference Call, il Gruppo TIM ha presentato alla comunità finanziaria i risultati preliminari di fine 2023, focalizzandosi principalmente sugli obiettivi raggiunti nel corso degli ultimi 2 anni, in attesa di illustrare nelle prossime settimane come sarà la nuova TIM dopo scorporo di NetCo.

L’evento con cui è stato presentato l’aggiornamento trimestrale dei risultati di TIM si è tenuto alle ore 11:00 di oggi, 15 Febbraio 2024.

L’Amministratore Delegato e Direttore Generale di TIM, Pietro Labriola, insieme al Chief Financial Officer (CFO) Adrian Calaza, ha condotto la presentazione (ecco il documento completo con le slide), con cui sono stati illustrati i risultati finanziari preliminari del Gruppo del quarto trimestre 2023, cioè fino al 31 Dicembre 2023, esaminati dal CdA del 14 Febbraio 2024.

Dunque, oltre a parlare della nuove strategie nel segmento mobile consumer del Gruppo e della situazione della cessione di NetCo, la presentazione di TIM si è incentrata principalmente sul riepilogo degli obiettivi centrati negli ultimi due anni dall’attuale management.

Infatti, come sottolineato più volte, i risultati del quarto trimestre consentono di raggiungere o superare gli obiettivi fissati per l’esercizio 2023, centrando, per la prima volta dal 2010, tutte le guidance per il secondo anno consecutivo. L’AD ha specificato che il raggiungimento degli obiettivi non era scontato.

Si segnala che nelle slide della presentazione, fra i principali punti degli ultimi due anni, è presente il riferimento al rinnovo dell’accordo con DAZN, in scadenza questa stagione, che viene di fatto ufficializzato per la prima volta. In questo modo, TIM continuerà a poter includere DAZN nelle offerte TIMVISION.

A proposito dell’accordo con DAZN, in particolare sulle somme che TIM aveva dovuto accantonare con il precedente contratto, Labriola lo ha definito un errore ereditato dalla passata gestione, i cui effetti non saranno più presenti nei prossimi bilanci del Gruppo.

Cosa ha detto l’Amministratore Delegato Pietro Labriola

Nella sua introduzione, l’AD Pietro Labriola ha sottolineato che la call odierna è importante per due motivi: vengono presentati i risultati preliminari del 2023, il secondo esercizio con questa dirigenza, oltre ad essere un punto di svolta per la storia del Gruppo, in quanto questa è l’ultima conference call con TIM come si era abituati a conoscerla, ossia un’unica azienda integrata.

In attesa di conoscere fornire maggiori dettagli su ciò che comporterà lo scorporo della NetCo, Labriola sottolinea che in questo caso la presentazione si concentra maggiormente sull’azienda allo stato attuale, anche per “rendere merito a tutte le persone che hanno lavorato per migliorare le prestazioni del Gruppo”.

In merito alla futura composizione aziendale, Labriola rimanda al Capital Market Day del prossimo 7 Marzo 2024, in cui a detta dell’AD si aprirà un nuovo capitolo incentrato sul nuovo perimetro del Gruppo. In quell’occasione saranno resi noti i dati pro forma delle varie entità del Gruppo TIM.

Sugli ultimi due anni vissuti dall’azienda, Labriola li ha definiti molto movimentati, in quanto quando il percorso di delayering è cominciato la situazione era molto diversa: nel frattempo è arrivata la “tempesta perfetta”, con un scenario macroeconomico complesso dovuto alle guerre, con conseguente aumento dei costi dell’energia, dei tassi d’interesse e dell’inflazione.

L’AD Labriola ha poi ricordato tutti i vari obiettivi raggiunti in questi due anni dalle quattro entità del Gruppo TIM, ossia TIM Consumer, TIM Enterprise, TIM Brasil e NetCo, fra cui ad esempio il miglioramento del trend dei ricavi da servizi e dell’ARPU di TIM Consumer.

Per quanto riguarda il piano di trasformazione, Pietro Labriola ha sottolineato che questo è a buon punto. Tra i principali fattori che hanno contribuito nel 2023 è stato citata la completa dismissione della rete mobile 3G (completata a fine 2022), con conseguente risparmio energetico, e la dismissione delle cabine telefoniche (a fine 2023 circa 14mila sono state smantellate).

Altri argomenti trattati nella call di TIM

Nel corso della sessione di domande e risposte, fra gli argomenti toccati dall’AD Labriola c’è stato quello della situazione del mercato della rete fissa in Italia. A questo proposito è stato ricordato quanto fatto negli ultimi 2 anni dal management, ossia l’essere “razionali” sui prezzi, l’intento di diventare leader di mercato e di trasformare i servizi in premium.

Nei prossimi trimestri, invece, Labriola ha affermato che TIM continuerà nell’obiettivo di ridurre il churn della rete fissa, in particolare grazie al bundle con altri servizi: a questo proposito viene citato TIMVISION come “elemento importante per la stabilizzazione del churn”, ma tramite “un’offerta di contenuti che non brucia cash”.

Infine, oltre alla questione della cessione di NetCo, è stato chiarito anche un aspetto della potenziale cessione di Sparkle, su cui il MEF aveva formulato un’offerta che è stata respinta dal CdA di TIM.

Tuttavia, il Consiglio di Amministrazione ha comunque dato mandato all’AD Labriola di negoziare un’opzione diversa con il MEF, con la possibilità che TIM mantenga una partecipazione nella società per un determinato arco temporale e supporti la realizzazione del piano strategico.

A questo proposito, rispondendo alle perplessità sul senso del mantenimento di una quota da parte di TIM in Sparkle, l’AD Pietro Labriola ha precisato che non è stato l’operatore a chiedere di mantenere una quota di minoranza, ma è stato lo stesso potenziale acquirente (il Ministero) a chiederlo, come una forma di supporto per raggiungere i numeri del piano.

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