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Reti Gigabit per la diffusione di fibra e 5G: accolto nuovo regolamento dalla Commissione UE

Martedì 6 Febbraio 2024, la Commissione Europea ha annunciato di aver accolto con favore l’accordo politico raggiunto tra il Parlamento e il Consiglio dell’Unione Europea nell’ambito del Gigabit Infrastructure Act, un’iniziativa che punta a trasformare il settore della connettività all’interno dell’Unione, proposto dalla stessa Commissione lo scorso 23 Febbraio 2023.

L’accordo, ha fatto sapere la Commissione UE, è stato raggiunto, inoltre, contemporaneamente all’adozione della cosiddetta Raccomandazione Gigabit, ovvero la Raccomandazione sulla Promozione Regolamentare della Connettività Gigabit.

L’intesa raggiunta sul Gigabit Infrastructure Act deve ora essere formalmente adottata dal Parlamento e dal Consiglio Europeo, con le nuove norme che saranno direttamente applicabili, 18 mesi dopo dall’entrata in vigore del Regolamento, in tutti gli Stati Membri dell’UE. Tuttavia, ha specificato la Commissione, alcune disposizioni si applicheranno leggermente più tardi.

Le nuove norme, dunque, sostituiranno la Direttiva sulla Riduzione dei Costi di Banda Larga, mentre la nuova Raccomandazione Gigabit sostituisce la Raccomandazione sull’Accesso alla Generazione Successiva, introdotta nel 2010, oltre che la Raccomandazione sulla Non Discriminazione e Metodologia dei Costi, adottata invece nel 2013.

Come ricordato dalla Commissione UE, per favorire il dispiegamento di reti di connettività innovative, nel 2018 l’Unione Europea ha adottato un quadro legislativo completo, introducendo il Codice Europeo delle Comunicazioni Elettroniche, che combina l’innovazione e l’aggiornamento delle reti con la protezione dei consumatori.

Successivamente, nel 2020, la Commissione ha inoltre adottato il cosiddetto Toolbox per la Connettività, ossia un insieme di “best practices” per il rollout di 5G e banda larga, seguito nel 2022 dalla rivisitazione delle Linee Guida sugli Aiuti di Stato per le Reti a Banda Larga.

Infine, come accennato inizialmente, il 23 Febbraio 2023 la Commissione Europea ha presentato una serie di misure atte a rafforzare il dispiegamento delle reti Gigabit in Europa, proponendo, oltre al Gigabit Infrastructure Act, anche la già citata Raccomandazione Gigabit, la cui recente adozione segue il parere del BEREC, notificato alla Commissione il 5 Maggio 2023.

Le misure proposte includevano anche una consultazione sul futuro del settore delle telecomunicazioni, i cui risultati, pubblicati nel mese di Ottobre 2023, hanno evidenziato, a detta della Commissione, la necessità di infrastrutture di connettività affidabili e resilienti.

Il dispiegamento delle reti di connettività è anche supportato dai finanziamenti dell’UE, in particolare attraverso il programma Connecting Europe Facility (CEF) Digital, il programma Digital Europe e il partenariato Smart Networks and Services Joint Undertaking (SNS JU).

Di seguito, le parole di Margrethe Vestager, Executive Vice President for a Europe Fit for the Digital Age, che ha dichiarato:

Ridurre la burocrazia e garantire una connettività veloce e affidabile è fondamentale per la nostra transizione digitale. Ed è essenziale sia per noi cittadini che per le imprese.

Queste nuove regole, insieme alla Raccomandazione Gigabit, ci aiuteranno a rispondere alla crescente domanda di connettività all’avanguardia.

Questa, invece, la dichiarazione di Thierry Breton, Commissario per il Mercato Interno, che ha affermato:

Oggi compiamo un nuovo passo avanti verso un vero Mercato Unico Digitale: con il Gigabit Infrastructure Act abbiamo concordato regole per l’intera UE per accelerare il dispiegamento delle reti, tagliare la burocrazia e portare la fibra a tutti, ovunque.

E mentre costruiamo le reti del futuro, dobbiamo garantire che nessuno venga lasciato indietro: ecco perché abbiamo concordato di estendere i limiti di prezzo per i clienti vulnerabili per effettuare chiamate e inviare SMS dal loro Stato membro di origine a un altro Stato membro.

Il Gigabit Infrastructure Act, dunque, introduce una serie di azioni per semplificare e accelerare il dispiegamento di reti in fibra e 5G, riducendo l’onere amministrativo e i costi di dispiegamento.

Per la Commissione, in particolare, la disponibilità delle reti Gigabit e il rollout delle reti 5G in tutte le aree popolate dell’Unione sono elementi chiave per sostenere la transizione digitale dell’economia e della società europea, in linea con gli obiettivi del Digital Decade dell’UE per il 2030.

Le nuove norme, nello specifico, puntano a semplificare e snellire le procedure di concessione dei permessi, introducendo al tempo stesso delle misure volte a digitalizzare le informazioni sulle infrastrutture fisiche esistenti e i lavori civici pianificati, in modo da consentire agli operatori di accedere online a tutti i riferimenti necessari per la pianificazione del dispiegamento delle reti.

Il Gigabit Infrastructure Act include anche azioni per agevolare il coordinamento per l’installazione delle infrastrutture fisiche, come condotti, torri o tralicci, con lavori su altre infrastrutture pubbliche, come reti di distribuzione dell’acqua o dell’elettricità. Come spiegato dalla Commissione, l’obiettivo di queste misure è quello di rendere più semplice per gli operatori riutilizzare infrastrutture e spazi pubblici, al fine di ridurre i costi di dispiegamento.

Il nuovo Regolamento, inoltre, incoraggia la preinstallazione di fibre e infrastrutture pronte per le fibre in edifici nuovi e rinnovati, per garantire un dispiegamento più rapido delle reti. Oltretutto, le misure previste dal Gigabit Infrastructure Act mirano anche a ridurre l’impatto ambientale delle reti di telecomunicazione, promuovendo, oltre al riutilizzo delle infrastrutture fisiche esistenti e a una maggiore coordinazione dei lavori civili, anche il dispiegamento di tecnologie come fibra e 5G, considerate più efficienti dal punto di vista ambientale.

Contestualmente all’accordo sul Gigabit Infrastructure Act, inoltre, la Commissione ha anche annunciato il raggiungimento di un’intesa relativa alle norme sulle comunicazioni all’interno dell’UE, come chiamate ed SMS effettuati da uno Stato Membro all’altro, che garantisce la continuazione della protezione dei consumatori dal rischio di prezzi potenzialmente eccessivi per tali servizi fino al 2032, oltre che un meccanismo di mercato che punta a eliminare differenziali di prezzo considerati ingiustificati.

Per quanto riguarda, invece, la Raccomandazione Gigabit, adottata dalla Commissione il 6 Febbraio 2024, questa consiste in delle linee guida per le Autorità Nazionali di Regolamentazione su come progettare obblighi di rimedio di accesso per operatori con un significativo potere di mercato, al fine di garantire, ha spiegato la Commissione UE, una concorrenza equa e promuovere al contempo il rollout delle reti Gigabit, per assicurare che tutti gli operatori possano accedere alle infrastrutture di rete esistenti.

La Raccomandazione, in particolare, fornisce indicazioni sulle situazioni in cui l’accesso alle infrastrutture di ingegneria civile è probabilmente l’unico rimedio di accesso per affrontare i problemi di concorrenza identificati. Inoltre, indica anche alle Autorità Nazionali di Regolamentazione come condurre agevolmente la migrazione dal rame alla fibra.

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