Oggi, 26 Gennaio 2024, in alcuni comuni di Abruzzo, Sicilia e Valle D’Aosta si svolgerà l’ultimo test del nuovo calendario di sperimentazioni del sistema di allarme pubblico IT-alert, che in questi ultimi giorni di Gennaio 2024 prevede la simulazione di specifici scenari di rischio, come incidenti in stabilimenti industriali e il collasso di grandi dighe, su porzioni ridotte di territorio.
Queste nuove attività di sperimentazione, secondo quanto indicato sul sito di IT-alert, in un’informativa pubblicata il 18 Gennaio 2024, hanno un doppio obiettivo, ovvero sperimentare il nuovo servizio di allerta su porzioni ridotte e circoscritte di territorio, e incentivare la familiarizzazione con la ricezione del messaggio per scenari di rischio specifici.
Tutto ciò, nell’ambito del processo di avvicinamento alla possibile messa in operatività del sistema, che stando a quanto riportato nei mesi scorsi sempre sul sito del sistema di allarme, è prevista per Febbraio 2024, plausibilmente dopo il 13 Febbraio 2024 quando terminerà ufficialmente il periodo di sperimentazione specificato dalla Direttiva del Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare del 7 Febbraio 2023.
La prova di IT-alert di oggi, 26 Gennaio 2024, come per la maggior parte dei test precedenti, si svolgerà intorno alle ore 12:00, con l’invio di un messaggio di allarme sugli smartphone accesi e con connessione telefonica di tutti coloro che si troveranno, anche in transito, nei territori coinvolti nel test. In questo caso, come già accennato, si tratta di alcuni territori delle regioni Abruzzo, Sicilia e Valle D’Aosta.
In Abruzzo, in particolare, il messaggio di test verrà inviato a tutti i cellulari presenti a L’Aquila, simulando un allarme per un incidente industriale nello stabilimento GPL SODIFA S.R.L..
In Sicilia, invece, la sperimentazione di IT-alert prevedrà una simulazione di allerta per il crollo della Diga di Ancipa, da dove partirà l’allarme verso i comuni di Centuripe (EN), Troina (EN); Cesarò (ME), San Teodoro (ME); Adrano (CT), Belpasso (CT), Biancavilla (CT), Bronte (CT), Catania (CT), Motta Sant’Anastasia (CT), Paternò (CT) e Randazzo (CT).
In Valle D’Aosta, infine, verrà inscenato l’allarme per il crollo della Diga di Beauregard, che coinvolgerà i comuni di Arvier, Valgrisenche e Villeneuve.
Nel dettaglio, il testo della notifica che riceverà chi si troverà in provincia dell’Aquila intorno alle ore 12:00 di oggi, 26 Gennaio 2024, relativo alla simulazione di un incidente rilevante in uno stabilimento industriale, sarà il seguente:
TEST TEST Questo è un MESSAGGIO DI TEST IT-alert. Stiamo SIMULANDO un incidente industriale nella zona in cui ti trovi. Per conoscere quale messaggio riceverai in caso di reale pericolo per un incidente industriale vai su www.it-alert.gov.it TEST TEST
Coloro che invece si troveranno, sempre verso le 12:00, nei pressi dei comuni di Sicilia e Valle D’Aosta elencati poco sopra, riceveranno il seguente messaggio di test, dedicato stavolta allo scenario relativo al collasso di grandi dighe:
TEST TEST Questo è un MESSAGGIO DI TEST IT-alert. Stiamo SIMULANDO il collasso di una diga nella zona in cui ti trovi. Per conoscere quale messaggio riceverai in caso di reale pericolo per il collasso di una diga vai su www.it-alert.gov.it TEST TEST
In entrambi i casi, il messaggio rinvia alla homepage del sito di IT-alert, dove è possibile accedere a una pagina di approfondimento che consente di visionare il testo della notifica che i cittadini riceverebbero in caso di pericolo reale, nonché le informazioni su ciascuno dei casi di rischio specifico.
Come indicato sul sito del sistema di allarme, in particolare, per “incidente rilevante” si intende un evento quale un’emissione, un incendio o un’esplosione di grande entità, dovuto a sviluppi incontrollati che si verifichino durante l’attività di uno stabilimento industriale classificato a rischio dalla cosiddetta Direttiva Seveso (Decreto Legislativo 26 Giugno 2015, n. 105 – Attuazione della Direttiva 2012/18/UE).
Per “collasso di una grande diga”, invece, si intende il collasso dello sbarramento della struttura della diga stessa o la comparsa di danni alla diga o di fenomeni franosi, che determinano un rilascio incontrollato di acqua tale da indurre ad ipotizzare l’accadimento di un evento catastrofico, che provoca generalmente un’onda di piena e la conseguente inondazione delle aree situate a valle.
IT-alert, in questo caso, si attiverebbe in caso di collasso di uno sbarramento di ritenuta che supera i 15 metri di altezza o che determina un volume di invaso superiore a 1.000.000 di metri cubi.
Dalla stessa pagina di approfondimento, così come dalla homepage del sito del nuovo servizio di allerta della Protezione Civile, è anche possibile raggiungere il questionario che, come per i precedenti test, potrà essere compilato per contribuire a implementare il sistema, anche da coloro che, pur trovandosi nelle aree interessate dal test, non dovessero ricevere alcuna notifica.
Quello di oggi, 26 Gennaio 2024, sarà come già detto l’ultimo della nuova serie di test dedicata a scenari di rischio specifici su porzioni circoscritte di territorio, che segue così le sperimentazioni già effettuate nei mesi scorsi, in quel caso su scala regionale.
Si ricorda, infatti, che il sistema di allarme IT-alert, che una volta implementato informerà la popolazione in caso di gravi emergenze grazie alla tecnologia cell broadcast, era già stato provato in tutte le Regioni e Province Autonome d’Italia, nel corso delle principali attività di test che si sono concluse il 13 Ottobre 2023.
Il 19 e il 20 Dicembre 2023, invece, si sono svolti degli ulteriori test, in quel caso coinvolgendo solo parte dei territori di alcune regioni e basandosi su due specifici scenari di rischio, ovvero il collasso di grandi dighe e gli incidenti rilevanti in stabilimenti industriali soggetti alla Direttiva Seveso.
Questa nuova fase di test sta quindi proseguendo anche in questi ultimi giorni di Gennaio 2024, coinvolgendo dal 22 al 26 Gennaio 2024 alcuni territori di 12 regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Toscana, Valle D’Aosta e Provincia Autonoma di Bolzano.
Il 22 Gennaio 2024, è stato il turno del Piemonte, con un test nella città di Torino, mentre il 23 Gennaio 2024 è toccato alla Toscana, dove il messaggio di allarme è stato inviato a chi si trovava nei comuni di Prato e Campi Bisenzio (FI).
Il 24 Gennaio 2024, la sperimentazione del nuovo sistema di allerta, sviluppato dalla Protezione Civile, si è poi svolto in alcuni territori di Calabria, Campania, Emilia Romagna e Sardegna. Ieri, 25 Gennaio 2024, i test hanno invece coinvolto alcuni comuni di Basilicata, Friuli Venezia Giulia e Provincia Autonoma di Bolzano, oltre a ulteriori territori della Campania.
Secondo quanto comunicato sul sito di IT-alert, in un’informativa pubblicata il 24 Gennaio 2024, i test del 22 e 23 Gennaio 2024, che hanno hanno simulato, rispettivamente, un’emergenza per rischio nucleare a Torino e per rischio industriale in aree ristrette di Toscana, Campania ed Emilia Romagna, sono avvenuti con successo.
Durante le prove del 24 Gennaio 2024, invece, sono state riscontrate alcune criticità, in particolare durante i test relativi a un incidente industriale in Calabria e Sardegna, dove i messaggi non hanno raggiunto i dispositivi presenti in due aree target, per via dell’assenza di antenne telefoniche nei territori in questione.
A questo proposito, come indicato sul sito del sistema di allarme, il Dipartimento della Protezione Civile sta lavorando già da tempo con gli operatori di telefonia, per adottare una soluzione operativa che attivi, in casi come questi, antenne esterne all’area target.
Sempre secondo la stessa informativa, delle simulazioni come quella che verrà effettuata intorno alle ore 12:00 di oggi, 26 Gennaio 2024, in Abruzzo, Sicilia e Valle D’Aosta, si svolgeranno anche verso i primi giorni di Febbraio 2024, coinvolgendo stavolta aree ristrette di Liguria, Marche e Lazio.
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